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Cronaca

Biancavilla, arrestata 28enne per furto, aveva rubato merce per circa 130 euro

I carabinieri hanno trovato nella borsa 10 confezioni di tonno, mentre nello smanicato che la donna indossava rinvenute 4 insalate pronte, 4 confezioni di repellenti per insetti e 2 shampoo per capelli

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A Biancavilla i carabinieri del  locale comando stazione hanno arrestato una 28enne straniera, responsabile di “tentato furto aggravato. Una pattuglia, a seguito di una segnalazione giunta alla sala operativa dei carabinieri, è stata inviata presso un supermercato biancavillese. Il direttore, aveva segnalato che vi era un furto in atto.

Raggiunto il centro commerciale, i militari sono stati accolti dal responsabile, il quale gli ha riferito, che  pochi minuti prima, l’addetto alla sicurezza aveva avuto modo di notare una giovane donna, mai vista prima in quel negozio, che appena entrata e nel giro di pochi minuti, aveva prelevato numerose confezioni di tonno da uno scaffale. La donna  dopo aver riposto le scatolette all’interno di una borsa da femminile di colore nero avrebbe continuato lo “shopping” prelevando altri prodotti, questa volta di profumeria, che avrebbe conservato in una tasca interna posteriore dello smanicato.  Individuata la ragazza ancora in giro per il market, i carabinieri l’hanno quindi attesa all’uscita, dove la donna,  inconsapevole della loro presenza, si è con nonchalance avviata alle casse mettendo sul nastro scorrevole, solo una confezione di tovaglioli di carta ed una zucchina, il tutto per la somma di 2,40 euro.

Nel momento in cui la giovane ha superato le barriere antitaccheggio senza pagare i generi alimentari nascosti, è stata chiaramente subito bloccata e perquisita.  I carabinieri hanno quindi per prima cosa trovato nella borsa, le confezioni di tonno, 10 in tutto, del valore commerciale di 60 euro. I militari l’hanno poi convinta a consegnare quanto ancora in suo possesso, ossia 4 insalate pronte, 4 confezioni di repellenti per insetti e 2 shampoo per capelli, tutto nascoso in una tasca interna posteriore dello smanicato che indossava, per un danno complessivo di 130 euro totali.  I carabinieri, hanno infine arrestato la donna, messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ha convalidato la misura.

Cronaca

Catania, “REstate in allerta” il servizio sos telefonico in aiuto dei lavoratori nei cantieri

A promuoverlo il sindacato , la Fillea Cgil, per segnalare violazioni della legge contro il lavoro durante le giornate troppo calde

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Se lavorando in un cantiere edile la resistenza del proprio fisico viene messa a repentaglio a causa delle temperature estive troppo elevate, il lavoratore edile può segnalare il caso telefonando allo 095 310815.
Si tratta della linea “REstate in allerta”, il nuovo servizio di sos telefonico che dal 29 luglio al 31 agosto viene reso disponibile dalla Fillea Cgil di Catania. E non a caso. La telefonata servirà a segnalare eventuali violazioni della recentissima ordinanza della Presidenza della Regione e della Legge 101/2024 di conversione del Decreto 63/2024, in caso di attività lavorative da svolgersi all’aperto in condizioni climatiche avverse, come appunto il caldo eccessivo.
Il servizio è stato presentato stamattina dal segretario generale della Fillea Cgil di Catania, Vincenzo Cubito, dal segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, Giovanni Pistorio e dal segretario generale della Cgil Catania, Carmelo De Caudo, nei pressi del cantiere comunale per la realizzazione della pista ciclabile sopraelevata, aperto di fronte al numero civico 126 di via Cristoforo Colombo. Un cantiere i cui lavori sono fermi e la cui consegna sarà effettuata ben oltre la data prevista dal contratto.
Sottolineano infatti i tre segretari:
“Questo significa che non sarebbero di certo le giornate di stop lavorativo dovuto al gran caldo a rallentare i lavori dei cantieri pubblici. Se ritardi ci sono, e nei cantieri di casa nostra ce ne sono sempre troppi, sono dovute sempre ad altre ragioni che nulla hanno a che vedere con la salvaguardia della salute dei lavoratori”.
Una volta ricevuta la chiamata, che può essere fatta solo dai lavoratori identificabili e non da semplici passanti, il sindacato si recherà in cantiere o contatterà il primo luogo la ditta, senza segnalare il nome della persona che ha indicato il mancato rispetto dell’ordinanza, e nel caso non sia possibile farlo, si rivolgerà direttamente alle autorità.
“REstate in allerta è un servizio che stiamo garantendo donando il nostro tempo a disposizione dal lunedì al sabato in pieno agosto- continuano i tre segretari di Fillea e Cgil- cioè quando tutta la città e i cantieri sono esclusi dagli sguardi quotidiani e, probabilmente, quando anche i già pochi controlli degli ispettori diminuiranno considerevolmente a causa del personale in ferie; sebbene qualsiasi organo di pubblica sicurezza è tenuto ad intervenire proprio grazie all’ordinanza.
Noi facciamo la nostra parte per la tutela della salute e della sicurezza nel lavoro e la facciamo anche così: organizzando un presidio telefonico sempre attivo. Nelle scorse settimane avevamo chiesto un’attenzione speciale al sindaco chiedendo un’ordinanza comunale che alla fine non è arrivata. Ma la Regione ci ha dimostrato di essere dalla nostra parte quando ne ha emessa una ad hoc. A dimostrazione che la legge nazionale di certo esiste, ma che è necessario declinarla a livello locale per poterla applicare nel migliore dei modi possibili”.
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Cronaca

Catania, autopsia non fa chiarezza sulla morte della 38enne trovata impiccata

Saranno necessari altri esami supplementari e complementari ossia istologici e tossicologici

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foto "Repertorio"

Si è svolta questa mattina, al Policlinico di Catania, l’autopsia  sulla salma della 38enne trovata  impiccata, nei giorni scorsi, nel bagno dell’appartamento di villeggiatura sito a Fondachello, frazione marinara di Mascali, che la donna aveva preso in affitto assieme al compagno. Autopsia che non ha risolto tutti i dubbi : saranno necessari altri esami supplementari e complementari. In pratica saranno eseguiti esami istologici e tossicologici.

Ad effettuare l’autopsia il medico legale Cristoforo Pomara;  presente, come perito di parte, il dottore Raffaele Benanti, nominato dall’avvocato Francesco Marchese, legale del compagno della donna, che non è indagato, ma parte offesa nell’inchiesta. Intanto la Procura ha firmato il nulla osta per il rilascio della salma che è stata restituita ai familiari. La donna, da quanto verificato dai carabinieri della compagnia di Giarre che stanno indagando sul fatto, avrebbe avuto una lite con l’uomo, testimoniato dai diversi lividi presenti sulle braccia di entrambi e che poi avrebbe lasciato l’abitazione.Il corpo è stato trovato da uno dei figli della coppia.

La casa è stata trovata in ordine, e non è stato rinvenuto alcun messaggio da parte della donna. La coppia ha due figli Il compagno è stato sentito, come testimone, nella caserma dell’Arma da militari e dal sostituto procuratore di Catania di turno.  Al momento non è esclusa alcuna ipotesi sulle cause del decesso, compresa quella del suicidio

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