C’è poca chiarezza e qualche contraddizione a Bronte riguardo ai finanziamenti erogati a sostegno delle organizzazioni per la promozione del prezioso “oro verde”. Stiamo parlando del pistacchio, il cui nome e la cui fortuna sono ormai inscindibilmente legati al comune di Bronte. Nell’ultimo trentennio il comune pedemontano ha sistematicamente perseguito una politica di lancio del prezioso prodotto fino a farne il puntello su cui si regge l’intera economia di Bronte e del territorio limitrofo.
Le annuali Sagre del Pistacchio, organizzate dal Comune nei decenni, hanno sempre ottenuto finanziamenti dalla Regione, con cifre ragguardevoli pari a 40/50.000 euro. Lo scorso anno invece la Regione ha stanziato solo 5.000 euro per l’evento; quest’anno, infine, la Sagra del Pistacchio, giunta alla sua 34ª edizione e prevista il prossimo 3/5 ottobre non ha ancora ottenuto alcun finanziamento. A rendere ancor meno chiari i criteri seguiti dalla Regione nell’erogazione dei finanziamenti è la circostanza che la manifestazione “Bronte e il suo Pistacchio DOP”, prevista per gli stessi giorni 3/5 ottobre e organizzata dal Consorzio di Tutela del Pistacchio Verde di Bronte DOP, ha già ottenuto un contributo di 50.000 euro dalla Regione per il suo evento.
La concomitanza di due eventi distinti ma programmati negli stessi giorni e la circostanza che solo uno dei due eventi abbia ottenuto il contributo ha mosso il deputato di Forza Italia Salvo Tomarchio che ha presentato oggi un’interrogazione urgente al Presidente della Regione e all’Assessore all’Agricoltura sui finanziamenti erogati a favore del Consorzio di Tutela del Pistacchio Verde di Bronte DOP.
L’interrogazione di Tomarchio solleva preoccupazioni concrete sui possibili problemi derivanti dalla contemporaneità dei due eventi: difficoltà organizzative, questioni di ordine pubblico e sicurezza, oltre al rischio di confondere il pubblico e gli operatori del settore.
“È paradossale dal punto di vista politico e amministrativo la situazione che stiamo vivendo – dichiara Tomarchio – con continui attacchi probabilmente anche strumentali al ruolo del Parlamento e dei deputati nel rappresentare il territorio e le sue ricchezze ed eccellenze, mentre all’interno degli uffici degli assessorati si distribuiscono contributi in maniera del tutto discrezionale e priva di qualunque elemento di chiarezza e trasparenza”.
Tomarchio evidenzia infine la necessità di “un coordinamento non solo all’interno degli stessi assessorati ma fra assessorati diversi quando questi hanno un ruolo nella erogazione di contributi per manifestazioni utili a promuovere il territorio, per fare in modo che non vi siano duplicazioni di fondi in alcuni casi e assenza di fondi per attività meritevoli in altri casi.”