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Cronaca

Adrano, arrestato 72enne, minaccia i vicini e poliziotti con fucile e si barrica in garage

Gli agenti hanno fatto irruzione nell’immobile, forzando la porta d’ingresso per accedere nel locale, ma l’uomo ha puntato l’arma contro i poliziotti che, dopo una breve colluttazione l’hanno disarmato e bloccato

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Poliziotti del commissariato di Adrano hanno arrestato un 72enne che aveva minacciato i vicini di casa con un fucile, per poi barricarsi all’interno della sua abitazione dove ha continuato a minacciare anche i poliziotti intervenuti per riportare la calma.  A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine sono stati i residenti della zona allarmati dalle minacce rivolte dall’anziano, con un fucile in mano.

All’arrivo della volante, l’uomo si è chiuso in casa, un garage fatiscente, urlando di andare via perché, altrimenti, avrebbe sparato a tutti. I poliziotti hanno più volte tentato di interagire con l’anziano, invitandolo ad aprire per verificare le accuse mosse contro di lui, ma, per tutta risposta, l’uomo ha continuato ad inveire contro i presenti.  Per ragioni di sicurezza, tutte le persone presenti sono state allontanate, con la collaborazione della polizia municipale. I poliziotti hanno ritenuto di fare irruzione nel garage, forzando la porta d’ingresso per accedere nel locale, scarsamente illuminato. In pochi istanti, gli agenti si sono ritrovati davanti l’anziano che ha puntato l’arma contro di loro a distanza ravvicinata.

Dopo una breve colluttazione, due poliziotti sono riusciti a disarmarlo, a bloccarlo ed ammanettarlo, pur riportando entrambi alcune contusioni. L’arma è stata sequestrata ed è stato accertato che si trattava di un fucile ad aria compressa. È stata disposta un’ulteriore verifica per accertare se l’arma fosse stata illegalmente modificata per aumentarne la capacità offensiva.  Durante i controlli presso gli uffici del commissariato, l’anziano è risultato già segnalato in passato ai servizi sociali. A seguito di direttissima il Giudice ha convalidato l’arresto ma date le precarie condizioni mentali ha disposto la remissione in libertà in attesa del processo. Terminata l’udienza è stato sollecitato l’intervento del locale Dipartimento di Salute Mentale a tutela dell’anziano.

Cronaca

Adrano, denunciato un 21enne trovato in possesso di 10 grammi di marijuana

Il giovane è stato sorpreso in strada con altri due coetanei a “confabulare” tra di loro . Un atteggiamento che avrebbe insospettito i poliziotti che hanno deciso di controllare i tre ragazzi

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Ad Adrano la polizia di Stato ha denunciato un giovane di 21 anni fermato in strada, in compagnia di altri due coetanei, e trovato in possesso di 10 grammi di marijuana nascosti nelle tasche del giubbotto.  I tre amici stavano confabulando tra loro in una delle vie della periferia del centro cittadino, ma sono stati notati in considerazione dei loro precedenti di polizia giudiziaria dagli agenti di una volante del locale commissariato.

L’atteggiamento tenuto dai tre ragazzi è stato ritenuto particolarmente sospetto dai poliziotti che hanno deciso di fermarli per eseguire alcuni accertamenti. A tutti è stato chiesto di svuotare le tasche e, a quel punto, il 21enne non ha potuto fare altro che riconoscere di essere in possesso di una modica quantità di marijuana, prontamente consegnata ai poliziotti, probabilmente nel tentativo di mettere fine al controllo nel più breve tempo possibile.

Intuendo che il giovane potesse nascondere altra sostanza stupefacente, proprio in virtù del suo gesto particolarmente frettoloso, i poliziotti hanno ritenuto utile perquisirlo. Le intuizioni dei poliziotti si sono rivelate fondate dal momento che è stata trovata addosso al giovane ulteriore marijuana, 28 infiorescenze, per un peso complessivo di 10 grammi. Per tale motivo il 21enne è stato denunciato per detenzione di sostanze stupefacenti.

 

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Cronaca

Catania, rubano in un negozio di casalinghi, tra i ladri madre e figlio con un bimbo di 3 anni

Tenuto conto della presenza del minore durante il primo furto realizzato dalla nonna e dal padre le risultanze investigative sono state trasmesse anche al Tribunale dei minori per le eventuali valutazioni in merito alla potestà genitoriale

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A Catania la polizia di stato del commissariato di Librino hanno individuato e denunciato per furto aggravato tre catanesi che, nei giorni scorsi, hanno messo a segno due furti in un negozio di casalinghi di un centro commerciale dell’Asse dei servizi.

I ladri hanno portato via trapani e smerigliatrici per un valore commerciale di circa 500 euro, sfruttando un momento di confusione e di distrazione del personale addetto alla sorveglianza.  È stato il titolare dell’attività commerciale ad accorgersi dell’ammanco della merce, chiedendo l’intervento degli agenti di polizia.

Infatti, prima di chiudere, l’uomo ha rimesso a posto i diversi prodotti negli scaffali del negozio constatando la mancanza di diversi attrezzi da lavoro, soprattutto trapani e smerigliatrici, risultate rubate in due momenti diversi.

Una volta acquisita la denuncia, i poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini per accertare i fatti e risalire all’identità degli autori del furto, acquisendo tutte le immagini di videosorveglianza presenti nel centro commerciale e nelle zone adiacenti. Da quanto ricostruito dai poliziotti in una prima occasione, sono state notate due persone, una donna e un uomo, che hanno fatto accesso nel negozio con un carrello con all’interno un grosso scatolo vuoto di un televisore. I due sono risultati madre e figlio, con al seguito pure un bambino di soli 3 anni.

Dopo aver fatto un giro tra gli scaffali, la donna ha tenuto d’occhio il carrello, al cui interno giocava il nipotino, mentre l’uomo ha prelevato diversi attrezzi da lavoro e li ha nascosti nello scatolone posto proprio al fianco del figlioletto. Senza dare nell’occhio, i due sono riusciti ad allontanarsi dal negozio, sfruttando un attimo di assenza del personale di sorveglianza.

A distanza di 24 ore, l’uomo, questa volta accompagnato da un complice di sesso maschile, è tornato nello stesso negozio per realizzare un nuovo colpo, rubando altra merce, nascosta nelle tasche del giubbotto. Inoltre, tenuto conto della presenza del minore durante il primo furto realizzato dalla nonna e dal padre, risultato pregiudicato per reati contro il patrimonio, le risultanze investigative sono state trasmesse anche al Tribunale dei minori per le eventuali valutazioni in merito alla potestà genitoriale.

 

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