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Amministrative, concluso sfoglio, eletti i sindaci dei comuni etnei al voto

A Palagonia è stato eletto a sindaco Salvatore Astuti, a Castiglione di Sicilia Concetto Stagnitti, a Ramacca Rosario Gravina e a Raddusa Giuseppe Marino

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Concluso lo sfoglio nei nove comuni siciliani in cui si votava per l’elezione del sindaco e dei componenti dei consigli comunali. Si tratta di comuni commissariati: Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese; mentre, in provincia di Catania, sono chiamati alle urne Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca. L’affluenza alle urne si è attestata al 57,01% per un totale di 33.347 votanti.  Andando ad esaminare l’esito delle amministrative nei comuni della provincia etnea.

A Palagonia è stato eletto a sindaco Salvatore Astuti con il 51,65%. A seguire Agnese Campisi (19,24%), Alessandro Gueli (15,34%) Marianna Fagone (8%) e Lev Salvatore Boris Grasso (5,78%).

Salvatore Astuti sindaco di Palagonia

Castiglione di Sicilia, è stato eletto sindaco il segretario locale di Forza Italia Concetto Stagnitti (39,86%) .  A seguire Antonino Camarda (37,1%) e Salvatore Monforte (23,04%). “Voglio formulare i migliori auguri di buon lavoro a Concetto Stagnitti, nuovo sindaco di Castiglione di Sicilia, eletto alla guida di una lista che sarà una garanzia di buongoverno e di capacità amministrative al servizio della sua comunità. Per il territorio etneo l’occasione di voltare pagina, ricreando condizioni di armonia e dialogo, rimettendo in moto lo sviluppo locale”.

A dirlo è l’eurodeputato Marco Falcone, segretario provinciale di Forza Italia a Catania, commentando lo spoglio delle Amministrative del week end in Sicilia. “Accanto al successo di Stagnitti, nostro segretario azzurro a Castiglione – aggiunge Falcone – registriamo in tutti i centri al voto in provincia di Catania delle ottime performance dei candidati di Forza Italia o sostenuti da Forza Italia. Una bella conferma della fiducia dei cittadini nelle nostre proposte politiche che vanno nella direzione di difesa dei territori e dell’impegno per la buona amministrazione e l’ascolto dei cittadini”, ha concluso Falcone.

da sx l’eurodeputato Marco Falcone e il neo eletto sindaco di Castiglione Concetto Stagnitti

 

Ramacca, invece, il nuovo sindaco è Rosario Gravina (55,78%), che ha battuto l’ex deputato regionale ed ex sindaco Pippo Limoli(44,22%).

Rosario Gravina sindaco di Ramacca

 

A Raddusa eletto sindaco Giuseppe Marino  con il 34,90%; a seguire Emilio Cosentino con il 30,20% dei voti, Carmela Pagana si posiziona al terzo posto con il 27,17% dei voti, mentre Giovanni Piazza ottiene il 7,73%dei voti.

Giuseppe Marino sindaco di Raddusa

Sull’esito del voto delle amministrative nei comuni etnei è intervenuto il deputato regionale nonché Presidente Commissione bilancio all’ARS Dario Dario Daidone. ” Grande risultato elettorale nelle Amministrative conclusesi ieri a Ramacca e Palagonia. Un grande abbraccio a Rosario Gravina (Ramacca) e Salvo Astuti (Palagonia) per l’ importante impegno profuso in questi mesi. Adesso inizia la parte più difficile, amministrare con oculatezza e capacità programmatoria. Sono certo che con l’aiuto di tutti potremo contribuire al riscatto delle vostre comunità”.

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Paternò, ex Esa tra Amianto, incuria e degrado: Presentata interrogazione consiliare

L’interrogazione è stata presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Alfio Virgolini

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foto web

Un’area dimenticata, che da anni versa in uno stato di completo abbandono, tra degrado, incuria e timori per la salute pubblica. È la zona dell’ex Ente di Sviluppo Agricolo (ESA) di via Canonico Renna, a Paternò, al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere comunale Alfio Virgolini, del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia.

