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Cronaca

Catania, denunciato titolare di autolavaggio per impiego manodopera straniera irregolare

Sospesa l’attività imprenditoriale in quanto i carabinieri hanno trovato, su 8 lavoratori, sette irregolari

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I carabinieri del comando stazione di Catania Librino, nel corso di un controllo sul territorio, hanno proceduto all’ispezione di un autolavaggio situato nel quartiere Zia Lisa, dove hanno riscontrato la presenza di sette cittadini stranieri extracomunitari intenti a lavorare senza contratto e privi della documentazione necessaria per svolgere regolarmente attività lavorativa in Italia.

Accertate già nelle prime fasi del controllo gravi violazioni in materia di lavoro, i carabinieri della Stazione hanno richiesto l’ausilio dei colleghi specialisti del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) di Catania, che hanno immediatamente valutato la situazione, accertando l’impiego illecito di manodopera straniera non regolarizzata e avviando le relative procedure amministrative e sanzionatorie.

Il datore di lavoro non ha verificato la regolarità dei permessi di soggiorno dei lavoratori, non ha formalizzato alcun contratto di assunzione e non ha effettuato le comunicazioni obbligatorie agli enti preposti prima dell’inizio dell’attività lavorativa.

Punito il datore di lavoro che occupa cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno per motivi di lavoro e prevede, nei casi in cui una quota significativa del personale risulti impiegata in nero, l’adozione della sospensione immediata dell’attività imprenditoriale, come avvenuto nel caso specifico in cui 7 lavoratori su 8 sono risultati irregolari.

Il titolare, un uomo di 25 anni, incensurato e residente a Catania, è stato deferito in stato di libertà.  Sono state inoltre elevate sanzioni amministrative per un totale di 36.600 euro, di cui 2.500 euro relative al provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego irregolare di manodopera. L’operazione ha anche consentito il recupero di contributi previdenziali e assistenziali per un importo pari a 7.000 euro, precedentemente omessi a danno degli enti di competenza.

 

Cronaca

Catania, tenta truffa ai danni di una anziana col metodo del “finto poliziotto”, arrestato

L’indagato aveva chiesto gioielli di famiglia per evitare l’arresto del marito coinvolto in una fantomatica rapina. La donna non ha creduto al finto poliziotto e il piano è fallito grazie anche all’intervento del figlio, che ha bloccato il truffatore

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Ha provato a truffare una donna di 70 anni con la tecnica del finto appartenente alle forze dell’ordine, ma è stato scoperto e arrestato dalla Polizia di Stato.

Ad intervenire sono stati gli agenti della squadra volanti che hanno arrestato un 53enne, originario di Enna, per tentata truffa.  La vicenda, verificatasi nel quartiere Cibali alcuni giorni fa, è iniziata con una telefonata che ha ricevuto il 75enne marito della vittima. Nel corso della chiamata, un uomo, spacciandosi per un fantomatico comandante delle forze dell’ordine, lo ha invitato con una scusa a recarsi in caserma. A quel punto, la moglie, rimasta da sola in casa, è diventata la vittima del tentativo di truffa.

Infatti, poco dopo, si è presentato alla porta della sua abitazione un altro sedicente appartenente alle forze dell’ordine che, con insistenza, cercando di carpire la buona fede dell’anziana, le ha chiesto di consegnargli i gioielli di famiglia, considerati necessari per il pagamento di una cauzione in favore del marito che si trovava nei guai per aver commesso una rapina in uno dei paesi etnei.

Nonostante l’ostinazione del suo interlocutore, che ha cercato in tutti i modi di far leva sul suo stato emotivo, seppur impaurita dalla necessità di trovare una soluzione per aiutare il marito, la donna si è comunque insospettita e non ha creduto fino in fondo a quella storia. Ha capito che qualcosa di strano stava accadendo e per accertarsi che l’uomo presentatosi alla porta, al quale avrebbe dovuto consegnare preziosi per un valore di circa 15 mila euro, fosse davvero chi diceva di essere, ha telefonato alla nuora che, a sua volta, ha chiamato il figlio che si è precipitato a casa dell’anziana madre.

