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Politica

Area interna Val Simeto, consiglieri licodiesi illegittimi?

Presidente del Consiglio Maria Russo chiede parere alla Regione per mancata rappresentatività minoranze consiliari. Indipendenti: «Regione non competente in controlli di legittimità su questa materia. Mai dichiarato di essere in opposizione, quindi è stata garantita presenza di consiglieri di maggioranza e opposizione»

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Ci sarebbero dubbi di legittimità sull’elezione dei consiglieri comunali di Santa Maria di Licodia Mariella Spalletta, Antonio La Delfa e Grazia Ranno come rappresentanti all’Unione dei Comuni “Area interna Val Simeto” avvenuta il 27 marzo scorso (rileggi l’articolo). A sollevare la questione, con una Pec inviata all’Assessorato delle Autonomie locali e della Funzione pubblica, è stata lo stesso Presidente del Consiglio licodiese Maria Russo la quale avrebbe sottolineato che nella votazione per l’elezione dei rappresentanti del comune di Santa Maria di Licodia non sarebbe stata garantita la presenza dei consiglieri comunali appartenenti alla minoranza consiliare. A sostenere la tesi, è anche la Segretaria Comunale la quale ha fatto emergere durante la seduta di elezione dei rappresentanti licodiesi dello scorso 27 marzo il mancato rispetto dell’attuale minoranza ed ha riscontrato all’Assessorato la richiesta di composizione del consiglio comunale.

Un consiglio comunale dagli equilibri stravolti rispetto al giorno delle elezioni, quello che si presenta oggi dopo una serie di terremoti politici avvenuti negli ultimi mesi, che di fatto creerebbe non poca confusione interpretativa sulla vicenda. Della stessa visione, sarebbe anche la Regione Siciliana, che nella nota afferma che “non appare semplice capire chi fa parte della maggioranza e chi della minoranza al fine di comprendere se l’elezione dei tre rappresentanti del Consiglio Comunale dell’Unione dei comuni Area Interna Val Simeto Etna sia stata effettuata nel rispetto dello statuto”. Non una posizione netta, comunque, quella emersa dalla risposta della Regione inviata oggi al Segretario Comunale, al Presidente del Consiglio, che precisa come ” al fine di garantire le minoranze, sarebbe stato auspicabile procedere all’elezione dei tre rappresenti uno all’interno del gruppo Uniti per Licodia, uno nel gruppo Ideale Comune e uno tra i consiglieri dichiarati indipendenti”. “Sarebbe” e non dunque necessario.

A fornire le proprie controdeduzioni all’Assessorato, sono stati anche i consiglieri indipendenti Enrico Caruso, Antonino La Delfa, Fabiana Patti e Grazia Ranno. «Secondo quanto previsto dalla normativa attuale» spiegano i consiglieri, «sono sostanzialmente soppressi i controlli preventivi di legittimità da parte degli organi Regionali ad eccezione di materie inerenti lo statuto comunale, i regolamenti di competenza del Consiglio Comunale, i bilanci annuali e pluriennali e il rendiconto di gestione». Pertanto, secondo quanto affermato dagli indipendenti, la Regione non potrebbe entrare nel merito delle elezioni “incriminate”. Sono gli stessi consiglieri indipendenti, a far comunque notare all’Assessorato, come «i fuoriusciti dal gruppo consiliare di maggioranza, dichiarandosi indipendenti, non hanno mai fatto dichiarazione di opposizione all’amministrazione né si sono mai uniti in unico gruppo consiliare. Hanno operato e continuano ad operare in assoluta autonomia votando di volta in volta i provvedimenti di competenza secondo coscienza. Sebbene questo scenario abbia mutato la fisionomia del Consiglio Comunale non vi è mai stata alcuna dichiarazione di presa di distanza dall’operato dell’Amministrazione né vi è stata esplicita dichiarazione da parte di nessuno dei 4 “fuoriusciti” che li ponesse all’opposizione o in “minoranza”. Di fatto si è creato in Consiglio uno stato di “non belligeranza attiva” che mutava o poteva mutare la maggioranza ad ogni Consiglio Comunale». La questione, potrebbe adesso avere nuovi risolti all’interno dell’aula consiliare con le parti che dovranno dipanare questa nuova ingarbugliata matassa.

 

In Primo Piano

S.M. di Licodia, “A che punto è il bilancio?”. Tre indipendenti lasciano l’aula e viene meno il numero legale

Critiche in aula rivolte al Sindaco per il fallimento dell’evento “Terra Gourmet” e alla maggioranza per l’assenza dei suoi consiglieri. Gurgone: «se un’Amministrazione non ha la maggioranza deve dimettersi»

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Continuano le sedute lampo del Consiglio Comunale di Santa Maria di Licodia con i punti all’ordine del giorno che si arenano in questioni più politiche che tecniche. È di avanti ieri il civico consesso che avrebbe dovuto trattare le nuove tariffe Tari e la variazione di bilancio per permettere il pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali licodiesi, conclusosi dopo appena 20 minuti di dibattito introduttivo. A finire sulla graticola dell’opposizione è il primo cittadino Giovanni Buttò fortemente criticato dal consigliere Gurgone per la mancata riuscita dell’evento “Terra Gourmet” tenutosi lo scorso week-end presso la villa Belvedere. «Ci si aspetta – dice Gurgone – che il sindaco restituisca i soldi alla Regione. Utilizzando un finanziamento regionale, non è stato fatto nulla rispetto a ciò che era stato annunciato». A gettare benzina sul fuoco, sullo stesso tema, è poco dopo il consigliere di opposizione Enrico Caruso. «Dopo l’edizione dello scorso anno – ha aggiunto Caruso -, sulla quale ci sono state varie polemiche e addirittura invio di atti alla Corte dei Conti, si sperava che non si tornasse alla situazione già vissuta. Invece quest’anno è stato
anche peggio, un vero e proprio flop, basta leggere i commenti dei cittadini sui social».

