Prima rubata,
adesso ritrovata dai carabinieri: il sogno di Bernardo Logar può continuare. Il
giovane aveva assolto al proprio desiderio di regalarsi un’esperienza unica che
lo avrebbe accompagnato per tutta la vita: compiere il giro del mondo in sella
alla propria compagna d’avventura, una motocicletta Ktm 690, affettuosamente da
lui chiamata “Rebecca”.
Bernardo era
partito circa due anni fa, allora diciannovenne, dal suo Messico, aveva
attraversato due continenti e percorso oltre 130.000 chilometri, visitato una
quantità smisurata di luoghi, città, conosciuto persone, usanze ed ammirato, da
ultimo, anche le bellezze di Catania, il mare, l’Etna.
Purtroppo i
sogni a volte si infrangono, si scontrano con la realtà che non tiene conto dei
desideri delle persone.
Sabato scorso il
giovane ha avuto modo di saggiare la famosa “movida” catanese, ma poi la
domenica mattina, la triste sorpresa: “Rebecca” era stata rubata.
Il ragazzo
infatti alloggiava in un B&B nei pressi del Castello Ursino ed alcuni
malintenzionati, durante la notte, avevano “prelevato” la motocicletta.
In preda alla
disperazione il ragazzo ha avvisato il 112 (Numero Unico di Emergenza)
dell’avvenuto furto, chiedendo aiuto a chiunque, nonché pubblicando un post su Facebook,
che ha ricevuto migliaia di condivisioni da parte di persone il cui animo era
diviso tra la vergogna per ciò che è successo a Catania ed il desiderio di
rendersi utili per il ritrovamento.
I carabinieri del
Nucleo Operativo della Compagnia di Catania Piazza Dante hanno raccolto il
grido d’aiuto del ragazzo e, nel corso di un servizio di pattuglia, grazie alla
conoscenza approfondita del territorio e ad un pizzico di fortuna, hanno
trovato “Rebecca” in via Oriente, nel cuore del popoloso quartiere di San
Cristoforo.
I ladri avevano
già asportato la batteria, in attesa di “cannibalizzarla” totalmente, desistendo
probabilmente a seguito della risonanza mediatica del furto.
Ma non è tutto.
I carabinieri hanno donato una batteria per la moto, per consentire ancora al
ragazzo di continuare il proprio avventuroso viaggio, che si concluderà tra
quattro anni di nuovo in Messico, dopo le prossime ulteriori tappe in Europa,
Asia e Africa.