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Etna, attività stromboliana al cratere di sud-est, aeroporto operativo

Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione sud-ovest

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Si risveglia l’Etna. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, infatti, ha diramato una nota con cui ha comunicato che a partire dalle ore 03.50 circa, le immagini delle telecamere del sistema di sorveglianza mostrano attività stromboliana al Cratere di Sud-Est.

Il modello previsionale indica che un’eventuale nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione sud-ovest. Dalla mezzanotte l’ampiezza media del tremore vulcanico mostra un graduale incremento che ha raggiunto, intorno alle 02.50 l’intervallo dei valori alti.

La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade in prossimità dell’area del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2800 m sopra il livello del mare.

Dalle ore 02.30 UTC circa si registra un leggero aumento dell’attività infrasonica, la cui localizzazione permane nell’area dei crateri centrali. Non si osservano attualmente variazioni significative nei segnali di deformazione dalle reti GNSS, clinometriche e strainmeter.

L’Ingv-Oe di Catania ha aggiornato l’avviso per l’aviazione, il Vona (Volcano observatory notice for aviation) ad arancione, precisando che l’attività è concentrata nella zona sommitale del vulcano attivo più grande d’Europa. Al momento, l’attuale fase eruttiva dell’Etna non impatta sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.

Cronaca

Etna, soccorsi due escursionisti sul versante sud-ovest del vulcano

Si tratta di due ragazzi di 34 e 25 anni, di Catania, partiti nella giornata di sabato con l’intento di raggiungere il Rifugio Galvarina, presso cui pernottare. Non erano riusciti ad individuare il Rifugio e si erano accampati nei pressi delle colate laviche del febbraio scorso

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Intorno alle 11.20 di oggi, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – Servizio Regionale Sicilia, è stato allertato dalla Centrale Operativa 118 di Catania per la ricerca di due ragazzi dispersi sul versante sud-ovest dell’Etna. Immediatamente è partita da Nicolosi una squadra di Tecnici della Stazione Etna Sud, la quale, interloquendo con i due dispersi, ha compreso il luogo in cui i due uomini si trovavano.

In poco meno di un’ora i due giovani sono stati raggiunti e messi in salvo. I due ragazzi di 34 e 25 anni, di Catania, erano partiti nella giornata di sabato con l’intento di raggiungere il Rifugio Galvarina, in territorio di Adrano, presso cui pernottare. Nella serata di sabato non erano riusciti ad individuare il Rifugio e si erano accampati nei pressi delle colate laviche del febbraio 2025.

Nella mattinata odierna, nel tentativo di rientrare, hanno perso l’orientamento ed hanno richiesto soccorso mediante il NUE112, il quale ha correttamente trasferito la chiamata all’emergenza Sanitaria 118, trattandosi di un intervento di soccorso a rischio evolutivo sanitario.  I due giovani indossavano calzature non idonee ed erano sovraccarichi di attrezzature che ne hanno limitato notevolmente la capacità di movimentazione. Presente sui luoghi di intervento, oltre ai Tecnici del Soccorso Alpino (CNSAS), anche personale della Guardia di Finanza.

“Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) in base alla vigente normativa dello  Stato, coordina e dirige chiunque intervenga nelle operazioni di ricerca di persone disperse in ambiente  montano, impervio, ostile ed in grotta” si legge in una nota del CNSAS

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Castiglione di Sicilia, Sciaranuova Festival 2025: “Piani Inclinati”

Equilibri precari e nuove prospettive sotto l’Etna

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Il Sciaranuova Festival giunge alla sua nona edizione con un titolo evocativo e intrigante: “Piani Inclinati”. Questa espressione suggerisce traiettorie oblique, scivolamenti inaspettati e delicate instabilità, elementi ideali per un’edizione che invita il pubblico a esplorare nuove prospettive attraverso il teatro, la musica e la parola. In programma il 26 luglio, 1 e 2 agosto, “Piani Inclinati” è un invito a lasciarsi trasportare in sentieri obliqui tra arte e pensiero, nel paesaggio unico della Sciaranuova di Planeta.

Se Jean Anouilh diceva che “con la tragedia si sta tranquilli: una volta caricata la molla, fa tutto da sé”, quest’anno sotto il vulcano non si portano tragedie, ma ci si sente comunque su piani inclinati, sia letteralmente che metaforicamente. Letteralmente, perché in tutti gli spettacoli di questa stagione compare una tastiera (synth, classica o da cabaret), rendendo la musica il leitmotiv che attraversa l’intero cartellone. Metaforicamente, in questi tempi di incertezze, contraddizioni e rari punti fermi, per mantenere l’equilibrio su un piano inclinato non si può stare immobili: un moto perpetuo ed elastico, per quanto scomposto, può alimentare la speranza di restare in piedi, senza nessuna certezza.

Il teatro, sismografo imprescindibile, ci aiuta a registrare questi movimenti sotterranei di adattamento e reazione al mondo circostante, moti tellurici o dell’anima che a volte nemmeno percepiamo, ma che il teatro capta, porta in superficie e ostenta. Per questo siamo giunti alla nona edizione.

Il festival si apre con “La Meraviglia” di Sonia Antinori, in scena sabato 26 luglio alle ore 21.00, una storia di scienza che si perde nella leggenda e nel mito, un crocevia tra pensiero illuminista e magico che ci riporta alla scoperta seicentesca della pietra fosforescente “lapis bononiensis”, narrata da Carla Manzon e Tommaso Girardi. Si prosegue poi con “DEGENERATA!” di e con Ernesto Tomasini, in programma venerdì 1 agosto, un salto nel cabaret dei folli e sperimentali anni ’30, simbolo ed espressione massima di quell’epoca e di quella società sfrenate ed effervescenti. Il nostro sentiero si conclude con “La Moltiplicazione degli occhi”, gli accordi e disaccordi ironici e rarefatti di Ivan Talarico, voce di Radio3, che rilegge e reinterpreta grandi e piccoli autori, musica leggera e non, in scena sabato 2 agosto. Siamo dunque lontani dai confortanti territori della tragedia amata da Anouilh; piuttosto, i nostri sono piani sgangherati, distorti, sghembi, ma pur sempre inclinati.

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