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economia

Vicenda STMicroelectronics: audizione in Commissione attività produttive all’ARS

Incontro interlocutorio. Assenti il governatore Schifani e l’assessore Tamajo. Movimento 5 Stelle e sindacati chiedono chiarezza sul piano industriale dell’azienda

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Si è tenuta oggi a Palermo l’audizione in Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana riguardante la vertenza STMicroelectronics. L’incontro ha avuto un carattere interlocutorio a causa dell’assenza dell’Assessore regionale alle Attività Produttive, impegnato in concomitanti appuntamenti, e dei vertici aziendali. Questi ultimi hanno motivato la loro assenza per un incontro già previsto il prossimo 28 luglio a Roma, alla presenza dei Ministri Giorgetti e Urso.

“Come Fim Cisl- ha detto Pietro Nicastro, segretario generale Fim Cisl Sicilia- abbiamo ribadito con forza che, a fronte degli ingenti investimenti pubblici (oltre 2 miliardi dal MIMIT e 300 milioni dalla Regione Sicilia), chiediamo garanzie occupazionali per il sito catanese e un dettagliato piano industriale. L’incontro odierno sarebbe stato un’occasione preziosa per approfondire l’Accordo di Programma siglato qualche mese fa tra la Regione Sicilia, il MIMIT e l’azienda. Questo accordo è finalizzato a sostenere il cofinanziamento del Contratto di Sviluppo siglato tra l’azienda e il MIMIT, per un investimento complessivo di 5 miliardi di euro destinato al nuovo sito catanese, denominato “Sic Campus”. Come Fim Cisl – concludono Nicastro e Francesco Rimi, coordinatore RSU Fim Cisl – ribadiremo con la massima determinazione queste nostre istanze nell’incontro previsto a Roma per il 28 luglio. Ci aspettiamo che tale appuntamento porti a un protocollo d’intesa condiviso”.

Il segretario provinciale della federazione Ugl Metalmeccanici Angelo Mazzeo dopo avere partecipato, questa mattina a una riunione su STMicroelectronics presso la Commissione attività produttive della Regione Siciliana ha evidenziato che la  riunione di oggi è stata solo interlocutoria. “Non ha aggiunto nessuna informazione a quanto conoscevamo già poiché dalla Regione sostengono di non conoscere il Piano industriale. Strano, eppure l’accordo di programma in cui vengono date proprio le informazioni riguardanti operatività e sviluppo occupazionale, è stato firmato dalla Regione lo scorso 7 maggio. Ci aspettavamo delle risposte in più anche considerando che la Regione ha finanziato ST con 300 milioni di euro. Ci piacerebbe sapere cosa intende fare per blindare il suo investimento per Catania. Mancavano gli attori principali come il presidente Schifani e l’assessore Tamajo, seppure rappresentato dal suo vicario. Il grande assente, per la seconda volta, – conclude il segretario Mazzeo – era comunque l’azienda che invece ha partecipato alla riunioni in Lombardia. Abbiamo chiesto alla Regione di non lasciarci soli nella battaglia per la difesa dei lavoratori e dello stabilimento a Catania, ci hanno assicurato sostegno”.

Lidia Adorno, deputata del M5S all’Ars, ha espresso forte preoccupazione al termine dell’audizione, sottolineando l’assenza dell’assessore Tamajo: “Inammissibile che la Regione non abbia un piano industriale, visto che recentemente ha investito 300 milioni, che non sono certo bruscolini, per il rilancio dello stabilimento catanese della multinazionale dei microchip. Sarebbe assurdo se non lo conoscesse o lo conoscesse solo in parte, ma a quanto pare non sarebbe nelle sue disponibilità, se è vero – come è vero – che l’assessorato alle Attività produttive, in risposta a una nostra richiesta di accesso agli atti, ci ha invitato a rivolgerci al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per avere le carte.Anche nel corso dell’audizione-  afferma Adorno-, ho reiterato la richiesta, ma la risposta non è cambiata. Ci hanno dirottato sempre al MiMIT, cosa che faremo perché, questo è sicuro, in questa vicenda vogliamo vederci chiaro. Oltre a parecchi soldi, sono in ballo tanti posti di lavoro”. Nel corso della seduta, Adorno, assieme alla collega del Pd Ersilia Saverino, ha presentato una proposta di risoluzione per impegnare il governo a partecipare al tavolo di crisi di StM previsto per il prossimo 28 luglio al MiMIT e a far sì che l’investimento della Regione nell’operazione impegni il MiMIT e Invitalia alla salvaguardia e tutela di tutti i posti di lavoro esistenti.

 

economia

Sicilia, il governo regionale approva manovra da 345 milioni di euro

Sostegno alla crescita dell’economia, investimenti su infrastrutture, su spesa sociale e sanitaria e contrasto alle emergenze del territorio. Sono gli obiettivi del disegno di legge di variazione di bilancio approvato dalla giunta guidata da Renato Schifani

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Sostegno alla crescita dell’economia, investimenti su infrastrutture, su spesa sociale e sanitaria e contrasto alle emergenze del territorio. Sono i capisaldi del disegno di legge di variazione di bilancio approvato dalla giunta Schifani a Palazzo d’Orleans. Una manovra che mobilita risorse per un totale di 345 milioni di euro. Il provvedimento, così come concordato dal presidente della Regione Renato Schifani con il presidente dell’Ars Gaetano Galvano, dovrebbe essere approvato dal Parlamento prima dell’interruzione estiva dei lavori.

 

Tra le voci più consistenti della manovra, gli investimenti per 60 milioni di euro per interventi sulle strade provinciali immediatamente cantierabili, che si aggiungono a quelli del Fsc; un piano di spesa di 41,5 milioni (66 milioni nel triennio) per il superamento del problema delle liste di attesa nella sanità; lo stanziamento di 20 milioni per finanziare gli extra costi per il trasporto dei rifiuti all’estero sopportato dai Comuni siciliani.

