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Cronaca

Biancavilla, coppia di ladri ruba bancomat e lo usa per scommesse e acquisto sigarette

Ad agire una coppia, 43 anni lui e 41 lei, entrambi catanesi denunciati per furto con destrezza e utilizzo indebito di una carta bancomat

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Rubano un portafoglio con all’interno soldi e un bancomat, ma vengono scoperti dalla Polizia di Stato che li ha denunciati per furto con destrezza e utilizzo indebito di una carta bancomat. Il tutto è successo a Biancavilla. Ad agire una coppia, 43 anni lui e 41 lei, entrambi catanesi, i quali dopo aver commesso il furto hanno pensato di utilizzare la carta per comprare sigarette e fare delle scommesse.

L’indagine è scaturita dalla denuncia presentata dalla vittima che ha raccontato ai poliziotti del commissariato di Librino di aver subito il furto del portamonete, con all’interno un bancomat e alcune centinaia di euro, all’interno di un negozio di articoli per la casa a Biancavilla. In particolare, la donna aveva riposto temporaneamente la borsa sul bancone del negozio, ma al momento di riprenderla si è accorta della mancanza del portafoglio. Nel frattempo, sul telefono ha ricevuto diverse notifiche relative a transazioni eseguite per l’utilizzo della carta bancomat che è stata adoperata in un centro scommesse, per effettuare delle giocate per un importo pari a 80 euro, e in una rivendita di tabacchi per l’acquisto diversi pacchetti di sigarette per un valore complessivo di altri 40 euro.

La vittima si è rivolta ai poliziotti del Commissariato di Librino, che, acquisita la denuncia, hanno avviato immediatamente le indagini per risalire all’autore del furto e hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza del negozio in cui è avvenuto il furto, nonché degli esercizi commerciali in cui la carta di debito è stata utilizzata. Grazie alla visione delle registrazioni gli agenti sono riusciti a ricostruire la dinamica dei fatti individuando, altresì, gli autori. I due, con diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio, hanno agito dopo aver visto la vittima posare la sua borsa all’interno del ripostiglio. In particolare, la donna, l’ha distratta chiedendole un’informazione, mentre il suo complice ha preso il portafoglio, allontanandosi alla svelta.

 

Cronaca

Adrano, sindaco “ordina” ad Acoset di chiudere le fontanelle di Piazza Immacolata e Villa comunale

Sarebbe stata rilevata la presenza di coliformi, batteri indicatori di possibile contaminazione fecale. Nota di Acoset: “Messo in atto tutte le manovre per la risoluzione del problema aumentando l’efficienza della disinfezione delle acque”

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foto Wikipedia

Il sindaco di Adrano Fabio Mancuso ha firmato una ordinanza contingibile e urgente, la nr. 97 del 6  giugno,  con cui ha ordinato ad Acoset, la società che gestisce il servizio idrico in città, di chiudere le  fontanelle di Piazza Immacolata e Giardini della Vittoria.

Si tratta di una iniziativa che arriva subito dopo la nota giunta al comune dall’ASP con cui quest’ultima ha comunicato l’esito delle analisi effettuate su campioni d’acqua nel territorio di Adrano. In pratica sarebbe stata rilevata la presenza di coliformi, batteri indicatori di possibile contaminazione fecale.

“Considerato che quanto sopra può rappresentare pregiudizio per la salute e l’incolumità pubblica e ritenuto di dover provvedere ad emettere idoneo provvedimento a tutela della salute pubblica”, il primo cittadino ha ordinato la chiusura delle fontanelle della villa comunale e di Piazza Immacolata.

“Cautelativamente, nelle more delle verifiche da parte dell’Acoset e il successivo pronunciamento dell’ASP- si legge nell’ordinanza-  è fatto divieto di utilizzo dell’acqua dei rubinetti per uso potabile”.

Sulla questione c’è da registrare l’intervento di Acoset: “In riferimento alla nota Asp con la quale si segnalava la presenza di coliformi presso le fontanelle di Piazza Immacolata e Giardini della Vittoria ad Adrano, si comunica che la scrivente ha messo in atto tutte le manovre necessarie per la risoluzione del problema aumentando l’efficienza della disinfezione delle acque e effettuando un monitoraggio costante del livello del cloro, parametro indicatore di una buona disinfezione. Dai controlli effettuati il livello di ipoclorito attualmente risulta essersi normalizzato. Il monitoraggio nelle prossime ore sarà costante” si chiude cosi la nota di Acoset.

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Cronaca

Catania, controlli della task-force della Polizia di stato nel rione San Berillo Nuovo

Complessivamente, sono state identificate oltre 150 persone e sono stati controllati 5 esercizi commerciali e molteplici venditori ambulanti, tutti sanzionati

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Proseguono gli interventi di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale da parte della a Polizia di Stato nei vari quartieri di Catania.

I poliziotti hanno condotto un’articolata operazione di controllo nella zona di San Berillo “nuovo”. Complessivamente, sono state identificate oltre 150 persone e sono stati controllati 5 esercizi commerciali e molteplici venditori ambulanti, tutti sanzionati, a vario titolo, durante il servizio eseguito dalla task-force coordinata dalla Questura di Catania.

Gli agenti della Polizia Locale hanno riscontrato diverse violazioni a carattere amministrativo relative all’occupazione abusiva di suolo pubblico, alla mancanza dei requisiti professionali, all’assenza di licenza e di SCIA di vicinato, alla mancanza del cartello con gli orari di apertura e ciò ha determinato l’elevazione di sanzioni per un totale di quasi 15 mila euro. In Corso Indipendenza, sono stati controllati diversi venditori ambulanti e, in molti casi, sono stati trovati prodotti ortofrutticoli privi del requisito della tracciabilità, necessario ad indicare l’esatta provenienza del prodotto, a garanzia della salute dei consumatori.

In questo caso, si è proceduto a sequestrare oltre 600 chili di prodotti ortofrutticoli, che, dopo le opportune verifiche sull’idoneità al consumo, sono stati donati alla Caritas. Inoltre, durante le fasi degli accertamenti, i poliziotti hanno avuto modo di individuare un barbiere che operava in modo del tutto abusivo. Infatti, alla richiesta di fornire i documenti, l’uomo non è riuscito a fornire l’autorizzazione per la concessione del suolo pubblico, la Scia di vicinato e neanche la Scia per esercitare l’attività, nonostante pubblicizzasse l’attività sui social.

Non solo, oltre a barba e capelli, l’uomo si era “specializzato” a vendere occhiali e profumi, senza averne titolo e, per questa ragione, è stato sanzionato. Alla luce degli esiti dei controlli, al barbiere abusivo sono state contestate sanzioni per 4 mila euro.

 

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