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Adrano, anziana sola in casa a Capodanno, chiama Polizia per compagnia

La donna ha ringraziato i poliziotti per aver ascoltato la sua richiesta

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Adrano: a Capodanno sola in casa, anziana chiama la Polizia per avere compagnia. Sorrisi e ricordi condivisi con due poliziotti

“Grazie per il vostro affetto e per quello che fate tutti i giorni per noi cittadini”. Sono le parole di ringraziamento che la signora Aurora ha rivolto agli agenti della Polizia di Stato al termine di un piacevole incontro, tra ricordi e racconti condivisi, per iniziare in modo diverso il nuovo anno. Per non trascorrere da sola il giorno di Capodanno, l’anziana di Adrano ha chiamato, nel primo pomeriggio, i poliziotti del locale Commissariato per chiedere un supporto morale e per avere un po’ di compagnia a casa sua. Al telefono la donna ha raccontato di trovarsi in uno stato di particolare sconforto per aver trascorso le giornate di festa senza incontrare persone, dal momento che, per la sua età e per qualche problema di salute, preferisce non uscire di casa, pur avendo qualche parente residente nei comuni vicini. L’accorato appello della signora non è rimasto inascoltato e, in pochi minuti, due agenti del Commissariato di Adrano hanno raggiunto la sua abitazione per verificare, prioritariamente, le sue effettive condizioni di salute. Alla vista dei poliziotti, la donna non ha nascosto la sua felicità per la gradita sorpresa e ha subito spalancato le porte di casa, chiedendo loro di accomodarsi in salone per poter parlare insieme per qualche minuto, rivolgendo, in più momenti, parole di sincera e profonda gratitudine agli agenti del Commissariato. La donna è apparsa in forma, con un progressivo mutamento del suo stato d’animo, caratterizzato da un evidente entusiasmo e da una contagiosa solarità. La signora Aurora, insegnante in pensione, spegnerà tra qualche settimana le ottanta candeline e ai poliziotti ha raccontato diversi aneddoti della sua vita, rivivendo, così, alcuni episodi piacevoli della sua giovinezza. Inoltre, ha mostrato alcune foto del periodo dei suoi studi e poi della sua carriera tra le aule scolastiche, sottolineando di avvertire molto la mancanza dell’affetto e del calore che, per anni, le hanno dimostrato diverse generazioni di alunni. Dopo circa un’ora di ricordi e sorrisi, i due agenti del Commissariato di Adrano si sono congedati con la promessa di un nuovo incontro nelle prossime settimane, non prima di esaudire la richiesta della signora Aurora di una foto insieme per ricordare questo momento così importante del nuovo anno.

ARS

Palermo, problematica “STM”, confronto oggi all’ARS nella commissione attività produttive

“Una risoluzione urgente che impegna il governo regionale ad incalzare il Ministero a convocare un tavolo tecnico per avere chiarezza sul destino occupazionale dei lavoratori” ha detto Adorno la deputata che ha richiesto la convocazione della commissione

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“Una risoluzione urgente che impegna il governo regionale ad incalzare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, MIMIT, a convocare il tavolo tecnico per avere chiarezza sul destino occupazionale dei lavoratori del polo industriale della STMicroelectronics e di tutto il comparto”.  Lo annuncia la deputata regionale del Movimento 5 Stelle Lidia Adorno a margine dell’audizione in Commissione Attività Produttive, organizzata proprio dalla deputata catanese, grazie alla disponibilità del presidente della medesima commissione Gaspare Vitrano, alla presenza della deputazione regionale e delle parti sociali. All’audizione di oggi all’ARS  era assente la proprietà, che ha chiesto tre settimane di preavviso per essere convocata. Assente l’Assessore alle Attività Produttive Tamajo, che ha delegato il proprio  Capo di Gabinetto.

“Abbiamo necessità – ha spiegato Adorno – di un confronto urgente tra Governo, Regione, azienda e parti sociali alla luce dell’annuncio da parte della STMicroelectronics di un piano di riorganizzazione e riduzione dei costi entro il 2027. Una situazione che tiene con il fiato sospeso migliaia di famiglie che vedono minacciato il proprio domani. Quello che oggi doveva essere un primo passo istituzionale per delineare la situazione. In questo senso, è stata grave l’assenza dell’azienda e dell’Assessore Tamajo. La Sicilia non può permettersi un trattamento simile, specialmente da parte di un’azienda che ha beneficiato e beneficia di fondi pubblici per milioni di euro. Non perderemo un giorno a tutela dei lavoratori” ha concluso Adorno.

