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Associazionismo

Belpasso, la fanfara dei “Bersaglieri dell’Etna” al “Musikaparade” tedesco

L’associazione etnea rappresenterà l’Italia all’evento internazionale dedicato alle bande musicali in programma in Germania tra due settimane

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La Fanfara dell’Associazione dei “Bersaglieri dell’Etna”, sezione di Belpasso rappresenterà l’Italia al “Musikparade” in Germania che si terrà dal 18 al 23 Febbraio in cinque città tedesche: Erfurt, Dresda, Magdeburgo, Cottbus e Berlino.Esclusivamente musica dal vivo per una delle produzioni di maggior successo in Germania. Sei le nazioni che parteciperanno: Inghilterra, Moldavia, Germania, Italia, Olanda e Ucraina. La Fanfara rappresenterà l’Italia e avrà a disposizione uno spazio di tempo per portare in scena i colori, le musiche e  il folclore siciliano nella kermesse tedesca che si pone come evento internazionale dedicato alle bande musicali. Complessivamente, in Germania, saranno 28 gli elementi, tutti ottoni, impegnati nell’esibizione. Si tratta di 26 musicisti e 2 alfieri portabandiera, con il Tricolore e la bandiera siciliana, una di fianco all’altra.

 L’iniziativa, grazie all’impegno del deputato regionale di Diventerà Bellissima Giuseppe Zitelli, è supportata dalla Regione Siciliana. <<Per noi è motivo di orgoglio per l’importante vetrina che l’evento offrirà al nostro territorio – ha evidenziato il deputato regionale Giuseppe Zitelli -. Grazie alla sensibilità dimostrata dal presidente della Regione, Nello Musumeci e dal presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, l’iniziativa sarà supportata e patrocinata anche dalla Regione Siciliana.>> E’ questa mattina all’interno dell’aula consiliare belpassese è stata ufficializzata la partecipazione della Fanfara alla manifestazione in terra teutonica. Presenti  il sindaco di Belpasso Daniele Motta con diversi rappresentanti di giunta (Graziella Manitta, Fiorella Vadalà, Salvo Pappalardo) e del Consiglio Comunale (Andrea Magrì, Angela Virgillito); il presidente regionale dei bersaglieri, il capitano Salvatore Tosto; il vicepresidente regionale, il bersagliere Vincenzo Quartana; il presidente provinciale, il tenente, Santo Scuderi; ed ancora, il capo fanfara dei “bersaglieri dell’Etna”, Salvatore Tumello; il presidente dell’associazione “Bersaglieri dell’Etna” di Belpasso, Nino Caruso.

<<La partecipazione della Fanfara dell’Associazione dei Bersaglieri dell’Etna sezione di Belpasso ad un grande evento  di musica militare in Germania- ha detto il sindaco Daniele Motta-  è un grande onore per la comunità che rappresento. Sono certo che i bersaglieri dell’Etna con il loro capello piumato, le loro marce e il grande senso di squadra proietteranno al meglio il nome dell’Etna in una dimensione internazionale. Cultura, tradizione e canti patriottici questa è la Sicilia che ci piace esportare oltre stretto. Lo spirito di corpo e di patria dei bersaglieri deve essere un modello da seguire nel perseguimento dei valori sani della società>>.

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Associazionismo

Catania, spiagge libere e solarium di S. G. Li Cuti, attrezzati con sedie anfibie per disabili

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna

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A Catania da oggi le spiagge libere n. 1 e n. 3 della Plaia e il solarium di San Giovanni Li Cuti sono provvisti di sedie anfibie e strumenti per consentire la balneazione alle persone con disabilità.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sinergia tra l’amministrazione comunale, l’associazione “Catania Più Attiva”, il Centro Ortopedico Siciliano e il Liceo statale Giuseppina Turrisi Colonna.

Alla base della collaborazione c’è il contratto di comodato d’uso gratuito promosso dall’avv. Francesco Sanfilippo con “Catania Più Attiva” per la consegna al comune dei vari presidi di mobilità da mettere a disposizione di chi ne ha bisogno: “Ringraziamo Catania Più Attiva e l’avvocato Sanfilippo – ha detto l’assessore al Mare Andrea Guzzardi – per avere coinvolto diverse realtà e sensibilità in questo importante e necessario progetto che consentirà a tutti, senza ‘barriere’ e ostacoli, di accedere al nostro mare e godere della stagione estiva in un clima di piena condivisione”.

Santo Musumeci presidente di “Catania Più Attiva” si dice particolarmente soddisfatto. “Un ringraziamento particolare all’avvocato Francesco Sanfilippo, promotore di questa iniziativa, ai soci e simpatizzanti di Catania più Attiva all’azienda COS centro ortopedico siciliano e alla preside del Turrisi Colonna che ha aderito all’iniziativa e ai ragazzi e ai professori tra cui il professore Dario Consoli. Negli ultimi 4 giorni di scuola hanno realizzato una straordinaria e generosa raccolta fondi permettendo l’acquisto della terza sedia job. Da questa esperienza abbiamo maturato l’idea che la gente di Catania ha un grande cuore e tanto amore verso i più fragili”.

