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Paternò, dopo anni riapre il punto di primo intervento pediatrico in via Massa Carrara

Si tratta di un servizio attivo nei fine settimana, nei giorni festivi e prefestivi in sostituzione dei pediatri di famiglia.

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foto "Facebook" Antonello Sinatra

Riapre a Paternò all’interno del poliambulatorio di via Massa Carrara, sede del Distretto Sanitario 18, il punto di primo intervento pediatrico. Dopo anni di chiusura ritorna, quindi, un servizio che punta a decongestionare i pronto soccorso del territorio . Si tratta di una iniziativa pensata per fronteggiare le richieste in codice bianco e verde in materia pediatrica, nei fine settimana, nei giorni festivi e prefestivi, in sostituzione dei pediatri di famiglia. La riapertura è avvenuta ieri mattina alla presenza del sindaco Nino Naso, del vice presidente della Regione Luca Sammartino, del presidente all’ARS Gaetano Galvagno, del deputato regionale Martina Ardizzone, del deputato nazionale Francesco Ciancitto nonchè del direttore sanitario dell’ASP Antonino Rapisarda e quello del distretto paternese Paolo Reina; presenti inoltre assessori e consiglieri dei comuni di Paternò, Ragalna e Santa Maria di Licodia e il pediatra Antonello Sinatra, che ha fortemente caldeggiato la riapertura del P.P.I.P.

“Oggi il punto di primo intervento pediatrico è una realtà – ha affermato il sindaco Nino Naso- per offrire un servizio alle famiglie con bambini ed evitare i disagi degli spostamenti, il servizio è attivo nei giorni prefestivi e festivi nel nostro Distretto Sanitario ( accanto alla Guardia Medica ) . È un’attenzione di questa amministrazione nei confronti di tutti i bambini della comunità e delle loro famiglie . Ringrazio l’on. Luca Sammartino e il dott. Antonello Sinatra per la loro perseveranza e per lo spirito di servizio che hanno dimostrato nei confronti di tutta la città”.  Soddisfatto il pediatra Antonello Sinatra: “Mi sono battuto nei mesi scorsi affinché questo ambulatorio potesse ritornare ai suoi cittadini, mi riferisco in particolare ai bambini, la cui salute per me è stata sempre una priorità. Grazie all’apertura di questo ambulatorio infatti potranno ricevere tutte le cure necessarie nei casi di primo intervento, sabato e domenica e durante i giorni prefestivi e festivi.  Un punto d’eccellenza, così come lo ha definito l’assessore regionale Luca Sammartino che ringrazio per aver sempre sostenuto questa mia iniziativa, così come l’amministrazione  comunale, nella persona di Nino Naso. Oggi è un giorno di grande festa per Paternò e tutti noi, il primo traguardo di un lungo percorso fatto di altri progetti. Ringrazio naturalmente anche Paolo Reina, Direttore sanitario facente funzione distretto di Paternò. Il P.P.I. sarà aperto dalle 10.00 alle 20.00, ricordo sabato e domenica e durante i giorni prefestivi e festivi”.

Il vice presidente della Regione Luca Sammartino ha parlato di una “struttura importante per tutto il territorio, che fornisce assistenza ai bambini ed alle loro famiglie. Avevo garantito la mia massima attenzione insieme all’Amministrazione comunale”. Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno ha ringraziato tutti i protagonisti fautori della riapertura: “Abbiamo inaugurato  a Paternò il PIP (Primo Intervento Pediatrico). Grazie a tutti coloro i quali hanno reso possibile questo primo passo verso una sanità che ha a cuore il benessere dei bambini”.

Cronaca

Catania, scoperta sala giochi abusiva in un circolo privato, sanzioni per 132 mila euro

Scovati dalla Polizia di stato 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo e le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente

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A Catania un blitz della Polizia di Stato in un circolo privato di via Canfora ha permesso di scoprire una sala giochi allestita senza alcuna autorizzazione e in violazione delle norme di settore.

L’intervento si inserisce nell’ambito delle attività predisposte dal Questore per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo illegale e della ludopatia. Sono stati gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS della Questura a monitorare attentamente i movimenti attorno al circolo privato, ritenendo particolarmente fondato il sospetto di un’attività illecita svolta all’interno.

L’osservazione scrupolosa dell’intera zona ha assicurato il successo dell’operazione dei poliziotti che, nel momento dell’intervento, sono riusciti a bypassare il sofisticato sistema di videosorveglianza, installato dai responsabili del circolo, evidentemente, per impedire qualsivoglia tipologia di controllo delle Forze di Polizia.

Una volta all’interno, gli agenti della Squadra Amministrativa della Divisione PAS hanno ispezionato i locali scovando ben 12 apparecchi elettronici destinati al gioco, sapientemente celati nel circolo. Le apparecchiature sono risultate del tutto irregolari perché appartenenti alla categoria vietata dalla normativa vigente; infatti erano prive del necessario nulla osta da parte dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli e non collegate alla rete nazionale per il pagamento erariale.

I poliziotti hanno proceduto a sequestrare tutte le apparecchiature e hanno elevato nei confronti dei titolari del circolo sanzioni amministrative per un totale di 132 mila euro.

 

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giudiziaria

Morte Stancampiano, giudizio immediato per il proprietario di casa che lo uccise durante furto

Secondo la Squadra Mobile, Stancampiano e un complice avrebbero tentato un furto nell’abitazione dell’imputato, il quale, rientrando a casa li ha sorpresi e durante una colluttazione con un coltello li avrebbe colpiti

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foto Ansa

A Reggio Calabria inizierà il 27 dicembre il processo per Francesco Putortì, il macellaio di 48 anni accusato di aver ucciso Alfio Stancampiano, di 30 anni originario di Catania, che il 28 maggio era entrato all’interno della sua abitazione in contrada Oliveto di Rosario Valanidi, e di avere ferito Giovanni Bruno, di 46 anni anche lui catanese. Come richiesto dal pubblico ministero che ha coordinato le indagini, Nunzio De Salvo, nei confronti di Putortì, difeso dagli avvocati Giulia Dieni e Natale Polimeni, è stato disposto il giudizio immediato.

Dopo un periodo di detenzione in carcere, l’imputato è adesso sottoposto agli arresti domiciliari ed è accusato di omicidio volontario e tentato omicidio.   Stando alle indagini della Squadra Mobile, Stancampiano e Bruno avrebbero tentato un furto nell’abitazione di Putortì, il quale, rientrando a casa, li ha sorpresi al piano superiore dello stabile. A quel punto, il macellaio, secondo il suo racconto, ha preso un coltello e durante una colluttazione ha colpito i due ladri che poi sono fuggiti facendo cadere le pistole che avevano appena rubato e che erano legalmente detenute da Putortì.

Una ricostruzione che non ha convinto gli inquirenti, secondo i quali, invece, l’uomo avrebbe accoltellato i due alle spalle mentre scappavano.  Il primo accoltellato, Alfio Stancampiano, è stato abbandonato dai complici nei giardini dell’ospedale reggino “Morelli”, dove poi è morto, mentre il secondo, Giovanni Bruno, dopo aver traghettato per la Sicilia, è stato costretto perché ferito a recarsi all’ospedale di Messina. Non è escluso che quest’ultimo e i familiari del deceduto decidano di costituirsi parte civile nel processo a carico del macellaio reggino.

 

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