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Famiglia

Carta acquisti solidale: a Paterno’ solo per un centinaio di famiglie

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In arrivo a partire dal 18 luglio la Carta solidale, la carta elettronica di pagamento, prepagata e ricaricabile, con un importo una tantum di 382,50 euro spendibile in acquisti di beni di prima necessità. La misura, prevista dalla legge di bilancio 2023, arriverà solo a pochissimi cittadini. A Paternò saranno solo 135 le carte spedite ai beneficiari senza fare alcuna domanda, tutti gli altri anche se in possesso dei requisiti, resteranno a bocca asciutta. Ad eccezione delle grandi città come Napoli con 31 mila carte,Roma con 30 mila, Palermo con 20 mila, Milano 15 mila e Catania quasi 12 mila, per il resto dei comuni saranno solo quindi poche centinaia di carte. Ogni comune avrà a disposizione, infatti, solo un numero limitatissimo di carte da erogare ai nuclei familiari in possesso di requisiti abbastanza restrittivi e, tra questi, verrà stilata una graduatoria dei nuclei familiari beneficiari a partire dall’indicatore ISEE più basso (anche se il limite per l’accesso al beneficio e con priorità ai nuclei composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009. Successivamente verranno presi in considerazione i nuclei familiari, sempre composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005 e per ultimi i nuclei familiari composti da almeno tre componenti. Il contributo non spetta ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza; Reddito di inclusione; qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà o in cui almeno uno dei componenti sia percettore di  Assicurazione Sociale per l’Impiego – NASPI e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL; Indennità di mobilità; Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; Cassa integrazione guadagni-CIG; qualsivoglia differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato. Infine nuovi termini sono stati forniti dall’INPS con il messaggio 2373 del 26-06-2023 per il consolidamento delle liste da parte dei Comuni che riportiamo di seguito:

  •  entro il 7 luglio pubblicazione nell’applicazione web delle graduatorie rielaborate per ciascun Comune;
  • pubblicazione entro il 7 luglio  invio entro l’8 luglio delle liste da parte dell’INPS a Poste Italiane per le attività di competenza;
  • restituzione entro il 15 luglio da Poste Italiane all’INPS delle liste complete dei codici identificativi delle carte associate a ciascun beneficiario;
  • pubblicazione entro il 18 luglio nell’applicazione web delle liste definitive e complete dei codici carte assegnati;
  • invio da parte dei Comuni, a decorrere da quest’ultima data, delle comunicazioni ai beneficiari del contributo, contenenti le indicazioni per il ritiro delle carte presso gli Uffici postali.

Associazionismo

Catania, progetto “Le mani in pasta”, per giovani con disturbo spettro autistico

“Il lavoro rappresenta un’importante occasione relazionale e di crescita, ma soprattutto dona loro dignità e senso”. A dirlo Federico Lupo, presidente di “Un futuro per l’autismo”

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Il progetto “Le mani in pasta”, indirizzato a soggetti con disturbo dello spettro autistico, ha formato come pizzaioli sei adulti, con età compresa tra i 20 e i 30 anni.

Il corso che li ha impegnati per quattro volte al mese da ottobre a maggio è stato tenuto da maestri della Nazionale italiana pizzaioli (Nip). Ad organizzarlo l’associazione ‘Un futuro per l’autismo’ in collaborazione con ‘Un altro modo’. Alla fine del corso i sei partecipanti sono stati premiati, nella sede dell’impresa sociale Cantine di Loreto di Acireale, con gli attestati che li dichiara ‘piazzaioli con le mani in pasta”.

“È un modo per dare il giusto merito ai nostri ragazzi per il percorso che hanno fatto, legato alla panificazione e alla pizzeria- ha detto Federico Lupo, presidente di “Un futuro per l’autismo” – l’inserimento lavorativo si coniuga perfettamente con il progetto di vita dei nostri ragazzi, da cui non può prescindere. Il lavoro rappresenta un’importante occasione relazionale e di crescita, ma soprattutto dona loro dignità e senso”.

Vera Caltabiano, componente dell’associazione ha spiegato  che ” il lavoro delle istituzioni è fondamentale  da quando si ha una diagnosi fino al momento dell’inserimento nella società, perché gli unici che possono garantire attività adeguate per i nostri ragazzi sono gli enti locali. Ma devono collaborare: con le associazioni di familiari e con le cooperative che offrono i servizi. Solo così si può garantire un futuro ai nostri ragazzi. Futuro che è la cosa che ci ha preoccupati – sottolinea – dal giorno in cui ci hanno detto ‘vostro figlio ha un disturbo dello spettro autistico’. Lì il pensiero che dobbiamo lasciare i nostri figli senza che abbiano uno spazio nella società è terribile”.

La consegna degli attestati è stata l’occasione di parlare di un percorso comune per costruire un progetto di vita che coinvolga famiglie e istituzioni. Un esempio arriva dal comune di Sant’Agata Li Battiati che al progetto di vita delle persone con autismo ha deciso di destinare un terreno confiscato alla mafia.

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Famiglia

Sicilia, contributo di solidarietà, l’ultimo step prima del pagamento per 8 mila famiglie

I fondi, complessivamente 30 milioni di euro, saranno destinati a 7.932 nuclei familiari, in base alla graduatoria definitiva pubblicata il 19 maggio scorso sul sito dell’Irfis. L’importo massimo previsto per ciascun contributo è di 5 mila euro.

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Da oggi prende  il via l’ultimo passaggio prima dell’erogazione del contributo di solidarietà una tantum destinato alle famiglie siciliane in condizione di grave disagio economico e sociale. Una misura varata dal governo Schifani che rappresenta l’atto conclusivo di un percorso partito il 25 febbraio con l’apertura dello sportello telematico e che ora si prepara a concretizzarsi con i primi pagamenti.

I fondi, complessivamente 30 milioni di euro, saranno destinati a 7.932 nuclei familiari, in base alla graduatoria definitiva pubblicata il 19 maggio scorso sul sito dell’Irfis. L’importo massimo previsto per ciascun contributo è di 5 mila euro, calcolato tenendo conto della situazione economica, della composizione del nucleo familiare, della presenza di minori o di situazioni di particolare vulnerabilità, come le famiglie monogenitoriali.

Prima dell’erogazione del contributo è richiesto agli aventi diritto un ultimo adempimento. La piattaforma digitale utilizzata per la raccolta delle domande sarà riaperta fino al 27 giugno: in questa finestra temporale, i beneficiari dovranno caricare un documento rilasciato dai servizi sociali del proprio Comune di residenza, che certifichi la possibilità (o meno) di essere impiegati in attività socialmente utili. Questo passaggio è previsto dall’avviso pubblico dell’assessorato regionale delle Politiche sociali e rappresenta una clausola di responsabilizzazione, che mira anche a promuovere l’inclusione attiva per chi si trova in condizioni di fragilità. Al termine di questa procedura si procederà con il pagamento.

Intanto, il governo Schifani, che ha gestito l’intera operazione attraverso l’Irfis, società finanziaria della Regione Siciliana, sta lavorando per reperire ulteriori risorse. L’obiettivo è quello di riuscire a finanziare tutte le ulteriori posizioni che rispondono ai parametri ma arrivate ex aequo o escluse dal sorteggio. Sono necessari poco più di 1,2 milioni di euro.

 

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