I comuni della fascia sud-occidentale dell’Etna, i cui territori sono attraversati dalle statali SS 121 (Paternò – Catania) e SS 284 (Paternò – Randazzo) si sono attrezzati per collocare, lungo le due strade, degli autovelox con l’obiettivo di frenare “l’esuberanza” degli automobilisti, provando cosi a contenere la scia di sangue, provocata dai numerosi incidenti stradali che si sono registrati e continuano a verificarsi sulle due statali. Enti comunali come Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Belpasso, Paternò, Santa Maria di Licodia, Biancavilla, Adrano, Bronte, Maletto e Randazzo, stanno attuando quando stabilito, a seguito di precisi incontri tenutesi nei mesi scorsi, dalla Prefettura etnea, la quale sta mettendo in campo tutte le opportune soluzioni per stoppare le stragi di innocenti sulle due strade statali.
Cosi da oggi sulla SS 284, nei due sensi di marcia del tratto di competenza del comune di Biancavilla, entra in funzione l’autovelox fisso, servizio di rilevazione automatica della velocità. “A tutti gli automobilisti si raccomanda il rispetto dei limiti di velocità imposti. La violazione dei limiti comporta l’irrogazione di sanzioni previste dal Codice della strada, decurtazioni di punti sulla patente e, nei casi più gravi, la sospensione della patente”, si legge in una nota stampa diffusa dal comune di Biancavilla. Autovelox che a breve saranno installati dagli altri comuni. Nei mesi scorsi il comune di Misterbianco avevano provveduto a piazzare due misuratori di velocità, nel tratto di strada (SS 121) che ricade sotto la propria competenza.
L’esigenza di intensificare i controlli sulle due statali è nata subito dopo il tragico incidente del 13 ottobre del 2019 sulla SS 121 in territorio di Belpasso, all’altezza del bivio che immette nella zona industriale di Piano Tavola: una Seat Leon con a bordo 5 persone si è spezzata in due parti provocando la morte di 4 ragazzi, Erika Germanà Bozza di 15 anni, Manuele Petronio di 17, Salvatore Moschitta di 20 anni e Lucrezia Diolosà Farinato di 28. L’unico sopravvissuto, il conducente del mezzo, il 42enne G. C. L’uomo è indagato dalla magistratura etnea perchè è considerato responsabile della morte dei giovani: da quanto è emerso dalle indagini, l’uomo si era messo alla guida dell’autovettura in stato di ebbrezza.
Nei giorni successivi all’incidente sono iniziate una serie di riunioni tecniche e organizzative finalizzate a stilare un piano di sicurezza per l’intensificazione dei controlli sui comportamenti di guida non corretti. La Prefettura ha coinvolto enti comunali e regionali, forze dell’ordine e ANAS. Da qui la decisione di collocare gli autovelox sulle SS 284 e 121: complessivamente sono state individuate 29 postazioni. In una prima fase saranno piazzati solo 10 misuratori di velocità su strada nei punti nevralgici. Successivamente saranno sistemati gli altri 19 autovelox.