“Da immemorabili anni i terreni dell’ex ESA si trovano totalmente abbandonati, ridotti in uno stato di degrado e non più utilizzati per scopi agricoli”, scrive Virgolini, sottolineando come la mancanza di manutenzione e cura abbia generato una situazione tutt’altro che idilliaca dal punto di vista della sicurezza, della pubblica incolumità e della salute, aggravata dalla possibile presenza di amianto.

Alla luce delle continue segnalazioni dei residenti delle zone limitrofe – in particolare via Sardegna e Villetta  – e dei genitori degli alunni che frequentano l’Istituto scolastico di via Vulcano, il consigliere rilancia una proposta di rigenerazione urbana: demolire le strutture esistenti per realizzare spazi verdi, parcheggi, aree di sosta e una possibile base per la Protezione Civile da attivare in caso di emergenze o calamità naturali.Virgolini ricorda che la Protezione Civile locale, pur svolgendo un ruolo fondamentale nella gestione delle emergenze, opera senza un piano strategico aggiornato, scaduto intorno al 2012. Una lacuna che, a suo avviso, va colmata con urgenza.Per questo motivo, il consigliere ritiene “necessario che l’Amministrazione Comunale provveda a far elaborare un progetto esecutivo”, e chiede che gli enti regionali competenti valutino la cessione dell’area, al fine di individuare soluzioni concrete per la sua valorizzazione.

“È utile –  scrive ancora – il coinvolgimento della comunità locale nel processo di pianificazione, affinché l’utilizzo futuro dell’area sia coerente con le esigenze e le aspettative della popolazione”.

Nel dettaglio, il consigliere Virgolini interroga il Sindaco per sapere: Se siano stati avviati contatti con i responsabili dell’ex ESA per verificare la disponibilità alla cessione dei terreni; Se vi siano state interlocuzioni con l’Assessorato Regionale alla Protezione Civile per individuare finanziamenti da destinare alla riqualificazione dell’area; Quali interventil’Amministrazione Comunale intenda adottare.

Virgolini conclude auspicando l’apertura di un tavolo di concertazione, affinché l’Amministrazione possa cominciare a prospettare soluzioni idonee per restituire alla città un’area oggi inutilizzata, ma dal grande potenziale.

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Sicilia, dal governo regionale 26 milioni di euro per imprese danneggiate dal Covid-19

Agevolazioni previste per circa 500 nuovi beneficiari e che consistono in un finanziamento a tasso zero, compreso tra un minimo di 10 mila e un massimo di 100 mila euro

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Ammontano a quasi 26 milioni di euro le risorse che, su proposta del dipartimento della Programmazione, il governo regionale impiegherà per rifinanziare l’avviso pubblico del 2022 destinato alle piccole, medie e micro imprese danneggiate dalla pandemia di Covid-19.

“L’emergenza sanitaria – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – ha messo in ginocchio numerose aziende siciliane e sono molte le difficoltà che gli imprenditori sono costretti a fronteggiare ancora oggi. È volontà del mio governo, quindi, impiegare risorse che non sono state utilizzate per fornire liquidità immediata alle imprese che ne hanno bisogno, agevolando l’accesso al credito e incentivando investimenti in innovazione, digitalizzazione e sostenibilità”.

La giunta di governo, infatti, nella seduta odierna ha approvato la riprogrammazione di economie e mancati utilizzi di fondi provenienti da altre misure. Questo consentirà lo scorrimento della graduatoria, ferma perché a fronte di una dotazione finanziaria pari a 187 milioni di euro erano pervenute istanze per 274 milioni.

I 25.849.647 euro recuperati consentiranno di concedere le agevolazioni previste dall’avviso a circa 500 nuovi beneficiari. La misura, gestita dall’Irfis-FinSicilia, è rivolta a micro, piccole e medie imprese con sede legale o operativa in Sicilia, che avevano presentato domanda e che, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno registrato nel 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019. L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero, compreso tra un minimo di 10 mila e un massimo di 100 mila euro.

 

 

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