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Cronaca

Adrano, quattro arresti per tentato omicidio, vittima un 20enne del posto

Il ferito è stato picchiato con inaudita violenza e sarebbe stato aggredito da quattro uomini, rispettivamente di 42, 21, 32 e 22 anni

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Tentato omicidio in concorso è il reato contestato dai carabinieri del comando stazione di Adrano ai quattro presunti autori della violenta aggressione, arrestati dai militari dell’Arma adranita col supporto dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Paternò. Vittima un 20enne aggredito ad Adrano lo scorso 16 marzo. Giovane picchiato con inaudita violenza con ripetute bastonate, calci e pugni. Si tratterebbe di un raid punitivo, secondo gli investigatori, scaturito a seguito di un regolamento di conti, come conseguenza di una rissa avvenuta pochi giorni prima proprio ad Adrano.

Subito dopo l’aggressione, i militari dell’Arma hanno arrestato in flagranza un pregiudicato di 42 anni ed il figlio di 21 anni e poi hanno fermato, dopo qualche giorno  un 32enne pregiudicato e un incensurato di 22 anni.  In merito alla ricostruzione dei fatti i carabinieri, a seguito di una telefonata che segnalava la presenza di una persona ferita in via Donizetti, si sono recati sul posto rinvenendo, riverso in strada, un ragazzo in stato di semi-coscienza e con gravi ferite sul corpo, che visibilmente impaurito ha riferito di essere caduto accidentalmente. Ricostruzione non ritenuta credibile dai carabinieri.

Il 20enne è stato medicato all’ospedale di Biancavilla ed è stato dichiarato guaribile in 30 giorni avendo riportato un trauma cranico e una frattura ad un arto inferiore. Le indagini hanno permesso, successivamente, di ricostruire le varie fasi dell’aggressione e di identificare i presunti responsabili. In particolare, dalla visione delle immagini di un impianto di video sorveglianza che si trova nelle vicinanze del luogo dell’azione criminale si è potuto chiaramente osservare come i quattro hanno raggiunto di corsa il 20enne mentre stava uscendo dalla propria autovettura e l’hanno iniziato a pestare con brutalità, senza risparmiargli, anche quando era ormai indifeso, colpi al capo e alle parti vitali, lasciandolo infine priva di sensi in strada. Sono  subito scattate le ricerche dei presunti aggressori.

A tal proposito la coppia padre-figlio è stata rintracciata e tratta in arresto nella stessa giornata del tentato omicidio, mentre i restanti due, una volta identificati con certezza, sono stati fermati 5 giorni dopo. Tutte le persone coinvolte nell’aggressione, compresa la vittima, non hanno fornito elementi utili per risalire alle motivazioni dell’agguato. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Catania Piazza Lanza.  Il Gip di Catania ha già convalidato i vari provvedimenti emessi nei loro confronti.

 

Cronaca

Aci Sant’Antonio, incidente sul lavoro morto 30enne manutentore ascensorista

Si chiamava Antonio Pistone e stava effettuando dei lavori di manutenzione in una cabina di un ascensore di una palazzina di Via Marchese di Casalotto

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Aveva 30 anni Antonio Pistone, residente ad Aci Castello, l’ennesima vittima su lavoro, morto mentre stava effettuando dei lavori di manutenzione in una cabina di un ascensore di una palazzina di Via Marchese di Casalotto ad Aci Sant’ Antonio. La sala operativa dei vigili del fuoco di Catania aveva ricevuto una chiamata di soccorso per un uomo bloccato all’interno del vano ascensore di un condominio.  Pistone, per cause in corso di accertamento, è rimasto incastrato tra la stessa cabina e la porta di un piano.  All’interno dell’ascensore si trovava una donna in stato di shock. La squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Acireale ha provveduto a liberare il giovane manutentore e far uscire la signora dalla cabina ascensore.  I sanitari del 118, intervenuti sul posto, hanno constatato il decesso dell’uomo. Sul posto anche i militari del locale comando stazione che hanno avviato le indagini del caso.

Antonio Pistone era una persona conosciuto nel capoluogo etneo per essere un organizzatore di serate. La notizie della morte ha lasciato sgomenti i tanti che lo conoscevano. Sui social tantissimi i messaggi di cordoglio “Anche stavolta, purtroppo, passata la notizia calerà il sipario. A nulla servono i tavoli prefettizi e i convegni se poi non si dà seguito a quello che ci si dice Il segretario Territoriale Ugl Catania, Giovanni Musumeci- Paghiamo la carenza di organico degli uffici dell’ispettorato del lavoro e una mancanza di cultura della prevenzione. Purtroppo i dati quest’anno sono allarmanti: 119 i morti nei primi 2 mesi dell’anno in Italia. La maggior parte degli incidenti avviene in aziende a conduzione familiare con meno di 5 dipendenti, dove la formazione e la prevenzione vengono visti come un costo e non come una risorsa da sfruttare”. La Cgil di Catania partecipa al lutto della famiglia del giovane ascensorista Antonio Pistone, che ha perso la vita mentre faceva onestamente il suo lavoro. “Non sono note le precise dinamiche dell’evento ma rimane una certezza: non è possibile perdere la vita per mancanza di condizioni di sicurezza che devono essere sempre garantite. – sottolineano gli esponenti del sindacato- Le proteste sindacali di queste settimane si sono concentrate proprio su questo concetto: ridurre a zero gli infortuni mortali non è solo possibile ma necessario. Qualcosa deve cambiare nell’ approccio aziendale e nei controlli. E deve avvenire subito”.

 

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Cronaca

Catania, arrestato 39enne avrebbe investito agente dopo furto in un supermercato

L’autovettura utilizzata per la fuga è di proprietà di una società di autonoleggio e grazie alle indagini l’uomo è stato intercettato e fermato

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Rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e porto di oggetti atti ad offendere. Sono i reati contestati ad un 39enne arrestato dagli agenti di polizia della Questura di Catania.  L’uomo si è recato in un supermercato del quartiere Nesima quando, dopo aver preso alcuni prodotti, ha tentato di darsi alla fuga. È stato prontamente fermato dai dipendenti del negozio che lo hanno invitato a svuotare lo zaino dove aveva occultato la refurtiva. A quel punto l’arrestato ha provato ad eludere il controllo ma, accortosi che il personale addetto alla sicurezza aveva già chiamato le forze dell’ordine, si è dato alla fuga disfacendosi della refurtiva.

Un poliziotto della Questura di Catania, libero dal servizio, accortosi dell’accaduto è intervenuto per fermarlo. Il fuggitivo, una volta salito in auto, ha provato ad allontanarsi ma il poliziotto, che nel frattempo si era qualificato, si è posizionato davanti all’auto, intimandogli di arrestare la marcia. Nonostante la presenza dell’agente, l’uomo ha proseguito la marcia investendo quest’ultimo, facendolo rovinare a terra. Nonostante fosse ferito, il poliziotto è riuscito ad annotare il numero di targa fornendolo alla sala operativa della Squadra Volanti.

L’auto è risultata intestata ad una società di autonoleggio. Le indagini dei poliziotti hanno permesso di localizzarlo e a bloccarlo.  A seguito di perquisizione all’ interno dell’auto sono stati rinvenuti 2 grossi coltelli. L’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza del supermercato ha inoltre permesso di ricostruire le diverse fasi del ferimento. A quel punto gli agenti delle volanti, insieme al poliziotto ferito, hanno eseguito l’arresto dell’uomo che è stato condotto nel carcere di Catania Piazza Lanza.

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