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Cronaca

Aci Castello, serata danzante senza autorizzazione, intervento della Polizia

Il tutto è avvenuto all’interno di uno stabilimento balneare. Il Questore ha disposto l’immediata cessazione dell’attività di trattenimenti danzanti

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Continua l’azione di controllo della Polizia di Stato relativa alla verifica del rispetto delle norme in materia di legislazione della pubblica sicurezza.

Una vera e propria serata danzante, senza autorizzazione, quella che si stava svolgendo presso uno stabilimento balneare di Aci Castello. È quanto emerso nel corso di un controllo amministrativo condotto nei giorni scorsi dagli agenti della Polizia Locale di Aci Castello. L’attività di verifica ha consentito di accertato che l’evento si stava svolgendo in assenza delle prescritte autorizzazioni di pubblica sicurezza, in violazione dell’art. 68 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

A seguito della segnalazione di quanto accertato inviata alla Questura di Catania, i poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale hanno potuto istruire una attività che si è conclusa con l’emissione del provvedimento con cui il Questore ha disposto l’immediata cessazione dell’attività di trattenimenti danzanti.

L’intervento del Questore è finalizzato non solo al rispetto della normativa, ma anche a garantire e tutelare l’ordine, l’incolumità e la sicurezza pubblica, in particolar modo nei luoghi di ritrovo ove si registra maggiore affluenza di persone, prevenendo situazioni potenzialmente pregiudizievoli per la collettività.

 

Cronaca

Calatino, servizi straordinari di controllo dei carabinieri contro i furti d’uva

L’attività dei militari si è concentrata nelle contrade più colpite, come Sciri Sotto e Giurfo (Licodia Eubea), Bongiovanni e Piano Pancari (Mazzarrone), dove sono stati rinvenuti diversi veicoli colmi di uva appena trafugata

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Nei territori di Mazzarrone, Licodia Eubea e nella frazione di Granieri (Caltagirone), da maggio a ottobre si apre una delle stagioni più importanti per l’economia agricola locale, quella della raccolta dell’uva da tavola. Non mancano però i furti nei vigneti.

Gruppi di ladri, infatti, approfittando dell’oscurità ma, più recentemente, anche delle ore pomeridiane, si introducono nei campi per fare incetta dei grappoli maturi, caricando le autovetture con ingenti quantità di uva sottratta. Un fenomeno che ha destato forte allarme sociale e preoccupazione tra i produttori, vittime di un danno economico e morale rilevante.

Per fronteggiare questo odioso fenomeno, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania ha attivato un piano di sorveglianza intensivo e mirato, disponendo, ogni giorno, pattuglie della Compagnia Carabinieri di Caltagirone, supportate dai militari della Compagnia di Intervento Operativo CIO del 12° Reggimento “Sicilia” a presidio delle strade principali e delle aree rurali più esposte.

L’attività si è concentrata soprattutto nelle contrade più colpite, come Sciri Sotto e Giurfo (Licodia Eubea), Bongiovanni e Piano Pancari (Mazzarrone), dove sono stati rinvenuti diversi veicoli colmi di uva appena trafugata. In questi casi, se i grappoli non vengono rivendicati dal legittimo proprietario, devono essere distrutti, poiché considerati non commestibili. Infatti, in assenza di tracciabilità, non è possibile accertare il rispetto dei tempi di sicurezza legati ai trattamenti fitosanitari.

Per questo motivo, è fondamentale sensibilizzare i cittadini circa l’acquisto di uva da tavola da venditori ambulanti non autorizzati, perché ciò non solo alimenta il mercato illecito, ma può rappresentare un grave rischio per la salute.

I controlli straordinari dell’Arma continueranno anche nelle prossime settimane, a tutela delle aziende agricole locali e per garantire sicurezza e legalità sul territorio.

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Cronaca

Acireale, minaccia con fucile operai che gli impediscono di passare causa lavori, arrestato

L’uomo è accusato di detenzione e porto illegale di arma clandestina ed alterata e delle relative munizioni, ricettazione delle stesse, minaccia aggravata e percosse.

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Nonostante i lavori in corso pretendeva a tutti i costi di percorrere con il proprio scooter una strada chiusa al traffico, minacciando con un fucile gli operai del cantiere. Ad intervenire è stata la Polizia di Stato che ha individuato e arrestato un 49enne acese, pregiudicato, per detenzione e porto illegale di arma clandestina ed alterata e delle relative munizioni, ricettazione delle stesse, minaccia aggravata e percosse.

A richiedere l’intervento degli agenti del Commissariato di Acireale è stato il datore di lavoro degli operai che si trovavano in via Carico, luogo dove sono accaduti i fatti, il quale ha chiamato il numero unico di emergenza segnalando che un uomo, col quale poco prima gli operai avevano avuto un diverbio, li aveva minacciati con un fucile.

Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti hanno acquisito le prime informazioni sulla dinamica dei fatti, ricevendo anche una particolareggiata descrizione dell’aggressore, che avrebbe litigato con gli operai poiché, essendo in atto alcuni lavori stradali, gli avevano impedito il passaggio.

Gli operai hanno raccontato agli agenti che, per evitare che la lite si prolungasse, vista l’insistenza e i toni utilizzati dal loro interlocutore, ad un certo punto hanno comunque deciso di farlo passare a bordo del suo scooter. Tuttavia, mentre la percorreva la strada, l’uomo avrebbe iniziato di nuovo a litigare, rivolgendosi ad un operaio impegnato negli scavi, accusandolo di averlo colpito con una pietra al momento del suo passaggio. Ne sarebbe scaturita una nuova discussione, al termine della quale il 49enne si sarebbe allontanato per poi ritornare dopo alcuni minuti. Arrestata la marcia dello scooter l’uomo avrebbe estratto, dal vano sotto il sedile, un fucile monocanna aperto e piegato in due, introducendo una cartuccia calibro 16 all’interno, puntandolo all’altezza della pancia dell’operaio accusato di averlo colpito con una pietra, urlandogli contro minacce di morte.

Un altro operaio, seduto su un escavatore a poca distanza, sarebbe intervenuto cercando di riportare l’uomo alla ragione, ma questi gli avrebbe rivolto l’arma contro, dicendogli di stare zitto. A quel punto il 49enne si sarebbe nuovamente rivolto contro il primo operaio, schiaffeggiandolo e insultandolo ripetutamente, per poi ordinare ai due di chiamare il loro titolare per farlo giungere sul posto. Impauriti, gli operai hanno chiamato il titolare per informarlo, chiedendogli di avvisare le forze dell’ordine.

Dopo avere acquisito le prime fondamentali informazioni gli agenti del Commissariato di Acireale si sono messi alla ricerca dell’uomo che hanno intercettato dopo qualche minuto in una strada vicina al cantiere.

Una volta bloccato il 49enne, i poliziotti si sono avvicinati con cautela per controllarlo e, aprendo il sedile dello scooter, hanno trovato un fucile monocanna calibro 16 con matricola abrasa, aperto in due parti con una cartuccia riposta all’interno della canna, pronto quindi a fare fuoco. In aggiunta, sparse all’interno del vano sottosella, sono state rinvenute altre cartucce dello stesso calibro.

L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato e condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza.

 

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