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Cronaca

Belpasso, probabile dolo in un appartamento : in salvo due persone

L’incendio si è sviluppato al secondo piano dell’immobile di via Silva con i pompieri che hanno evitato il peggio per i residenti

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Momenti di paura, nella tarda mattinata di oggi, per i residenti di via Silva, a Belpasso per un incendio che si è sviluppato, poco dopo le 12.45,  all’interno di un appartamento che si trova al secondo piano di una palazzina di 5 livelli. Per spegnere il rogo sono intervenuti  i vigili del fuoco dei distaccamenti di Paternò e Adrano, un’autoscala, due autobotti di rincalzo ed un “carro aria”, inviati a supporto dalla sede centrale, insieme al funzionario di servizio. L’appartamento oltre che ad abitazione era adibito anche ad ufficio.  All’arrivo dei vigili del fuoco, alcune persone si trovavano sul ballatoio esterno e chiedevano aiuto. Sono state soccorse ed evacuate con l’autoscala.

Dopo lo spegnimento dell’incendio, per smaltire la grande quantità di fumo sviluppata, è stato utilizzato un moto ventilatore. I pompieri hanno tirato fuori dall’appartamento  diverse bombole del gas. A scopo precauzionale sono state fatte evacuare tre palazzine e una scuola elementare. In corso di accertamento le cause che hanno provocato il rogo. Tuttavia sembra che, da una prima ricostruzione, l’incendio sarebbe di matrice dolosa, appiccato da una donna di 55 anni che risiede nell’appartamento. Non sono chiare le motivazioni che hanno spinto la 55enne a dare fuoco alla propria casa. Probabili dissidi familiari. La donna è stata comunque condotta in ospedale per gli accertamenti di rito. Si attendono i risultati dei controlli e delle verifiche delle condizioni dell’appartamento e dell’edificio. In via Silva sono intervenuti anche i carabinieri del comando stazione di Belpasso, della compagnia di Paternò e agenti della locale polizia municipale. Presenti anche personale sanitario del 118.

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Chiesa

Mascali, sequestrate dai carabinieri discariche abusive, tre persone denunciate

Sono stati controllati 3 terreni nei quali i proprietari avrebbero lasciato scarti di materiali edili e rifiuti ferrosi

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Rimane alta l’attenzione del comando provinciale carabinieri di Catania per contrastare le varie forme di illegalità diffusa e garantire il rispetto delle norme dedicate alla tutela ambientale. Cosi a Mascali i militari della locale stazione Carabinieri hanno controllato i fondi agricoli situati nei pressi del torrente esondato “Salto del Corvo”, in località Nunziata, all’altezza dell’intersezione con la strada provinciale.

In particolare, sono stati controllati 3 terreni nei quali i proprietari avrebbero lasciato scarti di materiali edili e rifiuti ferrosi. L’accesso ispettivo al primo fondo, di proprietà di un 63enne di Calatabiano titolare di un negozio di ferramenta ed edilizia, ha consentito ai carabinieri di scoprire una vera e propria discarica abusiva di scarti di lavori edili e rifiuti ferrosi.

Nel terreno di un 42enne di Mascali, invece, oltre ai rifiuti provenienti da lavori edili, gli investigatori hanno accertato che sono stati accatastati anche pneumatici e tubi di gomma che poi sono stati  dati alle fiamme, con grave danno per l’ambiente e per la cittadinanza, visti i fumi tossici rilasciati dalla combustione. Infine, nella proprietà di un autotrasportatore 40enne, residente a Riposto, i militari dell’Arma hanno assistito ad un mutamento della destinazione d’uso del terreno agricolo, trasformato in una cava abusiva e riempito anche di rifiuti divario genere, da pezzi di ferro a parti in cemento.

Tutti e tre i terreni sono stati sequestrati e dovranno essere bonificati, eliminando i rifiuti secondo le modalità previste dalla normativa ambientale, mentre i proprietari sono stati denunciati penalmente per aver realizzato e gestito una discarica abusiva, e il 40enne anche per aver allestito una cava senza alcuna autorizzazione.

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Chiesa

Catania, sullo scooter con un minore contromano per evitare controlli, arrestato

Alla vista degli agenti l’uomo ha cercato di dileguarsi, imboccando viale Ulisse a velocità sostenuta e in senso contrario a quello di marcia, fermandosi solo dopo scontro con un’auto

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Avrebbe cercato di sfuggire ai controlli della Polizia di Stato, scappando per le vie della città in scooter, mettendo a repentaglio la sicurezza sua, del figlio minorenne che viaggiava con lui e degli altri utenti della strada. A rendersi protagonista di un pomeriggio particolarmente movimentato è stato un catanese di 37 anni che, dopo un pericoloso inseguimento, è stato arrestato dagli agenti della “Squadra Moto Volanti” per resistenza a pubblico ufficiale.

In particolare i poliziotti hanno notato l’uomo che transitava in viale Ulisse, all’altezza di un fast food ivi ubicato, in sella al suo motociclo senza il prescritto casco protettivo; con lui vi era un passeggero, un ragazzo senza casco, che poi si è appurato essere figlio minorenne del conducente del mezzo a due ruote.  Alla vista degli agenti, l’uomo ha cercato immediatamente di dileguarsi, imboccando viale Ulisse a velocità sostenuta e in senso contrario a quello di marcia.

I poliziotti l’hanno tallonato durante la sua folle corsa senza mai perderlo di vista. L’uomo ha continuato a sfrecciare noncurante dell’intenso traffico veicolare, facendo accesso addirittura in un parco pubblico pieno di persone, nei pressi di via Colnago, cercando di dileguarsi tra i vicoli, particolarmente stretti, della zona per poi tornare su viale Ulisse nel senso contrario a quello di marcia.

Nonostante i ripetuti alt intimati dai poliziotti con i dispositivi sonori e luminosi, il 37enne è andato avanti fino a quando non si è scontrato contro un’autovettura che stava percorrendo regolarmente il tratto viario. L’uomo è stato cosi definitivamente bloccato, finendo successivamente ai domiciliari.

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