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A 18: due interrogazioni alla Regione con lo stesso oggetto

Lavori sulla A 18 rendono difficile e lento il traffico veicolare con disagi, specie per i pendolari: parlamentari all’ARS, Tomarchio e Zitelli, a sostegno degli automobilisti con due interrogazioni sulla questione.

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File e rallentamenti su entrambe le direzioni di marcia lungo l’autostrada A 18 Catania-Messina, una situazione che perdura da troppo tempo e che crea considerevoli disagi all’intenso flusso veicolare che la percorre. A farne le spese sono soprattutto i pendolari, che subiscono ritardi nel tragitto verso il posto di lavoro e di ritorno alle proprie abitazioni.

E sono ben due le interrogazioni che due parlamentari all’ARS hanno inviato all’indirizzo del governo regionale per porre urgente rimedio al disagio creato dai lavori in corso sul tratto autostradale.

Il parlamentare di Forza Italia Salvo Tomarchio, dopo alcune interlocuzioni con cittadini e amministratori del territorio.

Tomarchio segnala “il persistere di disagi e criticità dovuti alla inadeguata segnaletica dei lavori in corso”, con particolare preoccupazione per “i restringimenti di carreggiata non adeguatamente segnalati” e “la frequente assenza di personale attivo nei cantieri”, elementi che stanno causando rallentamenti e congestionamenti del traffico.”

La situazione – sottolinea il deputato – è particolarmente grave nei pressi dell’immissione autostradale da Acireale, dove la mancanza di regolamentazione e adeguata segnaletica crea situazioni di rischio per automobilisti e motociclisti”.

Tomarchio chiede alla Regione, e in particolare all’Assessorato alle Infrastrutture di intervenire presso il Consorzio Autostrade affinché vengano chiariti tempi e modalità dei lavori in corso, con l’adozione di misure che migliorino la sicurezza e la comunicazione agli utenti. Tra le proposte avanzate quella di “valutare l’ipotesi di effettuare i lavori lontano dagli orari diurni e di punta, anche prevedendo il lavoro notturno”, oltre alla possibilità di “garantire il risarcimento per i danni subiti dai pendolari a causa dei ritardi”.

E’ del tutto evidente – conclude Tomarchio – che non si tratta solo di un problema di viabilità, ma di sicurezza e rispetto per chi ogni giorno si sposta per lavoro. Il CAS deve garantire interventi chiari, coordinati e rapidi”.

Del medesimo avviso anche l’altra interrogazione, presentata, con risposta urgente, dal deputato regionale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Zitelli, per chiedere al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e all’assessore regionale dei Trasporti e delle Infrastrutture Alessandro Aricò, un intervento immediato per eliminare l’interruzione, in corso da oltre un anno, sull’autostrada A18 Catania-Messina, tra gli svincoli di Giarre e Acireale, in direzione del capoluogo etneo.

Il restringimento – spiega il parlamentare – interessa circa settecento metri di carreggiata, provocando forti rallentamenti nei periodi di intenso traffico autostradale”.

Si tratta, tra l’altro – precisa Giuseppe Zitelli – di un’autostrada a pagamento: all’orizzonte non sembra esservi soluzione, in considerazione dell’assenza, a oggi, di cantieri attivi”.

Chiedo pertanto all’assessore di competenza Alessandro Aricò, sempre molto attivo e sollecito nella risoluzione dei disagi che riguardano la viabilità – conclude l’onorevole – se non ritenga improcrastinabile sollecitare un intervento al Consorzio Autostrade Siciliane che gestisce l’importante tratto interessato dall’interruzione, affinché provveda in tempi rapidissimi a eliminare il restringimento, anche tenendo conto dell’approssimarsi della stagione estiva che registra un aumento esponenziale del traffico automobilistico sulla A18”.

