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Cronaca

Adrano, una volpe morta lungo la SS284 all’altezza dello svincolo per lo stadio

Potrebbe essere stata investita, nelle ore notturne, da un’autovettura o da un automezzo pesante in transito lungo la statale

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Un volpone senza vita giace da diverse ore sulla SS 284 in territorio di Adrano, all’altezza dello svincolo che dallo “Stadio dell’Etna” immette sula statale in direzione Catania. Probabilmente il volpone potrebbe essere stato investito nelle ore notturne da un’autovettura o automezzo pesante in transito lungo la Statale 284: da accertare se l’investitore si sia attivato per soccorrere la bestiolina oppure no. La morte della volpe potrebbe essere avvenuta sul colpo. Ma fino adesso non ci sarebbe certezza.

Il presidente di UPA (Uniti per gli animali) Giuseppe Panassidi, associazione animalista attive sul territorio, informato dell’accaduto si è attivato per allertate la polizia municipale di Adrano perchè la carcassa dell’animale venga tolta dalla strada e ristabilire le condizioni di sicurezza per la circolazione stradale. “In questo periodo si avvistano sempre più esemplari di fauna selvatica, come volpi e ricci, nei intorni dei entri abitati- ha detto Panassidi- Questo perché le risorse nelle campagne limitrofe alle città scarseggiano e gli animali, attratti anche dai rifiuti presenti a bordo strada o nelle città decidono di abbandonare il loro habitat naturale per entrare nel centro abitato”.

Cronaca

Nicolosi, Droga e soldi nel vano dello scooter, arrestati due pusher

Blitz dei Carabinieri in piazza Sant’Antonio, il nervosismo tradisce i due spacciatori

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Erano le 18 di ieri quando i Carabinieri della Stazione di Nicolosi, impegnati nei consueti servizi di controllo del territorio, hanno arrestato in flagranza di reato due giovani, di 18 e 34 anni, entrambi con precedenti, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I militari, in pattugliamento in Piazza Sant’Antonio, al confine con Mascalucia, hanno notato un motorino con due persone a bordo che, alla vista della pattuglia, hanno mostrato evidenti segni di nervosismo. Un comportamento sospetto che ha spinto i Carabinieri a procedere a un controllo.

Durante la perquisizione, i sospetti hanno trovato conferma. Addosso al 18enne è stata rinvenuta una dose di cocaina, mentre il 34enne nascondeva 590 euro in contanti, di cui non ha saputo spiegare la provenienza. L’ispezione del motociclo ha poi portato alla scoperta di altre sette dosi di cocaina occultate nel vano sottosella.Ulteriori elementi sono emersi dal cellulare del più grande dei due, che continuava a ricevere chiamate e messaggi chiaramente riconducibili alla vendita di droga, con codici per indicare quantità e prezzi: “3 gr. 20 euro – 5 gr. 30 euro – 10 gr. 50 euro”.

Alla luce dei riscontri raccolti – il confezionamento in dosi, il denaro contante e le conversazioni telefoniche – i due sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto disponendo per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari. La droga e il denaro, ritenuto provento dell’attività illecita, sono stati sequestrati.

Proseguono le indagini per ricostruire l’intera rete di spaccio attiva tra Nicolosi e i comuni limitrofi.

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Cronaca

Paternò, una trazzera la strada che collega Scala Vecchia con Villaggio Giaconia, proteste

Nel tratto di strada ricadente nel territorio paternese sono presenti avvallamenti vari nonche diverse buche, almeno una quindicina, profonde quasi 30-40 centimetri con un diametro di oltre un metro. Cittadini chiedono intervento definitivo di messa in sicurezza

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A Paternò che collega Via Scala Vecchia con via Leoncavallo nel Villaggio Giaconia in territorio di Belpasso continua ad essere pericolosa per mezzi a due ruote e autovetture. Stanchi di aspettare alcuni residenti di Scala Vecchia e del villaggio Giaconia nonche associazioni attive sul territorio come “Andiamo Avanti” hanno denunciato per l’ennesima volta lo stato di degrado in cui versa la strada e il pericolo che essa rappresenta.

I residenti chiedono al comune di Paternò, un intervento di messa in sicurezza definitivo e non uno tampone con “il solito asfalto che copre soltanto per un lasso di tempo breve le numerose e profonde buche per poi saltare dopo le prime piogge o dopo il transito di mezzi pesanti” dicono i residenti. “Abbiamo raccolto come in passato le lamentele che ci sono giunte da automobilisti e residenti – ha detto Gianni Finocchiaro presidente di “Andiamo Avanti”- adesso rigiriamo il tutto a chi di dovere, affinchè intervenga per mettere in sicurezza la strada con un lavoro più particolareggiato. Siamo attenti alle esigenze del territorio”.

Nel tratto di strada ricadente nel territorio di Paternò sono presenti avvallamenti vari nonche diverse buche, almeno una quindicina, profonde quasi i 30-40 centimetri con un diametro di oltre un metro. Strada percorsa non solo da coloro che da Paternò si dirigono verso il bivio che immette sulla SS121 in direzione Catania, ma anche coloro che dai Villaggi Giaconia e Palazzolo si recano verso Paternò. Tantissimi i casi in cui i conducenti delle autovetture in transito hanno bucato pneumatici o danneggiato ammortizzatori e semiasse. Numerosi anche gli incidenti stradali. Fortunatamente fino adesso senza gravi conseguenze.

La strada che collega Paternò con Belpasso in teoria è una strada privata. un tempo utilizzata per accedere alle singole proprietà private. L’assessore alla manutenzione Roberto Faranda ha specificato che si dovrebbe intervenire per metter in sicurezza la strada. Non è chiaro se con un lavoro “tampone” oppure con un intervento quasi risolutivo.

Le lamentele dei residenti dei Villaggi Giaconia e Palazzolo all’inizio dell’anno in corso erano pervenute anche all’attenzione del sindaco di Belpasso Carlo Caputo, il quale si era offerto di sistemare l’arteria anche nel tratto ricadente nel territorio di Paternò. Il sindaco Nino Naso, a suo tempo, ha ringraziato il collega belpassese specificando che da lì a breve l’ente comunale paternese sarebbe intervenuto. Infatti la strada venne rattoppata ma quasi subito, dopo le prime piogge, l’arteria è tornata ad essere una “trazzera”

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