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Cronaca

Biancavilla, esplode fuochi d’artificio in centro abitato, denunciato 53enne

Il materiale pirotecnico impiegato è risultato di libera vendita, ma la sua accensione, in assenza della prescritta autorizzazione e in una zona densamente abitata, ha configurato un comportamento penalmente rilevante

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A Biancavilla i carabinieri del locale comando stazione hanno denunciato un uomo di 53 anni per accensione ed esplosioni pericolose (art. 703 C.P.), poiché ritenuto responsabile dell’accensione non autorizzata di fuochi pirotecnici in pieno centro abitato. In particolare, intorno alle ore 18:40, una pattuglia deli militari, impegnata in servizio perlustrativo, ha udito due distinte batterie di fuochi d’artificio provenienti da una via prossima a viale Europa.

Simili esplosioni, ormai spesso associate a ricorrenze private e quindi non autorizzate, non sono state sottovalutate dai militari dell’Arma che hanno deciso di approfondire immediatamente l’accaduto. Grazie alla tempestività dell’intervento, i carabinieri sono riusciti a individuare con precisione il punto d’origine, situato in via Martoglio, e a risalire ai soggetti coinvolti, giungendo sul posto proprio mentre erano ancora in corso gli ultimi colpi della sequenza pirotecnica. I carabinieri hanno notato un’autovettura grigia parcheggiata vicino al punto di accensione dei fuochi e un gruppo di persone radunate in quel luogo.

Tra questi, i militari hanno identificato il 53enne che aveva coinvolto anche alcuni parenti, tra cui l’anziana madre, facendoli assistere allo spettacolo pirotecnico da poco concluso.  L’uomo, interrogato sull’episodio ha dichiarato di essere stato lui ad accendere i fuochi proprio in occasione del compleanno della madre, giustificando il gesto con il fatto che quella via del paese fosse, a suo dire, poco abitata e ritenendo, quindi, che non vi fosse alcun pericolo o disturbo per la collettività. Ha inoltre ammesso che non si trattava della prima volta in cui si era dilettato in simili accensioni.  Gli investigatori, però, determinati a documentare l’accaduto in maniera puntuale e inconfutabile, hanno approfondito l’attività d’indagine acquisendo anche una dettagliata planimetria della zona interessata.

Da tale rilievo tecnico è emerso con chiarezza che il luogo dell’accensione si trovava nel pieno centro abitato, in prossimità di edifici e abitazioni private, in una zona non idonea all’esecuzione di simili accensioni. Inoltre è giunta in caserma una telefonata da parte di un cittadino residente, il quale ha segnalato di essere preoccupato per le esplosioni improvvise verificatesi nei pressi della propria abitazione, evidenziando così l’effettivo allarme suscitato tra la popolazione. Il materiale pirotecnico impiegato – una batteria da 200 colpi marca “TITANO” e una da 36 colpi marca “MATADOR” – è risultato di libera vendita, ma la sua accensione, in assenza della prescritta autorizzazione e in una zona densamente abitata, ha configurato un comportamento penalmente rilevante. Alla denuncia del responsabile ha fatto seguito anche il sequestro di tutto il materiale pirotecnico rimanente.

AGGIORNAMENTO ORE 15.30 

“Fuochi d’artificio nel centro abitato per festeggiare l’anziana madre. Nonostante l’accorato appello da me lanciato mesi fa- scrive sulla propria pagina social il sindaco Antonio Bonanno-  contro le rumorose e pericolose manifestazioni di gioia affidate ai botti, c’è ancora chi non resiste alla tentazione di ‘sparari i bummi’ per festeggiare qualcosa. Per fortuna sono intervenuti i carabinieri che hanno ristabilito la quiete e denunciato un 53enne.
Ringrazio i militari dell’Arma per tutto il lavoro svolto nel nostro territorio. Ai cittadini rinnovo l’invito a lasciar stare, una volta per tutte, i festeggiamenti ‘privati’ con i fuochi d’artificio.  Non soltanto il codice penale prevede una sanzione per il disturbo della quiete pubblica ma alle prese con materiale esplodente i rischi per la propria incolumità sono altissimi”

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Paternò, questione sicurezza: la visita dell’on. Battilocchio

La questione è balzata all’attenzione nazionale grazie all’interlocuzione del consigliere Russo

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Cronaca

Aci Castello, ripristinate condizioni di sicurezza porticciolo di Aci Trezza

Con l’ausilio della Capitaneria di Porto e della Polizia Locale sono stati contestate 22 sanzioni per sosta su area demaniale in una zona che per motivi di sicurezza deve rimanere sgombera.

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La Polizia di Stato ha coordinato un servizio straordinario di controllo del territorio nel comune di Aci Castello e nella frazione marinara di Aci Trezza. Nello specifico, la Polizia di Stato ha proceduto all’identificazione di oltre 170 persone e al controllo di 100 veicoli.

Sono state rilevate congiuntamente alla Polizia Locale numerose infrazioni al Codice della strada, sanzionando i comportamenti di automobilisti e motociclisti indisciplinati. Nel complesso sono state contestate condotte contrarie alla normativa stradale per un importo di circa 4.500 euro.

Tra le violazioni maggiormente riscontrate il mancato utilizzo del casco protettivo alla guida dei ciclomotori, soprattutto da parte dei più giovani, la mancata revisione periodica dei veicoli e la circolazione in assenza della prescritta copertura assicurativa per la responsabilità civile.

Durante l’attività di pattugliamento dinamico, le moto della Polizia di stato hanno inseguito, bloccato e sanzionato un motociclista spericolato che, con la sua condotta, ha messo in serio pericolo sé stesso e gli altri, tenendo una velocità non commisurata alla tipologia di strada, peraltro affollata da turisti e bagnanti diretti verso il mare.

Tra gli obiettivi del servizio anche quello di ripristinare le condizioni di sicurezza all’interno del porto nuovo di Aci Trezza.

Con l’ausilio della Capitaneria di Porto e della Polizia Locale sono stati contestate 22 sanzioni per sosta su area demaniale in una zona che per motivi di sicurezza deve rimanere sgombera. La sosta selvaggia avrebbe impedito il transito e le manovre dei mezzi di soccorso in caso di incidente e l’eventuale approdo in emergenza di unità da diporto.

 

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