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Cronaca

Adrano, tenta un gesto estremo, ma è salvato in extremis dai poliziotti

L’uomo, un afgano di 46 anni, non avrebbe accettato la conclusione di un progetto di inclusione lavorativa in ragione dei suoi problemi di salute e in preda allo sconforto  avrebbe tentato di farla finita

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Ha scavalcato la ringhiera di un balcone con l’intento di lanciarsi nel vuoto, ma è stato salvato appena in tempo dai poliziotti del commissariato di Adrano.  L’uomo di 46 anni, di nazionalità afghana, è uscito seminudo nel terrazzo, al primo piano della struttura di accoglienza dove si trovava ospitato, minacciando di compiere un gesto estremo.  Da qui la segnalazione al commissariato di Adrano, mentre il figlio del 46enne cercava di dissuaderlo, trattenendolo, in modo disperato. L’uomo è riuscito a liberarsi dalla presa del figlio e ha poi raggiunto la ringhiera, cercando di scavalcarla, ma i poliziotti, giunti nel frattempo sul posto, sono riusciti ad afferrarlo per il busto e per le spalle, nonostante la sua ostinata resistenza.

I due agenti sono riusciti a bloccarlo energicamente e a trascinarlo verso l’interno, mettendolo in sicurezza. Per lui è stato chiesto l’intervento del 118 che l’ha trasportato all’ospedale di Paternò per gli opportuni accertamenti sanitari del caso.  Riportata la calma, i poliziotti hanno approfondito la vicenda per capire le ragioni alla base del gesto dell’uomo. Secondo le prime ricostruzioni, il 46enne, ospite insieme ai familiari di una cooperativa sociale finalizzata all’accoglienza e all’inserimento sociale, non avrebbe accettato la conclusione del progetto di inclusione lavorativa in ragione dei suoi problemi di salute e  in preda allo sconforto  avrebbe tentato di farla finita.

Cronaca

Incidente sulla Catania-Siracusa, galleria Demetrio, ferito conducente Tir e traffico in tilt

Il mezzo pesante è finito dentro l’uscita di emergenza della galleria, incastrandosi e mettendosi di traverso rispetto alla strada; il conducente è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania

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Incidente stradale nel pomeriggio intorno alle 16.30 all’interno della galleria San Demetrio, lungo la Catania-Siracusa, in direzione Catania.

Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Lentini, intervenuti per soccorrere il conducente di un mezzo pesante finito dentro l’uscita di emergenza della galleria, incastrandosi e mettendosi di traverso rispetto alla strada; il conducente è stato subito soccorso e affidato al personale medico del 118 il quale l’hanno trasportato in codice rosso all’ospedale San Marco di Catania.

Il tratto autostradale è stato chiuso al traffico. Sul posto anche personale della Polstrada di Lentini. A seguito del sinistro  il traffico è rimasto bloccato, il mezzo pesante occupa la corsia di sorpasso e di marcia per cui l’Anas ha proceduto alla chiusura con uscita obbligatoria allo svincolo di Lentini.

“Si sconsiglia al momento di mettersi in viaggio da Siracusa in direzione Catania o, in alternativa, di percorrere la vecchia strada SS 114” dicono dalla Polstrada. Dopo le operazioni di messa in sicurezza del mezzo pesante la  stradale sta facendo defluire la coda di automobili che si era creata all’interno della galleria.

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Cronaca

Catania, morto lo storico esponente del MSI, Francesco Condorelli Caff

Non seguì Gianfranco Fini nella “Svolta di Fiuggi” e fu il primo consigliere comunale d’Italia del Movimento sociale fiamma tricolore guidato da Pino Rauti. È stato candidato alla presidenza della provincia e a sindaco di Catania, oltre che di Mascalucia

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FOTO ANSA

E’ morto nella giornata di oggi lo storico esponente del Movimento sociale italiano Francesco Condorelli Caff, aveva 86 anni. Un grande professionista del foro di Catania ha lavorato  fino a poche ore dal malessere che lo ha colpito, sostenendo le ragioni del diritto al fianco dei propri clienti in tribunale.

Nel dicembre 2022 aveva ricevuto il riconoscimento, dall’ordine degli avvocati, per i 50 anni di professione. Impegnato senza tregua nel settore civile, penale e nel patrocinio all’interno dei tribunali ecclesiastici. Era un esponente storico del Msi, non seguì Gianfranco Fini nella “Svolta di Fiuggi”, e fu il primo consigliere comunale d’Italia del Movimento sociale fiamma tricolore guidato da Pino Rauti.

È stato candidato alla presidenza della provincia e a sindaco di Catania, oltre che di Mascalucia, la città che ha amato e difeso con storiche battaglie in consiglio comunale. Era un amante della pittura nel tempo libero, dello sport, ha fondato lo Sci club Monte Fusaro e dei vigneti, che ha coltivato in prima persona fino agli ultimi giorni.

Rimasto orfano ad appena 3 anni, il padre era colonnello dell’esercito, ha vissuto con la madre e le sorelle a Mascalucia e frequentato la scuola militare Nunziatella di Napoli. Tre suoi figli, Nunzio, Nicola e Mimmi hanno seguito le sue orme professionali, mentre il primogenito Antonio è giornalista. E oggi lo ricordano così: “un padre sempre presente, infaticabile e capace di educare alle responsabilità con un amore puro”.

 

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