Solo dopo aver udito il citofono e compreso che il figlio della vittima stava per raggiungere l’abitazione, il falso appartenente alle forze dell’ordine ha deciso di lasciare i gioielli tentando di dileguarsi.

Tuttavia, scendendo le scale è stato notato proprio dal figlio che, nel frattempo, era salito di corsa fino a raggiungere la madre, la quale rapidamente e dettagliatamente gli ha fornito la descrizione del malfattore.

Resosi conto che l’uomo che aveva incrociato per le scale era il truffatore descritto, il figlio ha iniziato un inseguimento e, senza mai perderlo di vista, è riuscito a bloccarlo nelle immediate vicinanze. Nel frattempo ha chiamato il numero unico di emergenza e, in attesa dell’arrivo dei poliziotti, ha pure scattato una foto alla persona fermata per farsi confermare dalla madre che si trattasse proprio dell’uomo che poco prima aveva tentato di truffarla.

I poliziotti, giunti sul posto, hanno arrestato il truffatore, che è stato riconosciuto dalla vittima. Informato il Pubblico Ministero di turno, l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.

 

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Cronaca

Paternò Calcio, presentata la nuova dirigenza, i tifosi sognano

Il neo patron Yahya Kirdi ha promesso tanti nuovi acquisti di spessore per portare il Paternò nel calcio che conta. E’ pronto anche ad impegnarsi nel sociale ed a investire in città

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E’ iniziato ufficialmente il corso del nuovo Paternò Calcio targato Yahya Kirdi, l’imprenditore di origini siriane con cittadinanza canadese, attivo nel settore petrolifero a Dubai. La cerimonia di presentazione è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri, all’interno della conferenza di Palazzo Alessi alla presenza di almeno 500 tifosi del Paternò assiepati sia all’interno che all’esterno della sede del consiglio comunale intonando cori da stadio. Presenti oltre al nuovo proprietario, il presidente Jamil Kamal, il vicepresidente Gustavo Rantuccio, la consigliera Carmen Castorina, Fabio Virgillito e Davide Cicero e altri componenti della futura dirigenza. Presenti il sindaco Nino Naso e alcuni assessori tra i quali Luigi Gulisano e Antonello Longo.

Alla presentazione anche il neo tecnico Peppe Pagana, apparso particolare emozionato.

 

Soddisfatto il sindaco Nino Naso che ha sposato questo progetto, targato Yahya Kirdi con grande entusiasmo. Il neo patron ha proposto al primo cittadino di diventare Presidente Onorario del Paternò calcio.

L’assessore allo sport Luigi Gulisano ha ringraziato l’ex presidente Ivan Mazzamuto per sette anni di calcio in cui sono arrivate importanti vittorie

Il patron Yahya Kirdi  e il presidente Jamil Kamal, che ha fatto da traduttore, hanno caricato i tifosi con le loro parole, promettendo tanti nuovi acquisti di spessore per portare il Paternò nel calcio che conta. Il neo patron è pronto anche ad impegnarsi nel sociale ed investire in città. Ha promesso che nelle prime giornata di campionato l’ingresso allo stadio sarà gratuito.

Il ritiro partirà da venerdì a Ragalna e si terrà al Totuccio Carone

Ed ieri è arrivata una nota dell’ex presidente Ivan  Mazzamuto: “Si chiude una straordinaria pagina di storia del Paternò Calcio – spiega il Presidente Ivan Mazzamuto -, sancito negli anni dal ritorno in Serie D e dalla vittoria di 1 Coppa Italia regionale di Eccellenza ed 1 Coppa Italia Nazionale, che rimarranno per sempre nei nostri ricordi. Non posso nascondere né un pizzico di emozione né un po’ di commozione ripercorrendo le stagioni in rossazzurro uniche sia per me che per il mio entourage che ha lavorato con dedizione, passione e professionalità. Ringrazio tutti coloro che ci sono stati accanto, soprattutto i veri tifosi del Paternò Calcio, che non ci hanno mai fatto mancare il loro sostegno.  Do il mio benvenuto al neo presidente Yahya Kirdi e al suo nuovo gruppo dirigenziale, sperando di vedere presto il nostro Paternò nelle categorie che questa piazza merita”.

 

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