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All’Istituto Alberghiero di Santa Maria di Licodia si conversa in inglese con i Marines

Un’esperienza formativa importante per gli studenti che molto spesso si ritrovano a lavorare all’estero

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Grande entusiasmo tra i banchi dell’Istituto I.P.S.S.A.T “Rocco Chinnici” di Santa Maria di Licodia per l’ora di “English conversation”. Gli studenti del triennio del plesso di via Regina Margherita, sono stati coinvolti per la prima volta in una interessante attività di scambio culturale e arricchimento linguistico, con un gruppo di giovani Marines di madrelingua, accompagnati dal responsabile Relazioni Esterne, Base Marina USA Sigonella, Alberto Lunetta.

A fare gli onori di casa la professoressa, Maria Russo, che ha coordinato l’incontro coadiuvata dalle docenti di inglese Linda Liuzzo e Margherita Mirone. «Abbiamo accolto questa iniziativa – spiega la prof. Maria Russo – per l’alto valore formativo dello scambio e l’incisiva ricaduta didattica sulla preparazione degli alunni coinvolti. I ragazzi, hanno avuto per la prima volta l’opportunità di instaurare un avvincente ed efficace dialogo in lingua madre con i loro interlocutori. Un’esperienza che gli servirà per il mondo del lavoro».

Molti di loro, infatti, seguendo il progetto di alternanza scuola – lavoro, si ritrovano molto presto a lavorare all’estero. Il progetto di volontariato linguistico/culturale, che i militari americani di Sigonella effettuano regolarmente nelle scuole siciliane, s’inquadra nell’ambito di un vario e articolato programma di “Community Relations” ovvero di amicizia e riconoscenza con le comunità locali.

In questa occasione per l’attività d’interazione linguistica, sono stati impegnati un gruppo di militari americani del reparto di pronto intervento dell’associazione First Responders (FRA).

La giornata di formazione si è conclusa con un pranzo, preparato dagli studenti di terza H, seguiti dal prof. Luis Tedeschi.

L’attività progettuale di collaborazione tra i militari USA e il piccolo centro etneo proseguirà mercoledì 18 alla scuola “Don Bosco”. 

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Cronaca

Catania, processo in appello contro Coveri dopo eutanasia, richiesta la condanna

La Procura etnea ha chiesto tre anni e quattro mesi per il presidente dell’associazione Exit-Italia, avrebbe istigato al suicidio assistito in Svizzera la 47enne Alessandra Giordano.

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 A Catania questa mattina la Procura ha chiesto la condanna a tre anni e quattro mesi di reclusione di Emilio Coveri, presidente dell’associazione Exit-Italia, per istigazione al suicidio per il ricorso all’eutanasia nel 2019 in Svizzera della 47enne paternese Alessandra Giordano. Il processo si celebra davanti alla Corte d’assise d’appello dopo il ricorso del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Andrea Brugaletta contro la sentenza di assoluzione, “perché il fatto non sussiste”, emessa il 10 novembre del 2021 dal gup Marina Rizza, a conclusione del processo celebrato col rito abbreviato.

Al centro del procedimento il ricorso all’eutanasia in una clinica di Zurigo, il 27 marzo del 2019, di una donna catanese che non era malata terminale, ma soffriva di depressione e sindrome di Eagle, e che si era iscritta all’associazione Exit. Secondo la Procura, che ha coordinato indagini di carabinieri e polizia postale, Coveri “ha fornito un contributo causale idoneo a rafforzare un proposito suicidario prima incerto e titubante su una persona affetta da patologie non irreversibili benché dolorose, anche perché non ben curate, sfruttando l’influenzabilità della donna per inculcare le sue discutibili idee di suicidi assistito come soluzione alle sofferenze fisiche e morali della vita”.

“La signora – ha sempre sostenuto Coveri – era una nostra associata e le abbiamo semplicemente fornito, su sua richiesta, le informazioni che le servivano per prendere una decisione. Una procedura normale”. Il processo è stato aggiornato al prossimo 28 giugno.

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Etna, sciame sismico nelle aree sommitali

I terremoti sono localizzati tra i comuni di Bronte e Adrano

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Una serie di terremoti sono stati localizzati a partire dalle 18:24 di oggi nell’area sommitale dell’Etna. Al momento sono 28 le scosse registrate dagli strumenti dell’Ingv-OE di Catania con una magnitudo compresa tra 1.8 e 2.8 localizzati in zona Monte Lepre, Monte Intraleo, Monte Minardo e Monte Palestra. La profondità degli ipocentri varia tra 1 e 3,7 chilometri.

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