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Cronaca

Strage sulla Ss 121: muoiono 4 giovani di Adrano, auto spezzata in due parti

Incidente nei pressi dello svincolo della zona industriale Piano Tavola: si salva soltanto il conducente

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Un impatto terribile che ha persino spezzato in due il veicolo su cui viaggiavano cinque persone. A terra, sbalzati fuori dal mezzo, i cadaveri delle vittime: Lucrezia Diolosà Farinato, 28 anni, Salvatore Moschitta, 20 anni, Manuel Petronio, 17 anni e Erika Germanà Bozza, 15 anni: vittime tutti residenti ad Adrano nel catanese.Questa l’agghiacciante scena che si sono trovati davanti, all’alba di oggi , i soccorritori intervenuti lungo la strada statale 121, la Catania-Paternò. Un solo sopravvissuto, G.C. 40 anni, convivente della 28enne, che era alla guida della Seat Leon. Si trova ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania: non sarebbe in pericolo di vita.

Il gruppo di amici stava facendo rientro a casa dopo aver trascorso una serata in una discoteca di Aci Castello, comune sulla riviera ionica. L’incidente è avvenuto poco dopo le 4.30 di oggi lungo la carreggiata della statale 121  che porta verso la città adranita, all’altezza del bivio per la zona industriale  di Piano Tavola, in territorio di Belpasso. La dinamica del sinistro resta ancora poca chiara; sul fatto stanno indagando i carabinieri del comando stazione di Belpasso col supporto dei colleghi del nucleo radiomobile della compagnia di Paternò. Una ricostruzione che può essere chiarita solo nel momento in cui i militari dell’Arma avranno sentito l’unico sopravvissuto dell’incidente, ricoverato al Cannizzaro in prognosi riservata, avendo riportato una serie di fratture multiple , nonche contusioni ed escoriazioni varie su tutto il corpo. La Procura di Catania, dopo avere ricevuto una relazione dei carabinieri di Paternò, ha aperto un’inchiesta sull’incidente: reato ipotizzato omicidio stradale. Forze dell’ordine che attendono  gli esiti degli esami per verificare se il 40enne al momento dell’incidente si fosse messo alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza.

Secondo una prima ricostruzione fornita dai carabinieri la Seat Leon al momento dell’incidente si trovava sulla corsia di sorpasso, procedendo, con molta probabilità, a velocità sostenuta. Per cause in fase di accertamento, il conducente del mezzo, nonostante avesse tentato di arrestare la corsa dell’auto (sull’asfalto il segno di una frenata lunga oltre 50 metri), avrebbe perso in controllo del mezzo, l’auto sarebbe sbandata e sarebbe andata a sbattere violentemente contro lo spigolo del guard-rail posto sulla rampa di accesso che porta alla zona industriale di Piano Tavola. Nell’impatto la macchina si è spezzata in due: la parte anteriore è rimasta sulla salita ripida dello svincolo con i corpi sbalzati fuori dall’abitacolo e caduti sull’asfalto, mentre la parte posteriore dell’autovettura è volata giù dalla rampa finendo a pochi metri dalla linea ferrata della Ferrovia Circumetnea. Lunedi scorso, nello stesso punto, aveva perso la vita un 65enne di Motta Santa Anastasia, Antonino Crisafulli, il quale è andato a sbattere violentemente con lo spigolo del guard-rail. A lanciare l’allarme un automobilista in transito nelle zona.a. Sul posto alcune ambulanze del 118, il cui personale medico non ha potuto fare altro che constatare la morte dei 4 giovani, mentre il conducente della Leon è stato condotto al Cannizzaro. Necessario anche l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Paternò, che hanno messo in sicurezza il mezzo incidentato, dando supporto agli altri soccorritori. Il transito veicolare sulla statale è stato immediatamente bloccato. Poco dopo le 8 del mattino sono arrivati i familiari  delle vittime: straziante il dolore dei parenti alla vista dei cadaveri. Le salme, su disposizione del magistrato di turno, sono state  restituite ai familiari. Previsto nel giorno dei funerali il lutto cittadino.

L’ennesimo, gravissimo, incidente stradale sulla Statale 121, la Catania-Paternò, ripropone il problema della sicurezza di un’arteria stradale trafficatissima a tutte le ore del giorno e della notte. Il deputato regionale Giuseppe Zitelli, ha chiesto la convocazione urgente di un tavolo tecnico con l’Anas da tenersi entro la prossima settimana a Belpasso. «La morte, la scorsa settimana di un uomo di Motta Sant’Anastasia e la terribile tragedia di questa notte – evidenzia il deputato regionale Giuseppe Zitelli – ripropongono con forza il problema della sicurezza della Ss 121. Entrambi gli incidenti sono avvenuti nello stesso punto, in un tratto della statale dove spesso si raggiungono alte velocità. E’ necessario un intervento urgente per porre rimedio alle situazioni di eventuale pericolo. Ho già sentito l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, d’accordissimo sulla necessità di avviare un confronto con l’Anas che dovrebbe tenersi venerdì prossimo, al Comune di Belpasso. Ampia disponibilità ho trovato anche nel sindaco di Belpasso, Daniele Motta».