 

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Associazionismo

Catania, emergenza senza dimora, la rete “In Strada”: “Urgente un dormitorio a bassa soglia”

Le organizzazioni hanno denunciato con fermezza l’inadeguatezza delle politiche sociali comunali e l’assenza di interventi strutturali per affrontare una delle espressioni più gravi della crisi abitativa cittadina

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. Nessun dormitorio pubblico, servizi frammentati, decine di persone costrette a dormire per strada nonostante finanziamenti milionari ricevuti dal Comune. È questo il quadro tracciato stamattina nella Sala Coppola di Palazzo degli Elefanti, dove si è svolta la conferenza convocata dalla rete di associazioni e sigle sindacali “In Strada Catania”, impegnata da mesi sul fronte dell’accoglienza delle persone senza dimora.

Le organizzazioni hanno denunciato con fermezza l’inadeguatezza delle politiche sociali comunali e l’assenza di interventi strutturali per affrontare una delle espressioni più gravi della crisi abitativa cittadina. “Catania – è stato detto – è oggi priva di un sistema pubblico di prima accoglienza degno di questo nome. Il diritto a un riparo resta negato a centinaia di uomini e donne”.

A preoccupare le realtà della rete è lo scollamento tra le risorse economiche disponibili e l’assenza di risultati concreti. “Il Comune ha ricevuto o riceverà 18 milioni di euro tra il 2014 e il 2029, somme sul cui utilizzo non abbiamo avuto alcun chiarimento, ma ad oggi- sottolineano i promotori- nessun dormitorio pubblico è stato attivato, nemmeno di emergenza e la rete dei servizi sociali si dimostra inadeguata a garantire un’accoglienza immediata e dignitosa a senza tetto e senza fissa dimora. Attualmente, le uniche strutture disponibili sono gestite da enti del privato sociale- dicono gli organizzatori- e associazioni religiose, con posti limitati e accesso condizionato, spesso impossibile per chi vive in condizione di fragilità psichica o per nuclei familiari che, per entrare, sono costretti a separarsi”

La rete “IN STRADA Catania” ( composta da SUNIA, SICET, UNIAT, ASIA-USB, OULP, LHIVE Diritti e Prevenzione, Centro Astalli Catania ODV, UDI, ARCI Catania, Associazione Penelope – Coordinamento Solidarietà Sociale ETS, Rete La Ragnatela, Restiamo Umani/Incontriamoci, Cooperativa di Comunità Trame di Quartiere, Casa della Mercede dei Cavalieri della Mercede, Catania Risorge, Catania Più Attiva)  chiede soprattutto l’attivazione immediata di un dormitorio a bassa soglia, accessibile senza filtri burocratici e pensato come primo passo verso l’inclusione. “Un modello – hanno spiegato – che parte dai bisogni reali delle persone e non da vincoli rigidi. Prima la dignità, poi le carte. Il contrario dell’approccio ‘securitario’ che il Comune sembra prediligere, come se la marginalità fosse una minaccia da rimuovere anziché una condizione da curare”.

Al centro delle critiche anche la gara d’appalto indetta dal Comune per un nuovo centro di accoglienza di cui non si conoscono ancora gli esiti, nonostante siano passati mesi dalla pubblicazione. Le associazioni temono che il bando non preveda affatto la realizzazione di un dormitorio a bassa soglia, ma piuttosto strutture rigidamente selettive.

Gli organizzatori avevano chiesto l’apertura di un tavolo permanente, accesso alla documentazione sui progetti finanziati e chiarimenti sul bando. A oggi, nessuna risposta concreta”. Alla conferenza hanno partecipato anche i consiglieri comunali Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio (M5S) e il capogruppo PD Maurizio Caserta, che hanno espresso il loro sostegno alla vertenza portata avanti da “In Strada” per sollecitare l’amministrazione comunale a garantire risposte strutturate e tempestive.

Secondo la rete, oggi a Catania vivono in strada oltre 150 persone, assistite in modo occasionale da volontari e associazioni, spesso in condizioni sanitarie e psicologiche gravemente compromesse. “Non è tollerabile che in una città che si proclama dell’accoglienza – hanno proseguito i promotori-– si pensi che il decoro urbano si difenda nascondendo i poveri, anziché accogliendoli con umanità”.

Un nuovo appuntamento è stato fissato il 7 luglio con un flash mob in piazza Università, mentre a fine settembre si terrà un seminario sui dormitori a bassa soglia.

 

 

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