Connect with us

Cronaca

Carabinieri, arrestati due uomini per droga a Randazzo e a Catania

In manette il randazzese Salvatore Maio, 54 anni e il catanese Giovanni Pitarà, 20 anni: detenevano marijuana

Pubblicato

il

Intensa attività antidroga da parte dei carabinieri  del comando provinciale etneo che, in due distinte operazioni, hanno arrestato due soggetti e sequestrati quasi due chili di droga. A Randazzo i carabinieri della locale compagnia hanno arrestato il 54enne Salvatore Maio, perché responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nel corso di un posto di controllo effettuato sulla SS.284, nel territorio di Bronte,  i militari hanno imposto l’alt al conducente di una Opel Corsa il quale ha evidenziato nervosismo e preoccupazione per l’operato dei carabinieri.  Tale comportamento ha insospettito i carabinieri, i quali hanno proceduto ad un controllo del mezzo trovando, in un’intercapedine realizzata nella parte posteriore dell’autovettura, una busta contenente 120 grammi di marijuana. La perquisizione si è anche estesa nell’abitazione dell’uomo: i militari hanno scoperto due piante di cannabis indica di circa 50 centimetri d’altezza, nonché un bilancino di precisione ed il materiale necessario per il confezionamento delle singole dosi per lo spaccio al minuto.  L’arrestato è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

A Catania i carabinieri della squadra “Lupi” del nucleo investigativo del comando provinciale hanno arrestato  il 20enne catanese Giovanni Pitarà, accusato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.  Una breve ma proficua attività info investigativa ha fatto sì che i militari monitorassero il civico 35 di via Santa Maria dell’Aiuto, nel cuore del popoloso quartiere San Cristoforo, teatro di un verosimile fenomeno di spaccio di droga stante il continuo viavai di giovani che effettuavano veloci ingressi all’interno del cortile interno di quella palazzina, allontanandosi poco dopo.  Pertanto in tarda serata, ulteriormente constatata l’affluenza di clienti, i militari hanno deciso di fare ingresso nel patio, ma sono stati visti dal Pitarà che si è dato precipitosamente alla fuga: i militari entrati nell’appartamento da lui utilizzato  hanno trovato una borsa all’interno dell’armadio della stanza da letto che, oltre alla tessera sanitaria del fuggiasco, conteneva anche 1,5 kg. circa di marijuana, tipo “shunk” suddivisa in 6 buste di plastica, 25 grammi di cocaina, 7 grammi di crack, un foglio di block notes con le indicazioni manoscritte su clienti e somme di denaro incassate dalla vendita della droga, nonché la somma di 80 euro, anch’essa sequestrata perché ritenuta provento dello spaccio. I militari si sono immediatamente attivati nella ricerca del Pitarà,  localizzato e arrestato presso la casa della madre, sottoposta agli arresti domiciliari anche lei per reati in materia di droga.  L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Caltagirone.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cronaca

Etna, sindaco di Belpasso Caputo critica presenza escursionisti durante attività stromboliana

“L’eruzione ha provocato il crollo di una parte del cratere di Sud-Est, generando una colonna di fumo alta chilometri e flussi piroclastici, portando gli escursionisti a lasciare in fretta e furia i sentieri. Abbiamo corso un grave pericolo” ha detto Caputo

Pubblicato

il

foto profilo Facebook - Boris Behncke

“Abbiamo corso un grave pericolo e mi dispiace se che ne parli poco” ha detto il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, dopo che nella giornata di ieri un flusso piroclastico sull’Etna dove era in corso l’attività stromboliana, ha messo in pericolo escursionisti e turisti. Ieri mattina alle 5:30 è scattato il sistema di preavviso Etnas con un’allerta di “altissima probabilità di accadimento”

L’eruzione ha provocato il crollo di una parte del cratere di Sud-Est, generando una colonna di fumo alta chilometri e flussi piroclastici, portando gli escursionisti a lasciare in fretta e furia i sentieri. L’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) aveva confermato che il tremore vulcanico aveva raggiunto livelli molto elevati.

Il primo cittadino ha voluto sottolineare l’efficacia del sistema Etnas, strumento prezioso fortemente voluto dal dirigente della Protezione Civile, Salvo Cocina. Tuttavia, ha lamentato la chiara assenza di azioni conseguenti all’allerta. “Il sistema di preavviso Etnas funziona benissimo, ma a cosa serve se poi non si prendono provvedimenti? A svegliarti di notte o di primo mattino?”, ha aggiunto evidenziando il rischio corso e la necessità di una maggiore consapevolezza sui pericoli legati all’attività vulcanica.

“Perché è stato consentito portare turisti in quota? Ieri è stata solo fortuna, ma non si può contare sempre sul caso,” ha affermato, criticando la scelta di permettere l’accesso ai turisti in quota nonostante l’evidente allerta, e ribadendo con forza la necessità di misure più restrittive e immediate.

“Serve una forte presa di coscienza sui rischi e bisogna interdire il perimetro individuato dalla Protezione Civile, quando necessario. Non possiamo pensare solo al denaro,” ha aggiunto, mettendo in luce la priorità della sicurezza sulla semplice speculazione economica.

“Le autorità competenti devono adottare misure più incisive per garantire la sicurezza della popolazione e dei visitatori, anteponendo la tutela della vita umana a qualsiasi altra considerazione. Porterò io stesso, all’attenzione del nuovo Prefetto, la situazione,” ha concluso il Sindaco.

Continua a leggere

Cronaca

Lavoro, due incidenti mortali, deceduti un 48enne e un 80enne, indagini in corso

A perdere la vita a Pachino(SR) un 48enne di Biancavilla Carmelo Magistro, mentre a Mineo, in un fondo agricolo, è morto l’80enne Francesco Piccolo

Pubblicato

il

Giornata nera, quella di ieri, Festa della Repubblica, per il mondo del lavoro visto il decesso di due uomini, residenti nella provincia etnea, mentre stavano lavorando. A Pachino nel siracusano, è morto Carmelo Magistro, 48 anni, originario di Biancavilla, deceduto a causa delle gravi ferite riportate a seguito dell’incidente. Sul caso sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine, chiamate a ricostruire la dinamica dell’incidente.

A Mineo all’interno di un fondo agricolo ubicato in contrada Mulino Badia, un uomo di 80 anni Francesco Piccolo è morto a seguito del ribaltamento del trattore.  Da una prima ricostruzione sembra che alla guida del mezzo vi fosse proprio la vittima anche se al momento sono in corso gli opportuni accertamenti da parte delle forze dell’ordine.  Sul posto carabinieri della compagnia di Palagonia e i vigili del fuoco del distaccamento di Caltagirone.

Continua a leggere

Trending