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Cronaca

Calcio Coppa Italia Eccellenza fase nazionale, il Paternò vola in finale

I rossoazzurri hanno superato, nella semifinale di ritorno, il Teramo per 2 a 0, ribaltando cosi il risultato dell’andata

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Il Paternò vola alla finale nazionale di Coppa Italia Eccellenza e affronterà a maggio (giorno ancora da stabilire) allo stadio “Gino Bozzi” di Firenze la Solbiatese. Chi vincerà la Coppa andrà direttamente in serie D. Il Paternò nel pomeriggio di oggi al  Falcone- Borsellino ha superato, nella semifinale di ritorno della Coppa Italia Eccellenza fase nazionale, il Teramo per 2 a 0, ribaltando cosi il risultato dell’andata a Teramo dove gli etnei sono stati sconfitti per 2 a 1 dai padroni di casa. I rossazzurri, sorretti da un pubblico delle grandi occasioni (circa 2 mila gli spettatori presenti sugli spalti)

e privo di tre elementi (Panarello, Godino e Fratantonio) hanno vinto meritamente, soffrendo e mostrando carattere e determinazione . Paternò che ha superato la squadra del Teramo che si è dimostrata una “Signora” squadra. Adesso testa alla finale contro la Solbiatese. La data della finalissima sarà stabilità nelle prossime ore.

La cronaca. Sin dai primi minuti di gioco il Paternò ha assediato la trequarti avversaria. Al 4’ padroni di casa pericolosi con Micoli il cui tiro è stato respinto, forse con un braccio da un difensore. I locali reclamano ma l’arbitro lascia proseguire. Un minuto dopo corner di Maimone e Belluso da due passi dalla porta manca la deviazione vincente. Al 15’ Paternò passa in vantaggio: lancio dalle retrovie di Intzidis, il portiere Negro in uscita travolge Belluso, la palla schizza sui piedi di Napoli che di sinistro trova l’incrocio dei pali. . Quattro minuti dopo contropiede del Paternò con il tandem Micoli – Greco con l’attaccante che si accentra ma sbaglia il passaggio decisivo per Greco con il portiere che esce e anticipa il centrocampista rosso azzurro. Al 21’ Maimone per Asero che a due passi da Negro colpisce di testa che impegna l’estremo difensore ospite che devia sulla traversa. Al 23’ si fa vedere il Teramo con Sanseverino per Esposito che calcia ma il tiro va fuori alla destra di Romano. Al 27’ Micoli per Belluso che calcia al volo palla alta di poco. Un minuto dopo si fa vedere il Teramo: rimessa laterale per Sanseverino che si gira ma calcia debolmente e Romano para a terra.

La ripresa si apre col Teramo che tenta di agguantare il pari: al 3’ un calcio d’angolo di D’Egidio si spegne alto di poco sulla traversa; un minuto dopo Dos Santos ruba palla sulla trequarti si invola sulla sinistra calcia ma Romano para a terra. Al 10’ ancora Dos Santos pericoloso con un da dentro l’area di rigore ma Romano è attento e para in due tempi. Al 17’ Micoli in buona posizione calcia lento e la palla è fuori. Al 19’ gli ospiti rimangono in dieci per il doppio giallo a Ferraioli. Il Teramo sembra sulle gambe e il Paterno prova ad amministrare la partita. Al 43’ occasione per il Paternò con Viglianisi il quale solo davanti al portiere si fa ipnotizzare da quest’ultimo e gli tira addosso.  In pieno recupero arriva il raddoppio del Paternò: Grasso per Asero che sulla sinistra in diagonale fa 2-0. Al 49’  rischio per il Paternò con il Teramo che tenta la rete del 2 a 1.  Una incomprensione in difesa mette i brividi ai tifosi con la palla che finisce fuori di poco. E alla fine grandi festeggiamenti.

TABELLINO

Paternò 2

Teramo 0

 

Marcatori: Pt 15’‘Napoli, St 47’ Asero

 

Paternò (3-5-2): Romano 7; Sangarè 7, Intzidis 7, Mollica 7; Napoli 7,5 Greco 7 (39’ st Virgillito sv), Valenca 7,5, Maimone 7 (39’ st Viglianisi sv), Asero 7,5 (50’ st Messina sv);  Micoli 7, Belluso 7 (12’ st Grasso 6,5). A disp: Truppo, Catania, Lo Monaco, Giannaula. All.: Filippo Raciti 7,5

 

Teramo (3-4-2-1): Negro 6,5, Furlan 6 (37’ st Cutilli sv), Pepe 6, Cangemi 5,5; Massarotti 6 (42’st Mercado sv), Esposito 5,5, Ferraioli 5, Sanseverino 6; Toure 6, D’Egidio 5,5 (22’st Rei 5,5); Ribeiro Dos Santos 6 (28 st Santirocco 5,5).  A disp: Di Donato, Cipolletti, Palmentieri, Oses, De Marcellis. All. Marco Pomante 5,5.