 

Cronaca

Catania, riscontrate irregolarità in una discoteca, sospesa attività per 7 giorni

Dall’accertamento è emerso che la serata danzante era in pieno svolgimento, con musica ad alto volume, oltre l’orario riportato in licenza, e che sarebbero state somministrate bevande alcoliche e superalcoliche oltre le ore 03.00

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A Catania la Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente, per la durata di sette giorni, l’attività di una discoteca del centro cittadino a causa dell’inosservanza da parte della titolare di alcune prescrizioni della licenza.

Gli accertamenti sono stati eseguiti al fine di verificare il rispetto delle norme legate alle leggi di pubblica sicurezza, con particolare riferimento alla licenza, nonché la regolarità della documentazione prevista dalla normativa vigente.

Nel corso del controllo, effettuato alcune settimane fa, gli agenti hanno riscontrato il mancato rispetto di alcune delle prescrizioni indicate nell’autorizzazione di polizia.

In particolare, dall’accertamento è emerso che la serata danzante era in pieno svolgimento, con musica ad alto volume, ben oltre l’orario riportato in licenza, e che, inoltre, sarebbero state somministrate bevande alcoliche e superalcoliche oltre le ore 03.00.

La titolare della licenza, in quell’occasione, è stata, quindi, contravvenzionata per aver abusato del titolo di polizia, violando le relative prescrizioni, e deferita all’Autorità Giudiziaria per la violazione degli artt. 8, 9 e 17 del TULPS:

Gli accertamenti condotti dalla Squadra Amministrativa hanno consentito di istruire una attività che si è conclusa con l’emissione del provvedimento amministrativo con il quale il Questore ha disposto l’immediata sospensione dell’attività per 7 giorni.

L’intervento del Questore, che si inserisce nell’ambito di una più ampia azione di presidio del territorio catanese, è finalizzato a garantire non solo il rispetto della normativa, ma anche l’ordine, l’incolumità e la sicurezza pubblica, in particolar modo nei luoghi di ritrovo ove si registra maggiore affluenza di persone, prevenendo situazioni potenzialmente pregiudizievoli per la collettività.

 

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agricoltura

Catania, Ebat Ciala: apprezzata ordinanza regionale a tutela dei lavoratori esposti al caldo

“Lo scorso anno, come ente bilaterale, abbiamo distribuito nelle aziende agricole ai lavoratori diversi kit, con borracce termiche e cappelli di paglia a tesa larga, per prevenire i colpi di calore” ha detto il presidente Claudio Petralia

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È una scelta giusta vietare lo svolgimento delle attività all’aperto nei settori agricolo e florovivaistico nelle ore più calde, in presenza di un livello di rischio “alto” per le elevate temperature. È questo il punto di vista dell’Ebat Ciala Catania che, con il suo presidente, il biancavillese Claudio Petralia, plaude all’ordinanza regionale firmata dal presidente della Regione, Renato Schifani.

Il provvedimento è valido fino al 31 agosto e impone lo stop dalle 12:30 alle 16:00 nelle giornate in cui la mappa Worklimate del portale Inail (https://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/) segnalerà le situazioni critiche.

La misura era stata chiesta dalle organizzazioni sindacali e dalle realtà del territorio che operano nel campo della sicurezza sul lavoro.

“È un atto di responsabilità istituzionale – commenta il presidente Petralia – che mette al centro la salute dei lavoratori e riconosce il pericolo concreto legato all’esposizione prolungata al caldo. Le alte temperature non possono essere più considerate un’eccezione, ma una nuova normalità estiva che va affrontata con strumenti adeguati”.

Già negli anni scorsi, l’Ebat Ciala aveva sollecitato misure di prevenzione specifiche per i lavoratori impiegati all’aperto, a rischio colpi di calore. “Oltre ad essere un segnale di civiltà – prosegue Petralia – questo provvedimento rappresenta un’opportunità per promuovere una nuova cultura della sicurezza climatica nei luoghi di lavoro. Lo scorso anno, come ente bilaterale, abbiamo distribuito nelle aziende agricole ai lavoratori diversi kit, con borracce termiche e cappelli di paglia a tesa larga, per prevenire i colpi di calore. Continueremo a sensibilizzare le imprese – conclude – sull’importanza della prevenzione, a tutela di tutti”.

 

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