Altro punto spinoso, che non va giù ad opposizone e indipendenti, come nelle sedute consiliari passate, è stata l’assenza di alcuni consiglieri di maggioranza (Ignazio Sidoti e Giuseppe Fazio). «Non abbiamo più intenzione di tenere i Consigli Comunali in assenza dei consiglieri di maggioranza», ha detto ancora Gurgone, «che continuano a non presentarsi. Se un’amministrazione non ha la maggioranza deve dimettersi». Apertura, invece, per la variazione di bilancio per il pagamento degli stipendi dei dipendenti, purchè si presenti al consiglio il dovuto materiale utile alle valutazioni. Opposizione critica, invece, sull’aumento delle tariffe TARI, considerato che il servizio risulterebbe scadente e che non si sarebbe discusso preventivamente di eventuali agevolazioni applicabili a specifiche categorie. Infine, a chiedersi che fine abbia fatto il bilancio preventivo sono sempre i consiglieri Caruso e Gurgone: «Si era detto che il bilancio sarebbe stato presentato presto in Consiglio Comunale quest’anno, ma ancora non si vede. Il termine di presentazione del bilancio è scaduto il 15 marzo, e siamo in ritardo di ben quattro mesi. A nulla vale dire che gli anni scorsi il bilancio è stato presentato a dicembre, perché la scadenza normativa era, del pari, stata rinviata, ma quest’anno la scadenza normativa è stata anticipata». 

«Il bilancio arriverà a breve» ha tranquillizzato l’assessore al ramo Pippo Nicolosi. «Sul fatto che i consiglieri di maggioranza non siano presenti, ricordo che tutti i consiglieri sono stati eletti allo stesso modo, e assentarsi perché altri non ci sono non è indice di responsabilità. Di fatto» dice rivolgendosi ai consiglieri di opposizione, «la maggioranza siete voi, che siete sette consiglieri, e non la sapete gestire». Per quanto riguarda le tariffe TARI, ha poi spiegato l’assessore, sono presenti dei lievi aumenti ma alcune utenze avrebbero subito delle diminuzioni. La venuta meno, poi, del numero legale in aula – per l’abbandono dei consiglieri Caruso, Patti e La Delfa – ha fatto rinviare la seduta alla giornata successiva.

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In Primo Piano

S.M. di Licodia, consiglio approva Piano Triennale delle Opere Pubbliche ed alcune variazioni di Bilancio

Opposizione presenta emendamento per elipista, maggioranza su edilizia scolastica

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Si è tenuto oggi, all’interno della sala consiliare del comune di Santa Maria di Licodia, la seduta del civico consesso con 8 punti all’ordine del giorno. Diversi gli argomenti trattati – ed approvati sia da maggioranza che da opposizione ed indipendenti – , tra cui il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari e il programma triennale delle Opere Pubbliche che rappresentano i primi documenti propedeutici alla presentazione del bilancio di previsione che potrebbe arrivare in aula già a partire da settembre. Non poche le opere inserite nel piano triennale che l’amministrazione intende realizzare, a partire dalla realizzazione di un Centro Comunale di Raccolta rifiuti, la riqualificazione degli impianti sportivi, l’efficientamento energetico nonché la costruzione di un auditorium comunale.

Due le mozioni di integrazione al piano triennale avanzate sia dal gruppo di opposizione “Ideale Comune” – congiuntamente agli indipendenti – e dal gruppo di maggioranza “Uniti per Licodia” . I primi, hanno infatti proposto la realizzazione di un’elipista per permettere l’atterraggio dell’elisoccorso sul territorio comunale, di un valore di circa 800 mila euro. Per la sua realizzazione ci sarebbe già un progetto di fattibilità tecnica ed economica approvato. Il gruppo di maggioranza, ha invece presentato un emendamento sull’edilizia scolastica finanziabile con un bando di prossima scadenza per il recupero della recinzione dell’istituto “Don Bosco”, la sistemazione del campetto, la realizzazione dei bagni esterni, dell’illuminazione e di una pista per disabili.

Subito dopo l’approvazione dei primi due punti, i consiglieri Mariella Spalletta, Antonino La Delfa e Fabiana Patti hanno lasciato l’aula non mettendo a repentaglio la validità della seduta, considerato che la seduta odierna era di rinvio alla prima convocazione di eri. Il consiglio, ha poi approvato due variazioni di Bilancio ed il PEF – Piano Economico Finanziario. Tutti i consiglieri della maggioranza, si sono poi astenuti sulle votazioni delle mozioni che erano state presentate da opposizione e indipendenti relativamente all’istituzione di borse di studio, al sostegno economico e strutturale della banda “G.Pacini” e alla sistemazione della pavimentazione stradale in zona Poggio dell’Aquila, con la motivazione che erano assenti i proponenti.

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