 

Arbitro: Francesco Palmisano di Saronno 6 (Cozza di Paola-Ottobretti di Foligno)

 

Note: Circa 2000 spettatori con un centinaio ospiti. Espulso Ferraioli al 19’ st per doppio giallo. Ammoniti: Ferraioli (T), Massarotti (T), Pepe (T), Cangemi (T), Asero (P), Mollica (P), Intzidis (P).  Angoli 4-2 per il Paternò. Recuperi: PT 1’, ST 6’

Cronaca

Catania, rogo a Fontanarossa, concluse indagini avvisi per due persone

Si tratta dell’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio e dell’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’, accusati entrambi di rogo colposo

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La Procura di Catania ha emesso un avviso di conclusione indagini preliminari all’ingegnere procuratore speciale, incaricato dalla Sac del rispetto degli adempimenti e delle norme antincendio, Orazio Condorelli e all’amministratore unico e legale rappresentante della ‘Italy Rent Car’ Federica Caravello, accusati entrambi di rogo colposo in merito all’incendio che la sera del 16 luglio dello scorso anno divampò. all’aeroporto di Catania. A scriverlo è il quotidiano “La Sicilia”.

Nel fascicolo inizialmente risultavano sette indagati, sei dei quali mancano nell’avviso di conclusione indagini: la loro posizione è stata stralciata e si sta valutando di depositare al Gip una richiesta di archiviazione. Secondo la Procura etnea il rogo ebbe origine da una “multi presa per le utenze elettriche difettosa” presente nel box dell’agenzia di noleggio auto al Terminal arrivi.

Secondo le accuse, i due “in cooperazione tra loro, per colpa cagionavano, o contribuivano a cagionare, un incendio che si originava all’interno dei locali in uso all’agenzia di noleggio e si sviluppava all’interno del termina arrivi”.  Per la procura Condorelli avrebbe “omesso di attivare una procedura organizzativa per la gestione della sicurezza antincendio adeguata alle dimensioni dell’aerostazione in termini di superfici e numero di passeggeri. In particolare, non prevedeva la presenza necessaria e continuativa di un numero minimo di operatori antincendio, né prevedeva che gli stessi presidiassero ogni zona o maxi zona dell’aeroporto tanto che la sera dell’incendio erano presenti in tutto il terminal solo quattro operatori e in tutta la zona ‘arrivi’, aperta al pubblico, non era presente, né era previsto che fosse presente, alcun operatore”.

Per i magistrati la loro presenza avrebbe consentito “di giungere nell’immediatezza sul posto e spegnere l’incendio”. A Caravello è contestato di aver “omesso di fornire” alla dipendente presente “la necessaria formazione obbligatoria in materia di sicurezza antincendio”. Per lei c’è anche un secondo capo d’imputazione per falso. L’indagata avrebbe dichiarato falsamente “che la dipendente avesse ricevuto l’apposita formazione”.

 

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Cronaca

Catania, controllo carabinieri con i colleghi del NAS a tutela di catanesi e turisti

Personale del Nucleo Antisofisticazione Sanità di Catania hanno denunciato i titolari di tre ristoranti di pesce tutti siti nella zona della “Pescheria”

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La sicurezza alimentare al centro dei controlli effettuati dai carabinieri del comando proviniciale di Catania.  Nei giorni scorsi, i militari della compagnia di Piazza Dante, insieme con i colleghi del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Catania,  hanno denunciato i titolari di tre ristoranti di pesce tutti siti nella zona nota ai piu come la “Pescheria” di Catania.

All’interno della prima attività commerciale, i militari hanno accertato che non sarebbero  state compilate le tabelle relative alle temperature a cui i cibi devono essere conservati e che anche il processo di congelamento dei prodotti sarebbe  stato effettuato con procedure non regolari ed all’interno di apparecchiature refrigeranti non idonee al mantenimento della “catena del freddo”. Cosi ben 40 kg di pesce è stato sequestrato. Ma c ‘è di piu, la proprietaria, una 52enne catanese, non avrebbe  comunicato alla clientela, mediante apposite iscrizioni nel menu previste dalla normativa, che alcuni prodotti erano congelati e non freschi.

Stesso modus operandi anche per il titolare del secondo ristornate, un 59enne che anche lui, come la collega del primo locale, avrebbe servito ai clienti alimenti decongelati spacciandoli per freschi.

Dal terzo locale al centro del mirino dei militari sono stati sequestrati e distrutti 18 kg di pesce non idoneo al consumo in quanto privo di tracciabilità. Inoltre nel laboratorio di preparazione delle pietanze, sarebbero state riscontrate carenze igienico sanitarie derivanti dalla presenza di blatte e altri insetti. il proprietario, un 47enne di Catania avrebbe  adibito a deposito bevande un locale attiguo, non consono, seconod i NAS,  a quel tipo di attività di stoccaggio.

I tre titolari dei ristoranti sono tutti ritenuti responsabili di frode in commercio, oltre che di violazioni nel settore igienico-sanitario ed in totale sono state emesse sanzioni per quasi 50 mila euro.

 

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