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In Primo Piano

Allerta meteo rossa, domani scuole ed edifici chiusi per la Sicilia orientale

A Paternò e Biancavilla emesse nel pomeriggio ordinanza di chiusura di tutte le scuole

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La protezione civile regionale ha diramato un’allerta meteo rossa per l’intera Sicilia orientale per tutta la giornata di domani.

Per precauzione molti sindaci delle zone indicate, stanno predisponendo delle ordinanze di chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado e delle strutture pubbliche.

A Paternò, ordinanza già predisposta dal sindaco Nino Naso; anche a Biancavilla, il sindaco Antonio Bonanno ha emesso un’ordinanza.

Scuole chiuse di ogni ordine e grado  anche a Catania, Belpasso, Mascalucia, Ragalna, Caltagirone, Misterbianco,  Acireal, Santa Maria di licodia

In dettaglio ecco il bollettino diffuso dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile Siciliana.

CONDIZIONI METEO AVVERSE. PER LA GIORNATA DI DOMANI 9 FEB 2023: PERSISTONO VENTI ORIENTALI DA FORTI A BURRASCA, CON RAFFICHE DI BURRASCA FORTE O TEMPESTA. FORTI MAREGGIATE LUNGO LE COSTE ESPOSTE; PRECIPITAZIONI DIFFUSE ED ABBONDANTI SPECIE SUI SETTORI CENTRO-ORIENTALI. I ROVESCI SARANNO DI FORTE INTENSITA’ CON FREQUENTE ATTIVITA’ ELETTRICA E FORTI RAFFICHE DI VENTO. NEVICATE AL DI SOPRA DEI 500-700 M CON APPORTI AL SUOLO FINO AD ABBONDANTI.

 

Notizia in aggiornamento

Cronaca

Catania, uomo d’onore di “Cosa Nostra” in carcere per maltrattamenti in famiglia

Si tratta di Nunzio Zuccaro, 62 anni, che avrebbe vessato, aggredito e insultato per anni la ex moglie, la quale stanca di subire ha denunciato ai militari l’ex coniuge

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A Catania i carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia Nunzio Zuccaro, 62 anni, reo di aver vessato, aggredito e insultato la ex moglie la quale stanca di subire ha denunciato ai militari  l’uomo. Zuccaro è un personaggio noto alle forze dell’ordine essendo legato alla malavita organizzata: il 62enne ha precedenti per due omicidi, sequestro di persona, occultamento di cadavere, e rapina. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte messe in atto dall’indagato nei confronti della donna dal 2019, quando l’uomo era ancora detenuto in carcere per scontare una pena di 30 anni, terminata nel 2020.

La vittima ha riferito ai carabinieri di essere stata oggetto perenne di insulti, e violenze da parte del convivente il quale, anche quando era detenuto in carcere, l’avrebbe minacciata di morte lamentando la sua assenza ai colloqui e l’esiguità della somma di denaro che lei gli faceva pervenire settimanalmente. “Visto che mi fai fare brutta figura con gli altri carcerati, appena esco ti stacco la testa e la metto in mezzo alla strada per farla vedere in tutti i telegiornali”, avrebbe detto Zuccaro alla donna.

La vittima ha raccontato che nel Natale 2023 l’uomo l’avrebbe trascinata davanti ad un affollato bar di Mascalucia e le avrebbe sputato in faccia per punire il fatto che aveva osato dirgli ‘basta’ ad alta voce e dinanzi ai dipendenti dell’attività dove lavorava. Secondo la denuncia l’indagato avrebbe picchiato la moglie con una stampella, e l’avrebbe quasi strozzata perché “non si sottometteva e non gli portava rispetto”.

 

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In Primo Piano

S.M. Di Licodia, 18enne dai domiciliari al carcere per furto d’acqua

Il ragazzo si trovava già ai domiciliari per ricettazione ed estorsione

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Nell’ambito del potenziamento dei servizi di controllo del territorio disposti dall’Arma di Catania sull’intera Provincia etnea, sia finalizzati alla prevenzione e alla repressione dell’illegalità diffusa, che alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte alle persone destinatarie di misure restrittive, i Carabinieri di Santa Maria di Licodia hanno arrestato per “furto aggravato” di acqua un 18enne pregiudicato del posto, sottoposto ai domiciliari presso la sua abitazione per i reati di ricettazione ed estorsione.

Nella circostanza i militari dell’Arma, dopo aver accertato l’effettiva presenza del giovane in casa, hanno scorto uno “strano” tubo che fuoriusciva dal tombino della condotta idrica, per raggiungere l’interno dell’appartamento.

Compreso cosa stesse accadendo, i Carabinieri hanno quindi deciso di chiedere l’ausilio di personale specializzato del Comune, appunto per verificare il motivo di quella strana tubazione. Sono quindi giunti sul posto i tecnici, che dopo aver aperto il tombino, hanno constatato che l’uomo stava utilizzando “gratis” acqua comunale, mediante l’istallazione di un “bypass” artigianale alla conduttura idrica pubblica.

L’ulteriore reato commesso, per un danno alle casse comunali ancora da quantificare, è stato subito segnalato all’Autorità Giudiziaria, che ha così disposto l’aggravamento della misura cautelare, con il conseguente trasferimento del 18enne presso il carcere catanese di Piazza Lanza.

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