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Paternò, blackout elettrico: gravi disagi in zona Scala Vecchia

Il sindaco Naso ha incontrato l’Enel per chiedere la rapida risoluzione della problematica

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Proseguono da oltre 24 ore i gravi disagi causati dall’interruzione della fornitura elettrica che sta interessando diversi quartieri della zona Scala Vecchia. L’emergenza, iniziata nella giornata di ieri, ha coinvolto numerose arterie del centro abitato, creando notevoli difficoltà sia ai residenti che alle attività commerciali. Le vie maggiormente interessate dal blackout sono via Fiume, via De Amicis, via Martoglio, via Bari e via Rosolino Pilo, dove centinaia di famiglie stanno vivendo ore di disagio. La situazione sta causando disagi particolarmente gravi, tanto che alcune famiglie hanno deciso di trasferirsi temporaneamente altrove in attesa del ripristino del servizio.

Questa mattina, diversi cittadini esasperati, hanno incontrato il sindaco Nino Naso per segnalare l’urgenza della risoluzione di tale problematica. Il primo cittadino ha immediatamente rassicurato la popolazione, confermando di essersi recato insieme all’assessore Gulisano e la Polizia Municipale presso la sede Enel per sollecitare un intervento rapido e risolutivo. “Sono in costante contatto con i vertici di Enel per il guasto” ha scritto su Facebook il primo cittadino. “Si tratta di un problema non di competenza comunale, ma lo sto seguendo con la massima attenzione. Comprendo il disagio che state vivendo e sto facendo tutto il possibile per sollecitare un rapido intervento. La situazione è monitorata costantemente e resto operativo per ogni aggiornamento. I miei cittadini sono la mia priorità e non siete soli.”

Sarebbero ben 82 i ticket attivati dalla società elettrica a seguito delle segnalazioni pervenute dai cittadini. Un numero che evidenzia chiaramente l’ampiezza del problema e l’urgenza di una soluzione definitiva. Particolarmente preoccupante è la condizione di alcuni anziani che hanno segnalato l’impossibilità di utilizzare macchinari medici essenziali per le proprie cure domiciliari o di climatizzatori in queste ore di particolare innalzamento delle temperature. Anche le attività commerciali della zona stanno subendo pesanti ripercussioni economiche, con negozi e esercizi pubblici costretti a operare in condizioni di estrema difficoltà o, in alcuni casi, a sospendere temporaneamente l’attività.

Dal canto suo, l’Enel ha assicurato che le squadre tecniche sono già operative sul territorio per individuare e riparare il guasto che ha causato l’interruzione. La società ha confermato l’attivazione di tutti i protocolli di emergenza per garantire il ripristino del servizio nel più breve tempo possibile. La cittadinanza attende ora sviluppi concreti, auspicando che gli interventi tecnici in corso possano riportare la normalità in nel più breve tempo possibile.

Cronaca

Biancavilla, incendio all’interno della comunità terapeutica “Cristo Re”

Sul posto i soccorritori. Ci sarebbero intossicati

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Un incendio si è sviluppato nella tarda serata di oggi all’interno della Comunità Terapeutica Assistita “Il Cenacolo Cristo Re” via San Placido a Biancavilla. L’allarme sarebbe scattato quando le fiamme hanno iniziato a propagarsi all’interno della struttura, producendo densi fumi che hanno reso necessaria l’evacuazione di una parte dei presenti. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del comando provinciale, che hanno lavorato per circoscrivere il rogo e mettere in sicurezza l’area.

Diverse ambulanze del servizio 118 hanno raggiunto la comunità terapeutica per prestare i primi soccorsi. Due persone sarebbero rimaste intossicate a causa dell’inalazione dei fumi sviluppatisi durante l’incendio. Entrambe sono state immediatamente trasferite in ospedale per ricevere le cure necessarie.

Al momento non sono ancora note le cause che hanno scatenato l’incendio né l’entità dei danni strutturali riportati all’interno della comunità terapeutica. I Vigili del Fuoco stanno conducendo i rilievi del caso per determinare l’origine del rogo e le autorità competenti hanno avviato le indagini per accertare le dinamiche dell’accaduto. Al momento le condizioni delle due persone intossicate non sono state rese note, ma si trovano sotto osservazione medica presso le strutture ospedaliere dove sono state trasferite.

