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Cronaca

Elisoccorso allo stadio di Paternò, ma la chiave per entrare è sbagliata: ritardi

Bruciati minuti preziosi per una bambina: impossibile fare ingresso immediato nella struttura comunale

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© Foto Etna News 24

Allo stadio “Falcone e Borsellino” arriva l’elisoccorso per un intervento in emergenza, ma l’ambulanza del 118 riesce ad entrare all’interno del campo di calcio solo 15 minuti dopo, grazie all’intervento di due persone, armate di un grosso martello che riescono ad aprire il portone d’ingresso.

E’ l’assurdo di una vicenda, accaduta questa mattina, a Paternò. Tutto è cominciato con una chiamata di intervento per una bambina, di 20 mesi, caduto da un letto a castello (la bimba era sul letto superiore), a casa. Pare che la bambina, nella caduta, abbia sbattuto contro la sbarra del letto che sta sotto ed abbia perso i sensi. Immediata la chiamata della mamma, disperata, al 118. Sul posto sono arrivati subito i sanitari che hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso.

Come da prassi l’elicottero si è sollevato in volo da Catania e giunto a Paternò, è atterrato all’interno del campo di calcio “Falcone e Borsellino”. Sul posto è arrivata l’ambulanza del 118, con la bambina a bordo ed i Vigili urbani, con il compito di aprire i due cancelli, quello esterno e quello che permette l’ingresso al campo.

Ed ecco i problemi. La chiave del catenaccio che chiude il cancello consegnata agli agenti della Polizia municipale è sbagliata. Inutili i tentativi per aprire. A risolvere i problemi ci stavano pensando due persone di passaggio che con scalpello e martello stavano tentando di rompere il grosso lucchetto. Solo 15 minuti dopo è arrivato il custode con la chiave nuova, visto che il lucchetto è stato recentemente cambiato.

Arrivati all’interno dello stadio è scattato il soccorso, con la bambina che intanto ha ripreso conoscenza, reagendo alle prime cure. Per motivi di sicurezza è stato, però, deciso il trasferimento all’ospedale “Cannizzaro” di Catania, con l’elisoccorso.

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Cronaca

Paternò-S.M.di Licodia, uomo rapina tre esercizi commerciali

I Carabinieri hanno già individuato l’uomo e sarebbero già sulle sue tracce

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Tre rapine a mano armata si sono verificate questa mattina ai danni i due supermercati ed un bar tra Paternò e Santa Maria di Licodia. Primo obbiettivo di un uomo armato – al momento non è noto se l’arma fosse vera o giocattolo – è stato il “Paghipoco” di via Fonte Maimonide a Paternò. Poi, l’uomo, a bordo di un mezzo a due ruote, si è spostato su Santa Maria di Licodia prendendo di mira il  supermercato “Tocal” ed un Bar/rifornimento poco distante, entrambi sulla Sp4/II che collega con Belpasso. Sul posto si sono subito recati i Carabinieri della locale stazione di Santa Maria di Licodia insieme ad altre pattuglie della Compagnia di Paternò. Il rapinatore, in tutte e tre casi ha fatto irruzione negli esercizi commerciali a volto scoperto. Secondo quanto appreso, gli uomini delle forze dell’ordine hanno già identificato il colpevole e sarebbero sulle sue tracce. Una cliente presente durante la rapina avvenuta al supermercato licodiese ha accusato un malore per lo spavento. Per lui è intervenuta un’ambulanza del 118 per le cure del caso.

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Cronaca

Adrano, gira con una mazza da baseball, 27enne denunciato dalla polizia di stato

La mazza da baseball era stata collocata dove si trovava la ruota di scorta, l’uomo non avrebbe saputo giustificare il perchè della sua presenza in auto

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Ad Adrano agenti di polizia del locale commissariato hanno denunciato a piede libero un 27enne, accusato di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.  In particolare gli agenti di una volante,  durante un servizio notturno di controllo del territorio, in via Catania, hanno eseguito alcune verifiche su un veicolo e il suo conducente.  Sceso dal mezzo, l’uomo ha riferito agli agenti di essere sprovvisto di documenti e di non avere la patente di guida in quanto mai conseguita.

A quel punto i poliziotti gli hanno contestato la violazione del Codice della Strada per guida senza patente, sottoponendo il veicolo al previsto fermo amministrativo.  Considerate le circostanze, sono stati effettuati ulteriori accertamenti per avere conferma sull’identità della persona. Appurata la veridicità delle generalità dichiarate  è emerso che l’uomo aveva precedenti di polizia tra i quali il porto ingiustificato di oggetti atti a offendere e reati in materia di stupefacenti. Gli agenti hanno ritenuto opportuno procedere alla perquisizione del mezzo  che ha consentito di rinvenire nello spazio dove si trovava la ruota di scorta, una mazza da baseball di legno, della quale non ha saputo fornire alcuna giustificazione in merito.

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