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Cronaca

Calcio, il Paternò conquista dopo 24 anni la finale di Coppa Italia Eccellenza

I rossazzurri etnei, nel ritorno della semifinale, superano per 4 a 2 il Modica e sfideranno il Castelbuono per la conquista del trofeo

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foto pagina ufficiale "Facebook" Paternò Calcio

Dopo 24 anni il Paternò conquista la finale di Coppa Italia Eccellenza e lo fa con una prestazione “super” contro il Modica. Dopo l’1-1 del match d’andata, oggi pomeriggio al ‘Falcone-Borsellino” i rossazzurri piegano per 4 a 2 il Modica. Il Paternò affronterà nella finale di Barcellona Pozzo di Gotto in programma il prossimo 17 gennaio la squadra della “Supergiovane Castelbuono, che nell’altra semifinale ha superato il Mazara.

La cronaca. Parte forte il Paternò con Panarello il cui colpo di testa è parato da Marino. Replicano gli ospiti con Savasta la cui conclusione parato da Marino. Al 13’ Paterno vicino al goal con Sangarè ma Savasta salva sulla linea di porta. Al 20’ Paternò in vantaggio grazie ad un destro dalla distanza di Maimone che si insacca alla sinistra del portiere apparso non esente da colpe. Due minuti dopo i padroni di casa raddoppiano con Grasso con un bolide dalla distanza che non lascia scampo al portiere. La palla si insacca all’incrocio dei pali. Sul doppio vantaggio il Paternò si rilassa e il Modica rientra in partita. Al 32’ gli ospiti accorciano le distanze con Azzara con un tiro da dentro l’area di rigore che si insacca nell’angolino dove Romano non può intervenire. Lo stesso Azzara si ripete sei minuti, agguantando il pari, bravo a raccogliere e a depositare in rete la corta respinta del portiere locale. Al 42’ Belluso riporta in vantaggio il Paternò: l’attaccante etneo approfitta di una palla vagante in area su punizione battuta da Maimone e calcia fortissimo con la palla che centra prima la traversa e poi finisce in rete.

Nella ripresa al 12’ il Paternò con Belluso sbaglia un rigore concesso per atterramento di Asero. Al 14’ Asero sigla la quarta rete, grazie ad un tiro con la palla che passa sotto il corpo del portiere. Dopo di che la partita non offre più grandi emozioni con il Paternò che controlla la gara fino alla sua conclusione.

TABELLINO

Paternò 4

Modica  2

Marcatori: Pt  20’ Maimone, 23’ Grasso, 32’ e 38’ Azzara,  42’ Belluso; St 14’ Asero .

Paternò (3-5-2): Romano 6, Panarello 6,5 (37’ st Napoli sv), Godino 6,5, Floro Valenca 7, Sangarè 7, Intzidis 7, Maimone 7,5, Greco 7 (41’ st Fratantonio sv), Belluso 7 (31’ st Giannaula sv), Grasso 7, Asero 7,5 (42’ st Messina sv ). A disp: Coriolano, Lo Monaco, Caruso. All. Truglio. 7

Modica (4-3-3): Marino 5,5, Parisi 6 (26’ st Manfrè 5,5), Cacciola 6, Incatasciato 6(13’ st Guerci 5,5), Diop 5,5, Ferotti 5,5 (26’ st Prezzabile 5,5), Azzara 6,5 (33’ st Agodirin sv ), Palermo 6, Biondi 5,5 (13’ st Ababei 5,5), Palmisano 5,5, Savasta 6. A disp: Basso, Ballatore, Mortellaro, Musso. All. Strano.6

Arbitro: Giuseppe Matranga di Palermo 6 (Fardella-Catanese)

Note: ammoniti Godino (P), Savasta (M), Palermo (M), Greco (P), Ababei (M). Angoli 3-1 per il Paternò. Recupero: PT 2’, ST 5’.

Cronaca

Catania, uomo d’onore di “Cosa Nostra” in carcere per maltrattamenti in famiglia

Si tratta di Nunzio Zuccaro, 62 anni, che avrebbe vessato, aggredito e insultato per anni la ex moglie, la quale stanca di subire ha denunciato ai militari l’ex coniuge

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A Catania i carabinieri hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia Nunzio Zuccaro, 62 anni, reo di aver vessato, aggredito e insultato la ex moglie la quale stanca di subire ha denunciato ai militari  l’uomo. Zuccaro è un personaggio noto alle forze dell’ordine essendo legato alla malavita organizzata: il 62enne ha precedenti per due omicidi, sequestro di persona, occultamento di cadavere, e rapina. Le indagini hanno fatto luce sulle condotte messe in atto dall’indagato nei confronti della donna dal 2019, quando l’uomo era ancora detenuto in carcere per scontare una pena di 30 anni, terminata nel 2020.

La vittima ha riferito ai carabinieri di essere stata oggetto perenne di insulti, e violenze da parte del convivente il quale, anche quando era detenuto in carcere, l’avrebbe minacciata di morte lamentando la sua assenza ai colloqui e l’esiguità della somma di denaro che lei gli faceva pervenire settimanalmente. “Visto che mi fai fare brutta figura con gli altri carcerati, appena esco ti stacco la testa e la metto in mezzo alla strada per farla vedere in tutti i telegiornali”, avrebbe detto Zuccaro alla donna.

La vittima ha raccontato che nel Natale 2023 l’uomo l’avrebbe trascinata davanti ad un affollato bar di Mascalucia e le avrebbe sputato in faccia per punire il fatto che aveva osato dirgli ‘basta’ ad alta voce e dinanzi ai dipendenti dell’attività dove lavorava. Secondo la denuncia l’indagato avrebbe picchiato la moglie con una stampella, e l’avrebbe quasi strozzata perché “non si sottometteva e non gli portava rispetto”.

 

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ambiente

Paternò, lavori per canalizzare acque del Simeto a valle della traversa di Ponte Barca

Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica in attesa delle riparazioni definitive delle paratoie già finanziate dalla Protezione civile regionale

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A Paternò inizieranno lunedì prossimo e dureranno tre giorni i lavori ad opera del Consorzio di bonifica di Catania per canalizzare provvisoriamente le acque del fiume Simeto a valle della traversa di Ponte Barca, dove si registrano perdite dalle paratoie. Lo ha stabilito la cabina di regia per l’emergenza idrica, guidata dal presidente della Regione Siciliana,  in attesa delle riparazioni definitive già finanziate dalla Protezione civile regionale e per le quali occorrerà un intervento che durerà circa due mesi.  La deviazione temporanea non richiede opere ad impatto ambientale e consentirà di poter immettere su alcune zone del territorio della Piana di Catania, attraverso i canali del Consorzio di bonifica, circa 600 litri di acqua al secondo, una fornitura che sarà disponibile anche nei mesi estivi. Questa operazione consentirà agli agricoltori della zona di sopperire parzialmente ai gravi problemi di irrigazione di cui soffre il territorio, dove gli invasi sono quasi vuoti e dove in condizioni stabili l’approvvigionamento è di circa 3000 litri di acqua al secondo.  Il piano per effettuare i lavori ha già ottenuto l’autorizzazione del Genio civile e dell’Autorità di bacino che, nei giorni scorsi, hanno effettuato i sopralluoghi e prevede un movimento di terra a valle nell’alveo per poter incanalare le acque all’interno di un adduttore che porterà l’acqua nella zona di irrigazione.
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