Presente in audizione anche il presidente della Commissione UE dell’Assemblea Regionale Siciliana, Luigi Sunseri, che ha ribadito “la necessità di un immediato intervento chiarificatore da parte dell’azienda e del Governo Meloni, considerata che ST è partecipata dallo Stato Italiano e che proprio di recente ha visto l’approvazione da parte della Commissione Europea, da parte della Regione Siciliana, di un contributo di 68 milioni di euro, a valere sul Po Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) 2014-2020. Un importantissimo investimento pubblico che l’azienda non può permettersi di intascare venendo meno agli impegni e agli investimenti sul territorio siciliano” ha detto Sunseri.

L’assessore regionale alle Attività produttive  Edy Tamajo ha annunciato l’intenzione di organizzare “un tavolo di confronto al quale invitare i rappresentanti del ministero delle Imprese e del made in Italy, quelli della STMicroelectronics e le parti sociali per affrontare le prospettive industriali degli stabilimenti di Catania”.

Tamajo ha evidenziato che la STMicroelectronics è un asset strategico “per il nostro territorio e per l’intero comparto dell’alta tecnologia in Italia. Catania è da anni un polo di eccellenza nel settore dei semiconduttori e dell’elettronica avanzata e il nostro obiettivo è garantire che questa realtà possa continuare a crescere e a creare occupazione. La decisione della Terza Commissione di arrivare a una risoluzione è un passaggio fondamentale per definire una strategia chiara e condivisa. La Regione farà la sua parte affinché questo percorso porti a soluzioni concrete”.

L’assessore ha inoltre sottolineato l’importanza degli investimenti già programmati sul territorio: «Il governo Schifani – ha detto – è pronto a sostenere il potenziamento del sito produttivo di Catania, anche attraverso strumenti di incentivazione e politiche mirate. La transizione tecnologica ed ecologica rappresenta un’opportunità che dobbiamo cogliere per consolidare il ruolo di Catania nella filiera dei semiconduttori. In un contesto globale in cui la produzione di microchip è sempre più strategica, dobbiamo lavorare per assicurare stabilità e sviluppo a una realtà che impiega migliaia di lavoratori e che può attrarre ulteriori investimenti. Il dialogo con il governo nazionale, con STMicroelectronics e con le parti sociali sarà determinante per definire un percorso condiviso, nell’interesse dei lavoratori, dell’impresa e dell’intera economia regionale”.

“I vertici della multinazionale non hanno preso parte al confronto con le parti sociali, e ciò certamente complica il quadro attuale, gravato dalla minaccia di una possibile riduzione del personale- ha detto il deputato Giuseppe Zitelli componente della commissione attività produttive all’Ars- Il nostro territorio non può permettersi alcuna perdita occupazionale, pertanto è bene che tutti collaborino nella direzione di assicurare la stabilità al sito produttivo e la salvaguardia dei posti di lavoro”.
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amministrazione

Paternò, sindaco Naso firma ordinanza sospensione attività per studio odontoiatra

Lo studio era stato sottoposto ad un accertamento ispettivo da parte del personale dell’Asp, in sinergia con la Guardia di Finanza

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A Paternò il sindaco Nino Naso, come si evince dagli atti pubblicati nell’albo pretorio dell’ente comunale,  ha firmato un’ordinanza che sospende a tempo indeterminato l’attività di uno studio medico odontoiatrico sito nel comune paternese.

Lo studio in questione era stato sottoposto ad un accertamento ispettivo da parte del personale dell’Asp in sinergia con la Guardia di Finanza ed i locali in questione sono risultati privi della necessaria Autorizzazione Sanitaria rilasciata dal Sindaco, in violazione delle normative vigenti e dei requisiti igienico-sanitari previsti.

Studio dunque chiuso a tempo indeterminato, fino al rilascio della regolare autorizzazione sanitaria. Provvedimento necessario ed adottato in forma cautelare al fine di tutelare la salute pubblica e prevenire eventuali rischi per i pazienti.

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