In Primo Piano
Adrano, incidente stradale autonomo lungo Viale della Regione: 21enne in rianimazione
E’ in prognosi riservata, al Cannizzaro di Catania, il giovane rimasto gravemente ferito in un sinistro registratosi ieri sera dopo le 22

Si trova ricoverato in rianimazione, in prognosi riservata,al Cannizzaro di Catania un 21enne di Adrano, rimasto gravemente ferito in un incidente stradale autonomo, registratosi ieri sera, poco dopo le 22, lungo Viale della Regione dinnanzi la sede del commissariato adranita. Il giovane alla guida della Smart, per cause in corso di accertamento, avrebbe perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro una Suzuki, parcheggiata lungo il Viale. Lo scontro tra i due mezzi è stato violento, al punto tale che il 21enne è stato sbalzato fuori dalla Smart, andando a finire sulla strada, mentre l’autovettura si è ribaltata. Subito sono scattati i soccorsi. Personale medico del 118 ha prestato le prime cure per poi trasferire il giovane al Cannizzaro, dove è arrivato in codice rosso: i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico, una frattura al femore e contusioni polmonari. Operato nella notte è ricoverato nel reparto di Rianimazione. Sul posto, per i rilievi, gli agenti della locale polizia municipale, mentre i poliziotti del commissariato hanno regolato la circolazione veicolare.

Cronaca
Catania, processo in appello contro Coveri dopo eutanasia, richiesta la condanna
La Procura etnea ha chiesto tre anni e quattro mesi per il presidente dell’associazione Exit-Italia, avrebbe istigato al suicidio assistito in Svizzera la 47enne Alessandra Giordano.

A Catania questa mattina la Procura ha chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione di Emilio Coveri, presidente dell’associazione Exit-Italia, per istigazione al suicidio per il ricorso all’eutanasia nel 2019 in Svizzera della 47enne paternese Alessandra Giordano. Il processo si celebra davanti alla Corte d’assise d’appello dopo il ricorso del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Andrea Brugaletta contro la sentenza di assoluzione, “perché il fatto non sussiste”, emessa il 10 novembre del 2021 dal gup Marina Rizza, a conclusione del processo celebrato col rito abbreviato.
Al centro del procedimento il ricorso all’eutanasia in una clinica di Zurigo, il 27 marzo del 2019, di una donna catanese che non era malata terminale, ma soffriva di depressione e sindrome di Eagle, e che si era iscritta all’associazione Exit. Secondo la Procura, che ha coordinato indagini di carabinieri e polizia postale, Coveri “ha fornito un contributo causale idoneo a rafforzare un proposito suicidario prima incerto e titubante su una persona affetta da patologie non irreversibili benché dolorose, anche perché non ben curate, sfruttando l’influenzabilità della donna per inculcare le sue discutibili idee di suicidi assistito come soluzione alle sofferenze fisiche e morali della vita”.
“La signora – ha sempre sostenuto Coveri – era una nostra associata e le abbiamo semplicemente fornito, su sua richiesta, le informazioni che le servivano per prendere una decisione. Una procedura normale”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 28 giugno.
In Primo Piano
Etna, sciame sismico nelle aree sommitali
I terremoti sono localizzati tra i comuni di Bronte e Adrano

Una serie di terremoti sono stati localizzati a partire dalle 18:24 di oggi nell’area sommitale dell’Etna. Al momento sono 28 le scosse registrate dagli strumenti dell’Ingv-OE di Catania con una magnitudo compresa tra 1.8 e 2.8 localizzati in zona Monte Lepre, Monte Intraleo, Monte Minardo e Monte Palestra. La profondità degli ipocentri varia tra 1 e 3,7 chilometri.
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