Su disposizione di questa Procura
Distrettuale della Repubblica di Catania, alle prime ore del mattino 100
Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, supportati dai reparti
specializzati (Compagnia di Intervento Operativo del XII^ Reggimento “Sicilia”),
hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice
per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania nei confronti di 17
soggetti, indagati a vario titolo, per essere autori di rapine, estorsioni,
ricettazione e furti di opere antiche.
L’attività di indagine, condotta dai militari della Stazione di
San Giovanni la Punta dal 2018 al 2019 e coordinata dalla Procura Distrettuale
della Repubblica di Catania, trae origine da una rapina che fruttò oltre 17.000
Euro commessa il giorno 16 aprile 2018 all’interno di un centro scommesse Snai
di San Giovanni la Punta.
Le operazioni, effettuate mediante attività tecniche e dinamiche,
consentivano di sgominare una vera e propria banda bene organizzata, di
consolidata esperienza criminale ed elevata pericolosità sociale, dedita a
furti e rapine nelle provincie di Catania, Enna e Siracusa. I componenti del
gruppo pianificavano i reati, la maggior parte dei quali rimasti tentati grazie
al monitoraggio costante del gruppo criminale da parte dei Carabinieri e
l’acume investigativo degli inquirenti.
La certosina attività investigativa inoltre ha consentito di
recuperare, in due fasi temporali diverse, le componenti dell’antica biga
bronzea di Morgantina, del valore stimato di 1.500.000 Euro.
È emerso infatti che il monumento, trafugato nel cimitero
monumentale di Catania nel mese di giugno del 2017, è stato sottratto con una
corale azione criminale che ha addirittura previsto l’utilizzo di un elicottero
per asportarlo dalla sua sede, una cappella gentilizia, nonostante il notevole
peso di circa 1.000 chilogrammi e, quindi, adagiarlo su un camion per il
successivo trasporto.
La successiva identificazione degli autori del furto e di coloro i quali ne hanno gestito l’occultamento e l’intermediazione per la vendita, ha consentito l’individuazione del potenziale acquirente di nazionalità tedesca, il cui attento monitoraggio ha permesso ai militari di addivenire all’esatta ubicazione dei luoghi dove l’opera di inestimabile valore storico, artistico e culturale era occultata.
Nel particolare, infatti, la “carrozza” è stata rinvenuta
all’interno di un garage ubicato nel comune di Aci Catena, di proprietà di un
appartenente al gruppo criminale, mentre i “due cavalli” all’interno di una
camera segreta completamente murata, ricavata all’interno di un locale di una
villa privata ubicata nel comune di Piazza Armerina (EN), in uso ad un noto
antiquario del luogo.
Grazie all’attività svolta, inoltre, è stato possibile porre un
freno al crescente fenomeno dei furti e rapine ai danni di attività commerciali
da parte del gruppo criminale e di individuare, tra gli altri, un dipendente
infedele di una delle banche, il Monte dei Paschi di Siena, nonché di un
sorvegliante del cimitero monumentale di Catania, in relazione al furto della
biga di Morgantina.