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Cronaca

Biancavilla, assassinio Antonio Andolfi, uomo fermato per omicidio

Ad ammazzare il ragazzo sarebbe stato, secondo gli inquirenti, un conoscente con cui la vittima aveva antichi dissapori per dei contrasti sui loro pascoli

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Un uomo è stato fermato dai carabinieri della compagnia di Paternò che indagano sull’omicidio di ieri sera a Biancavilla; secondo l’accusa ad assassinare Antonio Andolfi, 20 anni, sarebbe stato un conoscente con cui aveva antichi dissapori per dei contrasti sui loro pascoli. Da quanto si apprende il giovane sarebbe stato raggiunto da alcuni colpi di pistola, forse tre, che sarebbero stati fatali. Non è chiaro se la sparatoria sia stata preceduta da una diatriba piuttosto accesa tra la vittima e il suo presunto assassino.

Subito dopo essere stato raggiunto da colpi di pistola intorno alle ore 20 di ieri un conoscente della vittima ha trasportato con un mezzo privato il giovane al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Qui i medici hanno appurato che il giovane sarebbe giunto cadavere, nonostante il tentativo di rianimarlo e strapparlo alla morte. Il fermato è indagato per omicidio volontario dalla Procura di Catania, che ha chiesto la convalida del provvedimento al gip. Dalle indagini di Carabinieri del comando provinciale del capoluogo etneo e della compagnia di Paternò sono emersi elementi che riconducono il delitto alla sfera personale dei due, escludendo collegamenti con ambienti criminali.

 

Cronaca

Adrano, denunciati 5 minori che avevano depredato e danneggiato alcune abitazioni

Gli agenti del locale commissariato li hanno sorpresi mentre stavano cercando di mettere a segno il quarto colpo in pochi giorni nella stessa zona quella di piazza Sant’Agostino

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Ad Adrano cinque minori di età compresa tra i 14 e i 16 anni che nei giorni scorsi hanno preso di mira alcune abitazioni del centro adranita per danneggiarle e depredarle sono stati identificati e denunciati dalla polizia di stato del locale commissariato. Gli agenti li hanno sorpresi mentre stavano cercando di mettere a segno il quarto colpo in pochissimi giorni nella stessa zona, quella di piazza Sant’Agostino, alle spalle dell’ex ospedale cittadino.

I cinque minorenni stavano forzando la porta d’ingresso di una casa con un leverino metallico di cantiere di circa 55 centimetri, quando un cittadino ha contattato la sala operativa del locale commissariato. Alla vista degli agenti, gli adolescenti hanno provato a fuggire. I poliziotti hanno immediatamente fermato uno di loro, un 15enne che aveva il volto travisato da una maschera in lattice. Gli altri hanno cercato di fare frettolosamente ritorno nelle rispettive abitazioni, dove ad attenderli c’erano gli agenti.

Da quanto accertato dalle forze dell’ordine  il gruppetto di ragazzini, pochi giorni prima aveva preso di mira altre tre abitazioni della stessa zona sfruttando il periodo di festa e la momentanea assenza degli inquilini. Nelle tre case visitate sono state trovate porte e finestre danneggiate. Tutti sono stati denunciati per tentato furto aggravato in concorso e riaffidati ai genitori.

 

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Cronaca

Catania, arrestato 43enne trovato in possesso di materiale pedopornografico

Centinaia sarebbero state le immagini ed i video di pornografia minorile, con vittime in età infantile, rinvenuti nel corso della perquisizione informatica

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A Catania il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, a seguito di una perquisizione delegata dalla Procura Distrettuale della Repubblica etnea, ha arrestato in flagranza un uomo di anni 43, residente nel centro etneo, imprenditore, trovato in possesso di ingente materiale pedopornografico.

L’indagine trae origine da indagini svolte dal C.O.S.C. di Catania, ed in particolare da monitoraggi della rete finalizzati al contrasto della pornografia minorile.  Centinaia sarebbero state le immagini ed i video di pornografia minorile, con vittime in età infantile, rinvenuti nel corso della perquisizione informatica.

Il materiale informatico sequestrato è oggetto di ulteriore ed approfondita analisi investigativa. Il GIP del Tribunale di Catania ha convalidato l’arresto disponendo gli arresti domiciliari.

 

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