 

“Abbiamo varato – ha detto Schifani – una manovra che concentra le risorse disponibili su una serie di misure concrete che impattano su diverse categorie di cittadini. Il governo e i partiti che lo sostengono hanno condiviso un percorso politico che guarda all’obiettivo di dare risposte immediate ai siciliani. Confido nel fatto che le forze parlamentari, nel rispetto dei ruoli e con grande senso di responsabilità, diano come sempre il loro contributo perché, con l’approvazione della norma, si possa dare una pronta applicazione ai provvedimenti previsti”.

 

Gli investimenti sono il centro della manovra. Oltre 26,2 milioni per le infrastrutture idriche (10 milioni per i laghetti aziendali delle imprese agricole, 10 milioni per interventi di contrasto all’emergenza idrica, 6,2 milioni per interventi di interconnessione tra le dighe) e 9,9 milioni per le spese di gestione dei dissalatori. Nel triennio vengono destinati al cofinanziamento dell’edilizia sanitaria regionale 33 milioni di euro, 15 milioni sono stanziati per promuovere e potenziare la realizzazione di impianti di videosorveglianza da parte dei Comuni, 17 milioni per l’acquisto di immobili da destinare ad uffici regionali allo scopo di diminuire gli affitti pagati dalla Regione, 5 milioni per il dragaggio dei porti e 10 milioni per il contrasto al caro voli.

 

“Gli investimenti – afferma l’assessore dell’Economia Alessandro Dagnino – valgono il 50 per cento della manovra e anche la quota di spesa corrente è una spesa di qualità che mira a risolvere alcune fragilità della Regione. Abbiamo scelto di concentrare le risorse su interventi immediatamente attivabili, capaci di produrre effetti concreti nel breve periodo, senza perdere di vista la prospettiva di uno sviluppo duraturo. È una manovra che unisce visione e realismo, e che punta a rafforzare i servizi, sostenere le imprese e dare risposte alle fasce più fragili della popolazione”.

 

Tra gli articoli del testo anche la norma per l’attrazione delle imprese di autonoleggio. Per esse si prevede un’agevolazione fiscale sulla tassa automobilistica regionale allo scopo di realizzare maggiori entrate grazie all’insediamento di nuove realtà produttive.

 

Forte l’attenzione al sociale. Nella manovra vengono stanziati 10 milioni per i disabili gravissimi, tre milioni per il finanziamento della legge sulla povertà e, in particolare, della misura per il sostegno per il ricovero di indigenti e di soggetti in condizioni di marginalità estrema, due milioni per le misure di protezione sociale rivolte a famiglie a rischio di condizionamento in ambienti mafiosi e criminali, a supporto delle autorità giudiziarie competenti. Tra gli altri stanziamenti: cinque milioni per la manutenzione degli edifici scolastici, due milioni per la realizzazione di parchi urbani, tre milioni per il finanziamento all’editoria, 1,2 milioni per lo scorrimento della graduatoria per il finanziamento delle produzioni cinematografiche.

 

 

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commercio

Sicilia, da oggi partono i saldi estivi e si concluderanno il prossimo 15 settembre

I siciliani spenderanno circa 155 euro a famiglia. Il giro d’affari movimentato da 805 mila famiglie sarà di circa 280 milioni di euro. A prevederlo l’ufficio studi della Confcommercio

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FOTO WEB- VIRGILIO

A partire da oggi nei negozi della Sicilia partono i saldi estivi. A deciderlo l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo. La chiusura delle vendite di fine stagione è prevista il prossimo 15 settembre.

“Anche quest’anno, in linea con la maggior parte delle regioni italiane, diamo la possibilità agli esercenti di avviare puntualmente i saldi – dice l’assessore Edy Tamajo -. Un’opportunità per il rilancio del settore: per le famiglie di risparmiare sugli acquisti e per i negozi di incrementare gli incassi e svuotare i magazzini. Il mio assessorato monitora l’andamento delle vendite e continua a promuovere iniziative per sostenere il commercio. Raccomandiamo sempre ai consumatori di fare attenzione alla qualità dei prodotti acquistati e ai commercianti di attenersi alle regole di trasparenza nella vendita e nella formulazione dei prezzi”.

Per i saldi  i siciliani spenderanno circa 155 euro a famiglia. Il giro d’affari movimentato da 805 mila famiglie sarà di circa 280 milioni di euro. A prevederlo l’ufficio studi della Confcommercio, secondo il quale la spesa è quasi in linea con quella dell’anno scorso quando ogni nucleo familiare aveva speso 160 euro. L’acquisto medio pro capite sarà di 75 euro.

“Abbiamo lanciato campagne sui social, e non solo per indurre i consumatori a comprare nei nostri negozi di vicinato. È una scelta che mira a mantenere vivo il cuore pulsante delle nostre comunità”- dice il presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti- Negli ultimi mesi le vendite online, che non demonizziamo, ma sono un segno dei tempi che mutano, risultano sempre più preponderanti. È fin troppo evidente che occorre predisporre sistemi combinati che aiutino i negozi di vicinato a non soffrire più del dovuto i cali dei consumi che, pure, si registrano”.

Secondo la Confcommercio, l’andamento delle vendite durante i saldi avrà effetti importanti. Da un lato preserverà occupazione e identità territoriale, dall’altro influenzerà la campagna acquisti per la prossima collezione primavera-estate 2026. Anche in Sicilia Confcommercio e Federazione Moda Italia promuovono iniziative come “Saldi chiari e sicuri”.

 

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