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Cronaca

Catania, picchia la moglie davanti la figlia di 3 anni: arrestato

L’uomo avrebbe detto: “se parli ti ammazzo”, ma la donna ha avuto il coraggio di denunciare

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Ha sferrato calci e pugni alla compagna davanti alla loro figlioletta di soli 3 anni. La donna è riuscita a proteggere sé stessa e la figlia per poi fuggire di casa e chiedere aiuto alla Polizia di Stato. Dopo aver accompagnato la figlioletta dai nonni, la donna ha scelto di mettere fine alle aggressioni perpetrate da anni nei suoi confronti dal compagno, rivolgendosi al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Librino. Già nel 2022 la donna era finita in ospedale, al Pronto Soccorso, per le gravi lesioni legate ad una feroce aggressione, sorta per futili motivi con il compagno. In Commissariato i poliziotti hanno raccolto la denuncia della vittima che ha raccontato tutti i dettagli dell’ultimo episodio di violenza, subito poco prima, in casa, davanti alla figlia.

Secondo quanto riferito agli agenti, l’aggressore l’avrebbe minacciata di morte e denigrata con frasi offensive. “Se parli, ti ammazzo!” avrebbe detto l’uomo prima di colpirla con schiaffi al viso e alla testa. Quando la donna si sarebbe abbassata per cercare di mettere al riparo la figlia, il compagno le avrebbe sferrato un calcio al volto, procurandole una ferita al labbro. Dopo aver tranquillizzato la vittima, gli agenti della squadra volanti della Questura di Catania hanno raggiunto l’abitazione dove si era consumata la violenza, trovando il 32enne che è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva. Su disposizione del PM di turno, l’uomo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso l’abitazione dei genitori in attesa del giudizio di convalida davanti al Gip.

Cronaca

Scordia, Fillea Cgil su decesso imprenditore: “Ogni morte sul lavoro è un fallimento dello Stato”

“Non è accettabile che nel 2025 si continui a morire cadendo da un’impalcatura- dice il sindacalista Vincenzo Cubito- È ora di dire basta alla logica del profitto a scapito della vita e della dignità dei lavoratori, siano essi dipendenti o datori di lavoro”

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Ancora una tragedia nel settore edile, ancora una vita spezzata sul lavoro. Esprimiamo profondo cordoglio per la morte di Nunzio Mazzone, 65 anni, titolare di un’impresa edile, deceduto dopo una caduta da un ponteggio mentre eseguiva lavori di ristrutturazione su una palazzina a Scordia”.

nella foto l’imprenditore Nunzio Mazzone

A parlare è Vincenzo Cubito segretario generale Fillea Cgil Catania- Caltagirone che cosi interviene dopo l’ennesimo incidete mortale sul lavoro La salma si trova adesso al cimitero di Scordia dove è stata portata subito dopo l’incidente su disposizione della procura di Caltagirone.  A condurre le indagini i carabinieri di Palagonia. A breve dovrebbe essere effettuata l’ispezione cadaverica. “A nome della Fillea Cgil di Catania e Caltagirone, ci stringiamo con dolore attorno alla famiglia della vittima. Ma al cordoglio si accompagna l’indignazione: non possiamo più assistere in silenzio a questa strage continua, consumata nei cantieri, troppo spesso in assenza di adeguate condizioni di sicurezza.

Ogni morte sul lavoro è un fallimento dello Stato, delle istituzioni, del sistema delle imprese- dice Cubito- Non è accettabile che nel 2025 si continui a morire cadendo da un’impalcatura.

È ora di dire basta alla logica del profitto a scapito della vita e della dignità dei lavoratori, siano essi dipendenti o datori di lavoro. Chiediamo con forza che venga fatta piena luce sulle dinamiche dell’incidente e che le autorità competenti verifichino il rispetto delle normative sulla sicurezza nei cantieri. Ma serve un cambio di passo urgente e strutturale: più controlli, più ispettori, più formazione, più prevenzione. La sicurezza sul lavoro non può essere un costo da ridurre, ma un diritto inviolabile da garantire. Lo ripetiamo da anni: il lavoro deve servire a vivere, non a morire” ha concluso così Cubito.

 

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Cronaca

Etna, conclusa attività stromboliana, lava in raffreddamento

Durante l’attività stromboliana l’aeroporto Fontanarossa è rimasto operativo

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ETNA. Cessata nelle scorse ore l’attività stromboliana al cratere di sud-est registratesi nella sera di ieri intorno alle ore 19 e che ha prodotto anche una colata lavica nella zona sommitale del vulcano. La lava è in raffreddamento. Il modello previsionale indicava che un eventuale nube eruttiva si sarebbe dispersa in direzione Est-Sud-Est.

Dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico aveva mostrato i primi segnali intorno alle 14 raggiungendo alle 19 valori alti.  Il livello di allerta per il volo, il Vona, era salito ad arancione, ma durante l’intera fase eruttiva dell’Etna, l’aeroporto Fontanarossa è rimasto operativo

 

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