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Cronaca

Adrano, sospesa dal Questore attività di un bar frequentato da pregiudicati

Sulla base degli accertamenti degli agenti del locale commissariato è stata disposta la temporanea sospensione dell’esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande con la contestuale chiusura per 7 giorni

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La Polizia di Stato ha eseguito il provvedimento emesso dal Questore di Catania che ha disposto la sospensione dell’attività di un noto bar tabacchi sito in una frequentata zona di Adrano, secondo le prerogative previste dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

I numerosi controlli svolti dai poliziotti del Commissariato di Adrano, in un significativo arco temporale, hanno permesso di constatare l’assidua presenza di clienti con svariati precedenti penali.

In più occasioni, a seguito di specifici controlli i poliziotti hanno avuto modo di accertare come tale bar, peraltro posto in una posizione strategica lungo una delle principali arterie di accesso al centro cittadino, fosse effettivamente divenuto luogo di incontro abituale di pregiudicati per reati di particolare allarme sociale come l’associazione di stampo mafioso e lo spaccio di sostanze stupefacenti, rappresentando un concreto rischio per l’ordine pubblico e la sicurezza.

Sulla base degli accertamenti degli agenti del Commissariato di Adrano e ultimata l’attività istruttoria portata avanti dalla Divisione di Polizia Amministrativa della Questura, è stata disposta la temporanea sospensione dell’esercizio per la somministrazione di alimenti e bevande con la contestuale chiusura per 7 giorni, secondo quanto previsto dall’art. 100 del TULPS che consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico, abituale ritrovo di persone pregiudicate, per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.

La disposizione normativa costituisce una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi che, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.

 

 

Cronaca

Paternò, vìola le misure restrittive: arrestato 36enne

Individuato dai militari mentre passeggiava in città, ha cercato di fornire spiegazioni poco credibili

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Proseguono con intensità i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Paternò, impegnati nel monitoraggio dei soggetti sottoposti a misure di prevenzione personale, imposte dall’Autorità Giudiziaria per tutelare la sicurezza pubblica.

Durante un’attività di pattugliamento mattutino, i militari della Sezione Radiomobile hanno arrestato un uomo di 36 anni, già noto alle forze dell’ordine e destinatario della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e divieto di avvicinamento a una specifica persona. Il soggetto, infatti, è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione, in palese violazione delle prescrizioni a cui era sottoposto.

Non trovandolo in casa durante un controllo, i Carabinieri si sono messi sulle sue tracce e lo hanno individuato poco dopo mentre passeggiava per le vie cittadine con apparente indifferenza.Fermato per un controllo, ha cercato di giustificarsi con motivazioni poco credibili e incoerenti.

Grazie alla prontezza dell’intervento, è stato possibile accertare la violazione e procedere all’arresto in flagranza di reato.

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Cronaca

Catania, non riceve soldi dalla ex per la droga e le taglia la ruota dell’auto, arrestato

L’uomo era destinatario non soltanto del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, ma anche della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con l’obbligo di rimanere nella sua abitazione durante la notte

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Si è presentato davanti alla porta di casa dell’ex compagna, violando il divieto di avvicinamento, per chiederle insistentemente i soldi per procurarsi la droga. Al rifiuto della donna, l’uomo, un sorvegliato speciale catanese di 43 anni, ha cominciato a minacciarla, avvertendola che avrebbe squarciato le gomme della sua auto. Mentre l’uomo effettivamente danneggiava uno degli pneumatici, la donna ha lanciato l’allarme, chiedendo aiuto alla Polizia di Stato.

Raccolta la segnalazione, la Sala Operativa della Questura di Catania ha inviato d’urgenza una volante presso l’abitazione della vittima, nel quartiere di Ognina, per prestarle soccorso e per riportare la situazione alla calma.

Quando i poliziotti sono arrivati il 43enne si era già allontanato, mentre la donna, evidentemente scossa e in lacrime, ha raccontato di aver ricevuto diverse e pressanti chiamate dall’ex nel corso dell’intera serata, formalizzando la denuncia nei suoi confronti.

L’uomo avrebbe più volte chiamato l’ex fidanzata nel tentativo di ottenere del denaro, probabilmente per rifornirsi di droga, considerato che, secondo quanto riferito dalla donna, farebbe abituale uso di sostanze stupefacenti, ormai da tempo.

Dopo i rifiuti della ex, il 43enne si sarebbe palesato davanti alla sua abitazione, cominciando a bussare con forza ed insistenza, urlando di volere almeno 20 euro, per poi lasciarsi andare a minacce e insulti nei confronti della donna.

Dalle verifiche compiute sul posto dai poliziotti è emerso che il 43enne fosse destinatario non soltanto del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, ma anche della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con l’obbligo di rimanere nella sua abitazione durante la notte.

Scattate le ricerche, dopo qualche minuto l’uomo è stato rintracciato dai poliziotti nella sua abitazione dove è stato arrestato per aver violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, gli obblighi inerenti la sorveglianza speciale e per tentata estorsione. Sentito il PM di turno il 43enne è stato condotto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima

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