Incidenti sul lavoro una piaga difficile da sconfiggere. Sulla questione c’è stato l’intervento di Maurizio Attanasio, segretario generale Cisl Catania, e Giuseppe Famiano, segretario generale della Filca Cisl Catania, i quali denunciano da tempo una problematica per la quale ancora non si trova una soluzione ad hoc.
I due sindacalisti sono intervenuti a seguito dell’incidente sul lavoro avvenuto a Santa Maria di Licodia all’interno di un cantiere edile privato, dove un operaio di 28 anni di Biancavilla è precipitato nel vuoto da un’altezza di diversi metri. Le condizioni del giovane sono in miglioramento.
“Stiamo registrando un preoccupante aumento degli incidenti nei cantieri, in particolare in quelli privati e di piccole dimensioni- denunciano i due sindacalisti- dove le norme sulla sicurezza vengono spesso ignorate, la formazione è carente oppure resa senza una certificazione di qualità e i dispositivi di protezione risultano assenti o inadeguati. Ma c’è di più. In questi stessi cantieri, si annida un’altra insidia: il lavoro nero o i contratti pirata”. Per Attanasio e Famiano la vigilanza è lo strumento essenziale per garantire la sicurezza dei lavoratori e contrastare efficacemente il lavoro nero.
“Purtroppo questa piaga è spesso più diffusa nelle piccole imprese, dove la mancanza di risorse per la sicurezza e di controlli facilita le irregolarità e mette seriamente a rischio la vita delle persone. È chiaro che manca un sistema di vigilanza capillare ed efficace – lamentano i due dirigenti sindacali della Cisl – gli enti preposti, come lo SPRESAL e l’Ispettorato del Lavoro, operano con organici insufficienti e strumenti informatici non dialoganti tra loro, mentre la cultura della prevenzione continua a essere marginale. Di fronte a questo scenario, è doveroso ricordare che la responsabilità è collettiva: committenti, imprese, istituzioni e organi di controllo devono farsi carico, ognuno per la propria parte, di garantire legalità e sicurezza nei cantieri” .I due sindacalisti sulla questione fanno delle specifiche richieste.
“Un piano straordinario di controlli ispettivi, esteso anche ai cantieri edili privati e minori; maggiore dotazione di personale e risorse per gli enti di controllo; sanzioni certe e tempestive contro le imprese irregolari, insieme a strumenti di valorizzazione per quelle virtuose; un albo che certifichi gli enti di formazione e la stessa formazione, una cabina di regia territoriale permanente, che coordini prevenzione, vigilanza e promozione della legalità nei luoghi di lavoro.
Nei prossimi giorni – proseguono Attanasio e Famiano – chiederemo ai vertici dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’ASP di Catania, uno specifico incontro per definire una concreta e operativa collaborazione su questi temi. Solo con una sinergia reale tra sindacato, istituzioni e autorità ispettive potremo aggredire seriamente le radici del problema e fermare la strage silenziosa nei cantieri” hanno concluso i due sindacalisti.
La Cisl e la Filca Cisl di Catania hanno richiesto nei giorni scorsi al Prefetto, la convocazione del tavolo straordinario con tutte le istituzioni competenti, le forze dell’ordine, gli enti di vigilanza, le organizzazioni datoriali e sindacali.