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Cronaca

Incendi, ieri 380 roghi in Sicilia. Schifani: “Vicino a cittadini e grato a operatori e volontari”

I più gravi a Niscemi, in provincia di Caltanissetta; nel Trapanese, dove i roghi hanno interessato le zone di Monte Cofano, Custonaci, Makari, San Vito Lo Capo, Riserva naturale orientata dello Zingaro; a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo; nell’Ennese; a Biancavilla e a Messina.

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“Ho seguito in costante collegamento con il comandante del Corpo forestale regionale, Tea Di Trapani, e con il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, a sua volta in contatto con il direttore regionale dei vigili del fuoco, l’evolversi degli incendi che hanno nuovamente colpito numerose zone della Sicilia, in queste ore di caldo estremo. Sono rimasto molto colpito dalle immagini della devastazione causata dalle fiamme in alcune località, come nel Trapanese, dove tante famiglie sono state costrette, per precauzione, a lasciare le loro case. A loro va la mia vicinanza. Allo stesso tempo, ringrazio quanti si sono prodigati prontamente per spegnere i roghi e per limitare i pericoli per la popolazione e i danni per l’ambiente. L’intero sistema antincendio  – Vigili del fuoco, Corpo forestale, Protezione civile e volontari – ha operato in maniera lodevole e coraggiosa e ad essi va la gratitudine mia e dei siciliani. I numeri danno la dimensione di quanto avvenuto nelle ultime ore, a causa della mano criminale di piromani senza scrupoli”.  Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, in merito agli incendi che hanno colpito la Sicilia tra il 24 e la mattina di sabato 26 luglio, anche per la concomitanza di temperature estremamente alte e dei forti venti che hanno imperversato nelle aree più colpite.

 

Nella giornata di ieri sono stati registrati 380 eventi, grandi e piccoli, in quasi tutta l’Isola: i più gravi a Niscemi, in provincia di Caltanissetta; nel Trapanese, dove i roghi hanno interessato le zone di Monte Cofano, Custonaci, Makari, San Vito Lo Capo, Riserva naturale orientata dello Zingaro; a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo; nell’Ennese; a Biancavilla, in provincia di Catania; e a Messina.

 

Gli interventi hanno coinvolto centinaia di mezzi a terra e migliaia di uomini, tra operai antincendio, vigili del fuoco e volontari. Sul fronte aereo sono stati impiegati 10 elicotteri del Corpo forestale regionale, un S64 dei vigili del fuoco, due velivoli pesanti della flotta nazionale, oltre ai due Canadair di base in Sicilia, affiancati per l’occasione da un terzo fatto arrivare dalla Calabria.

 

“La Regione – ha aggiunto Schifani – ha rafforzato l’apparato antincendio e l’impegno su questo fronte è massimo e costante. Basti pensare alla Sala operativa unificata regionale inaugurata lo scorso giugno a Palermo per coordinare le forze in campo e potenziare la vigilanza, anche grazie alle convenzioni stipulate con i Vigili del fuoco e alle centinaia di pattugliamenti fatti dai volontari. Anche diversi sindaci sono scesi in campo. Quella contro gli incendi è una lotta corale che coinvolge tutti e per la quale non ci possono essere speculazioni politiche. Per questo rivolgo un invito anche ai cittadini a segnalare per tempo ogni focolaio, ma anche qualsiasi atteggiamento sospetto perché intervenire tempestivamente può contribuire a ridurre rischi e danni per la popolazione».

 

“Quest’anno abbiamo ampliato la convenzione con i Vigili del fuoco così da avere un controllo più capillare del territorio e attivato la centrale unificata per coordinare tutte le forze in campo – spiega l’assessore regionale al Territorio, Giusi Savarino – il nostro auspicio è quello di confidare anche nei cittadini affinché segnalino tempestivamente al numero di emergenza 1515 ogni principio di incendio e chi appicca il fuoco – e continua -. In Sicilia abbiamo delle bellezze naturali e un patrimonio ambientale inestimabile che dobbiamo proteggere con ogni mezzo, contro gli atti criminali di chi manda in fumo ettari di terreno causando danni paesaggistici e alla popolazione. Noi stiamo mettendo in campo tutte le risorse possibili, e ringrazio tutti per gli sforzi e la passione che mettono per evitare queste devastazioni e per difendere il nostro territorio”.

 

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