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Cronaca

Catania, arrestati dai “Falchi” della Polizia di Stato, due uomini per droga

Si tratta di un 33enne, trovato in possesso complessivamente di 43 grammi di marijuana, e di un 41enne il quale, aveva con sé, 33 grammi di marijuana

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Una serie di controlli antidroga è stata effettuata dalla Polizia di Stato che ha arrestato due pusher catanesi, posizionati in strada, con ogni probabilità in attesa di incontrare potenziali acquirenti.

Nel primo caso, i Falchi hanno notato un 33enne, con un marsupio a tracolla, che stazionava in via Plebiscito, guardandosi continuamente attorno, come se stesse aspettando l’arrivo di qualcuno.

Il suo strano atteggiamento non è passato inosservato ai poliziotti, impegnati in zona, proprio in quel momento, in un’attività di monitoraggio e controllo.

Il 33enne è stato, quindi, fermato e sottoposto a perquisizione in considerazione del suo atteggiamento sospetto. All’interno del marsupio, i poliziotti hanno trovato quattro bustine con 15 grammi di marijuana, pronte per essere messe in commercio.

Il possesso della sostanza stupefacente ha spinto i Falchi ad estendere gli accertamenti all’abitazione dell’uomo, ubicata nel centro storico cittadino, ritenendo che potesse nascondere, all’interno, ulteriore droga. In effetti, le intuizioni dei poliziotti si sono rivelate fondate, visto che, in casa, è stato possibile trovare ulteriori sei bustine in cellophane con 28 grammi di marijuana.

Tutta la droga ritrovata è sequestrata per la successiva distruzione, mentre l’uomo, con diversi precedenti specifici, è stato arrestato.

Nel secondo caso, i Falchi della Squadra Mobile hanno arrestato in flagranza un catanese di 41 anni, anche lui fermo in strada, in piazza San Domenico, probabilmente in attesa di qualche acquirente.

Non appena è stato fermato per essere sottoposto a controllo, l’uomo, con diversi precedenti specifici in materia di stupefacenti, ha tirato fuori spontaneamente da una tasca dei pantaloni quattro bustine trasparenti contenenti 30 grammi di marijuana, pronte per essere spacciate.

L’atteggiamento tenuto dal 41enne ha generato nei poliziotti il sospetto che l’uomo, con il suo gesto, volesse mettere fine al più presto alle verifiche, forse nel tentativo di sfuggire ad un controllo più approfondito. Ritenendo che potesse nascondere altra droga, i poliziotti l’hanno perquisito e, in un’altra tasca dei pantaloni, hanno trovato 3 grammi di cocaina, suddivisa in sette involucri, anche in questo caso pronti per essere smerciati.

Oltre alla droga, è stata rivenuta una somma di denaro, in banconote di diverso taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio condotta dal pusher.

Anche in questo caso, la droga e i soldi sono stati sequestrati, mentre l’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Dopo la convalida l’uomo è finito in carcere

 

Cronaca

Catania, arrestato 42enne trovato in possesso di materiale pedopornografico

Sequestrati oltre 2000 video di pornografia minorile rinvenuti nella sua disponibilità, con bambini abusati in età infantile, anche in rapporti sessuali con animali (zooerastia), corrispondenti ad oltre 52 ore di visione ininterrotta.

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Gli agenti della Polizia di Stato del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica-Polizia Postale di Catania hanno proceduto all’arresto in flagranza di un quarantaduenne residente nella stessa provincia, trovato in possesso di un’ingente quantità di materiale pedopornografico.

Nel corso dell’indagine avviata dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale, grazie alla collaborazione con l’organizzazione no profit Child Rescue Coalition, sono stati impiegati avanzati tool investigativi per geolocalizzare l’utilizzatore dell’account con il quale erano stati condivisi e scaricati immagini e video di pornografia minorile.

Sequestrati oltre 2000 video di pornografia minorile rinvenuti nella sua disponibilità, con bambini abusati in età infantile, anche in rapporti sessuali con animali (zooerastia), corrispondenti ad oltre 52 ore di visione ininterrotta.

 

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Cronaca

Ramacca, nuovo furto ai danni della “Cooperativa Beppe Montana – Libera Terra”

Alla cooperativa, che da anni si occupa delle gestione sociale dei beni confiscati alla mafia, sono stati rubati quadri elettrici, pompe e valvole da uno dei terreni coltivati

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A Ramacca è stato perpetrato un nuovo furto ai danni della Cooperativa Beppe Montana Libera Terra, da anni in prima linea nel recupero e nella gestione sociale dei beni confiscati alla mafia. Rubati quadri elettrici, pompe e valvole da uno dei terreni coltivati. Un episodio che si aggiunge a una serie di atti analoghi subiti negli ultimi tempi, generando danni economici e ritardi nelle attività produttive.

Alfio Curcio, socio della cooperativa, che ha scoperto il furto non nasconde la sua esasperazione: “E’ impossibile lavorare in queste condizioni, con un’azienda agricola molto frammentata, con impianti vulnerabili sparsi e impossibili da sorvegliare ventiquattr’ore su ventiquattro. Oltre ai costi derivanti dalla necessità di riacquistare e far sostituire tempestivamente quanto ci è stato rubato, per non incorrere in altri danni derivanti dal ritardo dello svolgimento delle operazioni in campo, questo stato d’insicurezza ci costringe a sostenere extra costi ingenti. Non poter lasciare in campo le attrezzature per l’irrigazione a lavorare, come fanno tutti gli agricoltori, infatti, ci costringerà a trasportare, montare, smontare ed essere presenti durante tutte le operazioni”.

Un sentimento di scoramento, purtroppo, condiviso da tanti operatori impegnati ogni giorno nella rigenerazione di territori feriti dalla presenza mafiosa.

Francesco Citarda, Responsabile legalità e beni confiscati di Legacoop Sicilia, e Filippo Parrino, Presidente di Legacoop Sicilia, hanno sostenuto che “quando si colpisce chi lavora su beni confiscati alla mafia, si prova a scoraggiare un’intera visione di società fondata sulla legalità, sull’equità e sulla dignità del lavoro. Chi ogni giorno si prende cura di questi luoghi merita tutela, riconoscimento e sostegno. È essenziale che le istituzioni accompagnino questi percorsi, non solo con parole di solidarietà, ma con interventi concreti, capaci di garantire sicurezza e continuità a esperienze preziose per l’intera comunità”.

Legacoop Sicilia ribadisce il proprio impegno al fianco delle cooperative che operano su beni confiscati, sostenendo chi ogni giorno sceglie di coltivare libertà, giustizia e futuro.

La Flai CGIL di Caltagirone con Rocco Anzaldi esprime piena solidarietà e vicinanza alla Cooperativa Beppe Montana di Ramacca, fortemente “colpita da un ennesimo vile furto nel bene confiscato alla criminalità organizzata che gestisce con grande impegno. Questi atti non sono semplici furti: rappresentano attacchi ai principi di legalità, lavoro onesto e giustizia sociale. Denunciamo con forza questo gesto, che mina la fiducia e l’orgoglio di chi, ogni giorno, dimostra che un’alternativa concreta alle mafie è possibile. La Flai CGIL sarà sempre al fianco delle cooperative che operano nel rispetto delle regole, dei lavoratori e del territorio. La lotta contro la criminalità organizzata passa anche dalla solidarietà ai gruppi impegnati nel recupero e nella valorizzazione dei beni confiscati.

 

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