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In Primo Piano

S.M. di Licodia, Democrazia Cristiana: completato staff di segreteria

A breve si terrà l’assemblea cittadina per dettare le linee programmatiche per il prossimo futuro

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A seguito della votazione tenutasi venerdì scorso tra i tesserati della DC Licodiese, in linea con quanto promesso in precedenza, si è concluso l’iter per il completamento dello staff di segreteria di partito che è quindi ora al completo. “Avevamo preso l’impegno di completare lo staff dirigenziale integrandolo con altre 2 figure rappresentative della compagine Senior e giovani e così è stato fatto ora la segreteria è al completo e pronta per affrontare le nuove sfide di crescita per tutta la comunità”. In occasione del primo congresso cittadino tenutosi il 18 novembre 2024 alla presenza del segretario nazionale della DC Totò Cuffaro, dell’assessore regionale agli enti locali Andrea Messina, dell’On. Salvatore Giuffrida, del Segretario regionale Stefano Cirillo, del Segretario provinciale avv. Piero Lipera e dell’On. Giovanni Bulla, erano state delineate le prime figure rappresentative, con la votazione di giorno 6 si chiude il cerchio.

Da oggi la segreteria è così composta:

Segretario: Alfredo Seminara

Vice segretario: Antonio La Malfa

Responsabile per il gruppo delle donne: Nunzia Frisenna

Rappresentante per le politiche Senior: Melina Longo

Rappresentante per le politiche giovani: Vincenzo La Venia

Siamo fiduciosi che con l’ingresso di Melina e Vincenzo amplieremo la rappresentatività all’interno della nostra comunità licodiese. La loro presenza porterà nuova linfa vitale all’interno del partito. A breve faremo una assemblea cittadina con tesserati e simpatizzanti così da dettare le linee programmatiche per il prossimo futuro.

In Primo Piano

Castiglione di Sicilia, si chiamerà ACE.VÙ il nuovo aceto biologico dell’Etna

In sperimentazione un aceto biologico e vulcanico dell’Etna, dalla spiccata identità vulcanica, che ha già un marchio pronto per la commercializzazione: Ace.vù.

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Un obiettivo imprenditoriale che si propone di lanciare in Sicilia la produzione di un aceto biologico dalle elevate qualità organolettiche è il cuore del progetto ACE.VÙ, “Trasferimento di Innovazioni per produzione e la commercializzazione di aceto siciliano di qualità superiore”, finanziato dalla misura 16.1 del PSR Sicilia 2014/2022. L’idea è stata al centro del convegno di ieri durante il quale sono stati  consegnati gli strumenti per avviare anche in Sicilia la prima filiera acetica, in un’area quella dell’Etna, in cui la produzione di aceto rappresenta una novità assoluta.

Si tratta di un prodotto nuovo, che nasce aceto, sin da subito. Biologico e vulcanico dell’Etna. Frutto di una selezione a monte di vitigni che meglio si prestano al processo di acetificazione (Nerello mascalese e Carricante) e di un processo di coltivazione delle uve appositamente studiato.

Per la produzione di un prodotto dalle così nobili caratteristiche, sarà fondamentale la gestione del vigneto, in tutte le sue fasi, capace di dare uve di qualità che diano vini dalla robusta personalità e con un forte legame con il territorio in cui sono prodotti. Rigidi i protocolli fissati per il lancio del nuovo prodotto: le uve dovranno avere un pH tra 3 e 3,5, una acidità totale compresa tra 5 e 7g/l di acido tartarico, un potenziale alcolometrico non maggiore di 12% vol., senza compromettere la maturazione aromatica e fenolica.

Nel corso del convegno sono stati illustrati, appunto, i “protocolli” messi a punto dall’Università di Catania, in particolare il Dipartimento Di3A, (partner scientifico del progetto) che si è avvalso della collaborazione dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, coinvolta per la lunga esperienza nel settore degli aceti, essendo al centro dell’areale privilegiato nella produzione di aceti di qualità.

Quattro i partner del progetto, quattro aziende vitivinicole, di cui l’azienda Barone Di Miceli di Castiglione di Sicilia è organismo capofila, e un’impresa di commercializzazione La Trinacria Corporation Srl. “Per noi rappresenta una sfida che siamo prontissimi a raccogliere con grande entusiasmo– ha dichiarato Franco Di Miceli, produttore – Parliamo di un prodotto di nicchia che nasce aceto e non ci diventa, sgomberando così il campo da qualunque tipo di preconcetto. L’aceto a cui pensiamo è un prodotto di nicchia, non pensato come semplice condimento ma a completamento di una pietanza, che sempre più spesso si affianca alla ristorazione gourmet e all’alta pasticceria”.

Il progetto ha promosso l’introduzione di pratiche sostenibili, l’adozione di processi di trasformazione innovativi e lo sviluppo di strategie avanzate di valorizzazione e commercializzazione, aprendo nuove prospettive produttive e commerciali, offrendo alle imprese locali l’opportunità di diversificare e innovare, senza rinunciare alla qualità delle proprie produzioni” hanno dichiarato i docenti Gaetano Chinnici, dipartimento DEI e Giovanni La Via, del dipartimento Di3A, che in questi tre anni si sono avvicendati nel ruolo di responsabile scientifico.