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Catania, la CIA Sicilia Orientale su crisi idrica chiede intervento della prefettura

La convocazione di un un tavolo di confronto per affrontare le criticità in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico che in quello relativo alle produzioni agricole

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“Chiediamo a sua eccellenza il prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, di farsi promotrice di un tavolo di confronto per verificare lo stato dell’arte ad oggi delle ormai disastrose condizioni in cui versano centinaia di produttori della Piana di Catania sia sotto l’aspetto economico per la perdita secca del reddito sia sulle produzioni agricole, colture cerealicole in primis, e zootecniche già compromesse”. La sollecitazione arriva dal coordinamento di Giunta della Cia Sicilia Orientale che invoca gli interventi da approntare con urgenza, stante le alte temperature da stagione estiva e il perdurare della mancanza di acqua negli invasi del bacino imbrifero della Piana di Catania.

 

“Non staremo ad elencare le misure necessarie che da tempo si dibattono in diversi tavoli istituzionali – si legge nella lettera – né a sollecitare la quanto mai urgente e immediata necessità che il Consiglio dei Ministri riconosca lo stato di emergenza nazionale per la Sicilia”. “Intendiamo richiamare la sua attenzione, piuttosto,  sulla necessità di imprimere una velocizzazione nei lavori e negli interventi individuati o da individuare per trovare le risorse idriche che mancano e ed evitare lo sperpero di acqua dove c’è. Dalle paratie di Ponte Barca sul Simeto, per esempio, sono state individuate copiose perdite: l’acqua continua a scorrere nel fiume senza essere utilizzata per l’immissione nei canali”.

 

“Sono tanti gli interrogativi e i dubbi che attendono risposta, mentre le campagne muoiono di sete:  Bisognerebbe velocizzare l’intervento provvisorio per dotare l’invaso di Lentini di un impianto di sollevamento pur parziale; la possibilità di utilizzare le acque reflue in alcune realtà territoriali che una volta depurate potrebbero essere immesse nelle conduttore; gli interventi di pulizia dei fondali dell’invaso Pozzillo come incidano sull’attuale momento e quali i tempi di realizzo. E ancora, a che punto si trova l’annunciato piano di ricerca delle acque dal sottosuolo e l’utilizzo dei pozzi oltre il piano di manutenzione delle condotte? Come procede l’avvio dei lavori dell’invaso Pietrarossa dopo 26 anni di fermo? E la mancata Riforma della Bonifica, di cui si discute da 29 anni,  sarà l’ennesima fumata nera?”.“Riteniamo importante che il tavolo istituito per affrontare le emergenze trovi il modo di monitorare l’andamento dei lavori, la velocizzazione delle gare nel rispetto delle normative”.

 

Intanto l’Anbi (associazione dei consorzi di bacino) lancia un allarme definendo drammatica la situazione idrica in Sicilia. “Nonostante una timida ripresa (poco più di 13 milioni di metri cubi in un mese) – spiega l’Anbi -, negli invasi siciliani mancano complessivamente circa 670 milioni di metri cubi d’acqua (-68%), ma soprattutto si è ben 145 milioni sotto al precedente record negativo, registrato nel siccitoso 2017”.  “Secondo il Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano – prosegue l’Anbi -, da Settembre 2023 il deficit pluviometrico medio sulla regione si aggira sui 300 millimetri, con punte di mm. 350 sulla provincia di Catania: ciò significa che l’apporto d’acqua nei mesi tradizionalmente più piovosi (da Settembre ad Aprile) è praticamente dimezzato rispetto alla media storica di mm 620!” “Il mese di marzo sull’Isola è stato estremamente siccitoso per le province centrali e soprattutto Sud-Orientali – spiega l’associazione -, dove le cumulate registrate sono state tra il 70% ed il 90% inferiori alla norma in buona parte dei comuni tra le province di Catania, Siracusa, Enna e Caltanissetta”.

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Cronaca

Belpasso, incidente sulla Sp229/I

Sul posto i Vigili del Fuoco, un’ambulanza e i Carabinieri

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Un incidente autonomo si è verificato intorno alle 15:00 di oggi sulla Sp229/I in territorio di Belpasso, nei pressi di una curva in passato teatro di altri sinistri. Secondo le prime ricostruzioni, una Fiat Panda con alla guida una ragazza di 26 anni e che procedeva da Etnapolis verso Paternò avrebbe perso il controllo del veicolo finendo la propria corsa cappottata fuori strada. La ragazza è stata soccorsa da un’ambulanza del 118 per essere poi trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale di Paternò. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Paternò e i Carabinieri del Nucleo Radiomobile.

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