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Cronaca

Elisoccorso allo stadio di Paternò, ma la chiave per entrare è sbagliata: ritardi

Bruciati minuti preziosi per una bambina: impossibile fare ingresso immediato nella struttura comunale

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© Foto Etna News 24

Allo stadio “Falcone e Borsellino” arriva l’elisoccorso per un intervento in emergenza, ma l’ambulanza del 118 riesce ad entrare all’interno del campo di calcio solo 15 minuti dopo, grazie all’intervento di due persone, armate di un grosso martello che riescono ad aprire il portone d’ingresso.

E’ l’assurdo di una vicenda, accaduta questa mattina, a Paternò. Tutto è cominciato con una chiamata di intervento per una bambina, di 20 mesi, caduto da un letto a castello (la bimba era sul letto superiore), a casa. Pare che la bambina, nella caduta, abbia sbattuto contro la sbarra del letto che sta sotto ed abbia perso i sensi. Immediata la chiamata della mamma, disperata, al 118. Sul posto sono arrivati subito i sanitari che hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso.

Come da prassi l’elicottero si è sollevato in volo da Catania e giunto a Paternò, è atterrato all’interno del campo di calcio “Falcone e Borsellino”. Sul posto è arrivata l’ambulanza del 118, con la bambina a bordo ed i Vigili urbani, con il compito di aprire i due cancelli, quello esterno e quello che permette l’ingresso al campo.

Ed ecco i problemi. La chiave del catenaccio che chiude il cancello consegnata agli agenti della Polizia municipale è sbagliata. Inutili i tentativi per aprire. A risolvere i problemi ci stavano pensando due persone di passaggio che con scalpello e martello stavano tentando di rompere il grosso lucchetto. Solo 15 minuti dopo è arrivato il custode con la chiave nuova, visto che il lucchetto è stato recentemente cambiato.

Arrivati all’interno dello stadio è scattato il soccorso, con la bambina che intanto ha ripreso conoscenza, reagendo alle prime cure. Per motivi di sicurezza è stato, però, deciso il trasferimento all’ospedale “Cannizzaro” di Catania, con l’elisoccorso.

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Cronaca

Sicilia, 83 roghi in un solo giorno e 27 ancora attivi

Le province più colpite sono Catania, Caltanissetta e Agrigento. La maggior parte degli interventi ha riguardato incendi di vegetazione

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Giornata ad alta criticità per la Sicilia sul fronte incendi. Sono 83 i roghi registrati oggi, 14 luglio 2025, in tutto il territorio regionale. Di questi, 27 risultano ancora attivi, con Catania tra le province più colpite: 22 incendi totali, di cui 10 ancora in corso. Seguono Caltanissetta con 19 episodi (6 attivi) e Agrigento con 12 incendi (4 ancora in fase di spegnimento). Fiamme anche nei territori di Enna, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani. La maggior parte degli interventi (ben 57) ha riguardato incendi di vegetazione, mentre 5 sono stati classificati come incendi boschivi e 21 come episodi di altra natura.

Fin dalle prime ore del mattino, sono al lavoro le squadre operative del Corpo Forestale della Regione Siciliana, coordinate dalla Sala operativa regionale, in sinergia con i Vigili del fuoco. A supporto delle operazioni anche le strutture della Protezione civile e numerose associazioni di volontariato, attive nelle aree colpite per fornire assistenza logistica e supporto operativo. Nei casi più complessi si è reso necessario l’impiego di mezzi aerei: quattro Canadair e gli elicotteri regionali sono intervenuti in cinque situazioni critiche. Tra queste, un incendio boschivo a Mazzarino (Caltanissetta) e incendi urbani a Belpasso e Castiglione di Sicilia (Catania), Buccheri (Siracusa) e Itala (Messina), dove le fiamme hanno minacciato anche le aree abitate. Particolarmente delicata la situazione a Mazara del Vallo, in località Tre Fontane, dove un incendio si è sviluppato in prossimità di abitazioni: i Vigili del fuoco hanno richiesto il supporto delle organizzazioni di volontariato, coordinate dalla Protezione civile regionale.

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Cronaca

Catania-Messina, mattinata da incubo sulla tangenziale: lunghe code e un furgoncino andato a fuoco

Traffico congestionato anche a causa di un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale

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Lunedì nero per la viabilità catanese dal momento che la tangenziale in direzione Messina si è trasformata in un lungo serpentone di auto bloccate, in una mattinata che ha messo a dura prova la pazienza degli automobilisti. A paralizzare il traffico, una sequenza di eventi critici che hanno colpito contemporaneamente la stessa area. Tra le cause, certamente, un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale, in particolare nella corsia riservata al Telepass. Il restringimento della carreggiata ha costretto i veicoli a rallentare drasticamente, generando in breve tempo chilometri di coda a partire dallo svincolo di San Giorgio. A peggiorare la situazione, poco dopo i caselli, un furgoncino, per cause ancora in via di accertamento,ha preso fuoco, obbligando le squadre di soccorso a intervenire con urgenza. L’incendio ha comportato la chiusura parziale della carreggiata, rendendo ancora più difficoltoso il deflusso del traffico già congestionato.

Inoltre, un violento rogo è divampato nelle campagne adiacenti l’autostrada, sollevando colonne di fumo visibili a chilometri di distanza e creando ulteriore allarme tra i viaggiatori. Il risultato: oltre sette chilometri di coda e una situazione ancora lontana dalla normalità. Si raccomanda di evitare la zona e valutare percorsi alternativi, in attesa che le condizioni permettano una regolare ripresa della circolazione.

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