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Cronaca

Paternò, Anas ha avviato la bonifica delle aree di sosta della SS284 piene di rifiuti

L’intervento che riguarda le piazzole, ricadenti nel territorio di Paternò, dovrebbe essere effettuato in pochi giorni

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foto *Etnanews24.it*

Il degrado della Statale 284 nel tratto Paternò – Adrano, rappresentato dalla presenza di discariche nelle piazzole di sosta sta per finire. Infatti sono iniziati questa mattina gli interventi della bonifica delle piazzole; rifiuti presenti soprattutto nelle 5 aree di sosta ricadenti nel territorio di Paternò. Ad effettuare un primo intervento, nella piazzola di contrada Scalilli, un’azienda specializzata che agisce per conto dell’Anas, proprietaria della statale. Nei giorni scorsi a Catania, nelle sede del governo centrale, il vice prefetto Rosaria Giuffrè aveva convocato gli amministratori comunali di Paternò, Santa Maria di Licodia, Biancavilla e Adrano, Anas e Città Metropolitana. A seguito di quella riunione era stata raggiunta una intesa tra le parti:  Anas provvederà a raccogliere i rifiuti facendo una sorta di differenziata, mentre i singoli enti comunali conferiranno in discarica la spazzatura. Una volta differenziata e ammassata sarà la Dusty, la società che gestisce in città il servizio di raccolta e conferimento rifiuti in discarica, a portare la spazzatura nell’apposito sito in cui solitamente il comune di Paternò conferisce quest’ultima. Inoltre dall’accordo raggiunto Anas  piazzerà delle telecamere di video sorveglianza che dovrebbero servire sia da deterrente per i cittadini sporcaccioni sia per individuare gli eventuali utenti della strada che lasceranno rifiuti nelle aree di sosta.

Cronaca

Catania, salvata cavalla destinata, forse, alle corse clandestine

L’equino era stato confinato in uno spazio aperto, delimitato da un recinto fatto di filo spinato, senza cibo e acqua e presentava la punta delle orecchie mozzata

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Una cavalla di soli 2 anni era stata lasciata all’interno di un recinto, senza acqua né cibo, ma è stata salvata dalla Polizia di Stato, che l’ha sequestrata ed affidata ad un’azienda del ragusano che se ne prenderà cura in attesa di rintracciare il legittimo proprietario.

I poliziotti della Squadra a Cavallo della Questura di Catania, durante uno dei mirati servizi di prevenzione e repressione delle corse e della macellazione clandestina, hanno proceduto ad un controllo in viale Biagio Pecorino, dove era stata segnalata la presenza di un cavallo tenuto in condizioni di abbandono.

Gli agenti hanno potuto constatare, una volta giunti sul posto della segnalazione, che la cavalla era stata confinata in uno spazio aperto, delimitato da un recinto fatto di filo spinato, senza cibo e acqua e presentava la punta delle orecchie mozzata.

I poliziotti sono riusciti ad accertare che la cavalla era stata portata e rinchiusa in quel luogo circa sette giorni prima e che della stessa si prendevano cura alcuni ragazzini che ogni tanto passavano da lì lasciandole del cibo.

Unitamente alla Polizia di Stato era presente un medico del Dipartimento di Prevenzione – Servizio Veterinari dell’ASP di Catania, che, ha verificato la presenza del chip identificativo ma, date le precarie condizioni in cui l’animale era tenuto, ha ritenuto di dover procedere al suo sequestro, affidandolo ad un’azienda specializzata, in attesa di rintracciare ed identificare il suo proprietario.

 

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Cronaca

Nicolosi, Droga e soldi nel vano dello scooter, arrestati due pusher

Blitz dei Carabinieri in piazza Sant’Antonio, il nervosismo tradisce i due spacciatori

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Erano le 18 di ieri quando i Carabinieri della Stazione di Nicolosi, impegnati nei consueti servizi di controllo del territorio, hanno arrestato in flagranza di reato due giovani, di 18 e 34 anni, entrambi con precedenti, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I militari, in pattugliamento in Piazza Sant’Antonio, al confine con Mascalucia, hanno notato un motorino con due persone a bordo che, alla vista della pattuglia, hanno mostrato evidenti segni di nervosismo. Un comportamento sospetto che ha spinto i Carabinieri a procedere a un controllo.

Durante la perquisizione, i sospetti hanno trovato conferma. Addosso al 18enne è stata rinvenuta una dose di cocaina, mentre il 34enne nascondeva 590 euro in contanti, di cui non ha saputo spiegare la provenienza. L’ispezione del motociclo ha poi portato alla scoperta di altre sette dosi di cocaina occultate nel vano sottosella.Ulteriori elementi sono emersi dal cellulare del più grande dei due, che continuava a ricevere chiamate e messaggi chiaramente riconducibili alla vendita di droga, con codici per indicare quantità e prezzi: “3 gr. 20 euro – 5 gr. 30 euro – 10 gr. 50 euro”.

Alla luce dei riscontri raccolti – il confezionamento in dosi, il denaro contante e le conversazioni telefoniche – i due sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto disponendo per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari. La droga e il denaro, ritenuto provento dell’attività illecita, sono stati sequestrati.

Proseguono le indagini per ricostruire l’intera rete di spaccio attiva tra Nicolosi e i comuni limitrofi.

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