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Cronaca

Adrano, bruciano mobili e un materasso in strada, due giovani denunciati

In particolare a notare l’incendio sono stati gli agenti del commissariato che, proprio in quel momento, stavano transitando nella zona, poco distante, peraltro, dagli uffici di Polizia.

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Ad Adrano agenti del locale commissariato hanno denunciato due giovani sorpresi a bruciare parti di mobilio e un materasso in strada, nei pressi delle case popolari di via Della Regione. In particolare a notare l’incendio sono stati gli agenti del commissariato che, proprio in quel momento, stavano transitando nella zona, poco distante, peraltro, dagli uffici di Polizia.

I poliziotti hanno sorpreso i due giovani adraniti, rispettivamente di 14 e 20 anni, mentre davano fuoco a diverso materiale destinato, il giorno seguente, al ritiro dei rifiuti ingombranti. Dopo aver provveduto a spegnere le fiamme, gli agenti del Commissariato hanno identificato i due che, incuranti dei gravi rischi derivanti dalla loro scellerata condotta, avevano appiccato l’incendio utilizzando una bottiglia di alcool etilico denaturato e un accendino. Rintracciati i genitori del minorenne, è stato possibile ricondurre il materiale dato alle fiamme proprio al 14enne che, poco prima, era stato invitato dalla madre a portare fuori dall’abitazione il mobilio e il materasso in modo che potesse essere recuperato dal personale addetto allo smaltimento dei rifiuti speciali.

Contrariamente alle indicazioni della madre, il 14enne ha deciso di smaltirli appiccando l’incendio, facendosi aiutare da un vicino di casa. Alla luca dei fatti accertati, i poliziotti hanno provveduto a denunciare, in stato di libertà, i due giovani per il reato di combustione illecita di rifiuti. Ultimate le formalità di rito, il minore è stato riaffidato alla madre, dopo aver informato la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni.I due ragazzi hanno poi provveduto al ripristino dei luoghi, ripulendo l’area dalla restante parte del materiale non ancora incendiato.

Cronaca

Aci Castello, controlli in due attività commerciale ubicata ad Aci Trezza, sanzioni

Una attività finalizzata alla verifica del rispetto della normativa relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro, all’igiene e alla genuinità degli alimenti e degli spazi destinati alla loro conservazione, nonché della regolarità della posizione lavorativa dei vari operatori.

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Prosegue l’impegno della task force coordinata dalla Polizia di Stato in materia di controlli alle attività commerciali finalizzati alla verifica del rispetto della normativa relativa alla sicurezza sui luoghi di lavoro, all’igiene e alla genuinità degli alimenti e degli spazi destinati alla loro conservazione, nonché della regolarità della posizione lavorativa dei vari operatori. Controllate due attività commerciali ubicate nella frazione marinara di Aci Trezza e, in particolare, un panificio e un ristorante.

I poliziotti hanno garantito un’efficace cornice di sicurezza nel corso dei controlli all’esito dei quali sono emerse alcune irregolarità. In particolare, per quanto riguarda il ristorante, il personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha controllato la posizione lavorativa dei tre dipendenti dell’attività, accertando che uno di loro fosse irregolare. Sospesa l’attività di ristorazione se il titolare non dovesse provvedere  a regolarizzare il dipendente e a pagare le sanzioni comminate per un ammontare complessivo di 4.450 euro. Sono in corso ulteriori accertamenti relativi al profilo del pagamento di retribuzioni non tracciate.

Il controllo effettuato dai medici del Servizio Veterinario dell’Asp e dal Corpo Forestale ha determinato il sequestrato e la distruzione di 80 kg di alimenti, nello specifico pesce surgelato e preparati di pesce, poiché privi di tracciabilità e non idonei al consumo umano. Al riguardo sono state applicate sanzioni per 1.500 euro.

I medici dell’Asp – Igiene Pubblica hanno riscontrato irregolarità di carattere amministrativo per l’ampliamento dei locali senza le previste autorizzazioni e per carenza delle condizioni igienico sanitarie; in particolare, hanno accertato la presenza di infestanti striscianti e per tale ragione anche loro hanno disposto la sospensione dell’attività fino al ripristino delle condizioni igienico sanitarie che verranno accertate con apposito controllo. Inoltre, al titolare sono state contestate sanzioni per complessivi 2.000 euro.

Il personale dello S.pre.S.A.L ha appurato che gli estintori non risultavano regolarmente manutenuti e che i dipendenti erano privi di adeguata protezione per il rischio elettrico. Per questo il titolare è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Sono in corso ulteriori accertamenti sulla documentazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Successivamente è stato controllato il panificio, al cui titolare il Corpo Forestale ha contestato l’omessa informazione ai consumatori sui prodotti esposti per la vendita, comminando sanzioni per 2.000 euro.

Anche in quest’attività, lo S.pre.S.A.L ha riscontrato irregolarità, in quanto dalle verifiche compiute è emerso che gli estintori erano scaduti e i dipendenti privi di protezione per il rischio elettrico, e ha denunciato all’Autorità Giudiziaria il titolare.. Infine, l’Igiene Pubblica dell’Asp ha sospeso l’attività di panificazione per le cattive condizioni igienico sanitarie riscontrate fino al ripristino delle condizioni di salubrità e di igiene che verranno accertate con apposito controllo. Al titolare è stata contestata anche la mancanza di SCIA. In totale nei suoi confronti sono state applicate sanzioni per complessivi 4.000 euro.

 

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Cronaca

Catania, in un video diffuso sui social cittadino insulta e minaccia sindaco Trantino

Protagonista un uomo che contestava le ganasce che erano state messe alla sua auto, e a quelle di altre vetture, posteggiate irregolarmente in via Santa Sofia, strada d’accesso al Policlinico. Il primo cittadino presenterà una querela alla polizia postale

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A Catania c’è un video, diventato virale su Tik Tok, in cui una persona insulta pesantemente il sindaco Enrico Trantino, minacciandolo: ‘la prima volta che ti vedo ti apro la testa con colpi di casco, non ho paura né dei carabinieri, né della polizia…”.

Protagonista un catanese che contestava le ganasce che erano state messe alla sua auto, e a quelle di altre vetture, posteggiate irregolarmente in via Santa Sofia, strada d’accesso al Policlinico universitario, dove è accaduto che, per i parcheggi in doppia fila, siano rimaste bloccate le ambulanze dirette al pronto soccorso. Il video è stato condiviso da un migliaio di utenti.

Sulla vicenda Trantino presenterà una querela alla polizia postale. Il sindaco di Catania ha parlato dell’argomento in una parte di un post pubblicato su Facebook:

“Ieri – scrive Trantino – è circolato un video con pesanti minacce nei miei confronti, in conseguenza delle ganasce apposte innanzi Policlinico. Non spiegherò che la situazione è notevolmente migliorata da quando abbiamo iniziato quest’azione di contrasto alla sosta selvaggia che spesso impediva alle ambulanze di giungere più tempestivamente. Quel che mi ha dato da pensare – conclude sulle minacce il sindaco di Catania – è il rischio di circuiti emulativi e il fatto che spesso contenuti simili giungono ai miei familiari, con comprensibili preoccupazioni che conseguono.  Se solo ci concentrassimo meno sulla tastiera e pensassimo che ci sono vite vere di gente come noi dietro ogni nome, forse saremmo meno veementi”.

 

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