Diversi i professionisti intervenuti al convegno: Mario D’Amico, direttore Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione Ambiente (Di3A) dell’Università di Catania, Giovanni Sutera, dirigente Responsabile del Servizio 9 dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Catania, Maria Rosa Battiato, dirigente UO S9.04, Servizi allo sviluppo, qualità agroalimentare diversificazione; Aurora Ursino, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Sicilia della Provincia di Catania.

Il progetto ha previsto anche un indagine di mercato che ha coinvolto un campione eterogeneo cui è stato sottoposto un questionario per valutare quali elementi risultano determinanti nella scelta e nell’acquisto di un aceto di vino bianco o rosso da parte del consumatore. Per quanto riguarda l’aceto bianco, le caratteristiche determinanti, stante la ricerca, sono: l’aspetto limpido, il sapore agrodolce, l’odore leggermente acetico con note legnose e la certificazione di sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda l’aceto rosso, invece, il consumatore va alla ricerca di un prodotto dal colore intenso bruno, dall’aspetto denso, dall’odore legnoso e sempre con la certificazione di sostenibilità e qualità.

Il lancio dell’idea potrebbe aprire in Sicilia un fecondo canale commerciale con conseguenti vantaggi per le imprese siciliane che si lascerebbero coinvolgere.

 

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Cronaca

Santa Venerina, arrestati due uomini per rapina e detenzione di stupefacenti

Il fatto è avvenuto nei pressi di via Mazzini, quando un 47enne, mentre si accingeva a parcheggiare il proprio veicolo all’interno del garage, è stato aggredito da un soggetto armato di una mazza da baseball

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I carabinieri di Santa Venerina e Riposto hanno arrestato due uomini, di 29 e 38 anni, entrambi residenti a Santa Venerina, accusati di rapina aggravata in concorso e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il fatto è avvenuto nei pressi di via Mazzini a Santa Venerina, quando un 47enne, mentre si accingeva a parcheggiare il proprio veicolo all’interno del garage, è stato improvvisamente aggredito da un soggetto armato di una mazza da baseball. L’aggressore, secondo quanto riferito dalla vittima, avrebbe agito per vendicarsi di un vecchio screzio stradale risalente a mesi prima.

Colpito al braccio, l’uomo è riuscito a rifugiarsi all’interno della rimessa, sottraendosi a ulteriori violenze. A quel punto, l’autore del gesto, notando che il veicolo della vittima era stato lasciato acceso poco distante, sarebbe salito a bordo, dandosi alla fuga.

Nel frattempo le grida del 47, uscito fuori dal garage dopo aver udito il rombo del suo mezzo che si allontanava, hanno attirato l’attenzione di un carabiniere della Stazione di Santa Venerina che stava rientrando dal servizio passando proprio lungo quella strada.

Il militare, resosi conto della gravità della situazione, si è immediatamente fermato ed è stato avvicinato dal malcapitato, che nel frattempo aveva notato sopraggiungere un’autovettura di colore blu, già riconosciuta in passato come in uso all’aggressore.

“Alla guida, però, si trovava un giovane che appariva chiaramente in attesa del complice” si legge in una nota dei carabinieri del comando provinciale. Il carabiniere ha quindi bloccato il conducente, identificandolo in un 29enne del posto, avvisando dell’accaduto la Centrale Operativa di Giarre, che ha subito inviato una pattuglia della Stazione di Riposto.

All’arrivo dei rinforzi, i militari delle due Stazioni hanno eseguito la perquisizione dell’uomo e del veicolo scovando ben 8 dosi di cocaina, per un peso complessivo di quasi 2 grammi e due borselli contenenti complessivamente 790 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio, oltre ai documenti ed effetti personali appartenenti al complice che si era allontanato alla guida dell’auto rapinata. Dopo la perquisizione sono partite le indagini finalizzate al rintraccio del fuggitivo e del veicolo rubato.

Le ricerche hanno avuto esito positivo nel giro di poche ore: il 38enne è stato localizzato e arrestato, mentre l’auto è stata recuperata a Zafferana Etnea, dove era stata momentaneamente abbandonata. L’identità dell’autore materiale della rapina è stata confermata anche dalla vittima, che lo ha riconosciuto senza esitazione, nonché dai documenti rinvenuti a bordo della vettura d’appoggio. Nel corso delle indagini i militari hanno inoltre acquisito le immagini di un impianto di videosorveglianza presente in zona, che ha ripreso l’arrivo del complice a bordo della vettura utilizzata come supporto e la successiva fuga dell’aggressore con il veicolo sottratto.

I due uomini sono finiti in carcere. All’esito dell’udienza di convalida, il GIP ha convalidato l’arresto per entrambi e, nei confronti del 38enne, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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