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Cronaca

Catania, picchia la moglie davanti la figlia di 3 anni: arrestato

L’uomo avrebbe detto: “se parli ti ammazzo”, ma la donna ha avuto il coraggio di denunciare

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Ha sferrato calci e pugni alla compagna davanti alla loro figlioletta di soli 3 anni. La donna è riuscita a proteggere sé stessa e la figlia per poi fuggire di casa e chiedere aiuto alla Polizia di Stato. Dopo aver accompagnato la figlioletta dai nonni, la donna ha scelto di mettere fine alle aggressioni perpetrate da anni nei suoi confronti dal compagno, rivolgendosi al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Librino. Già nel 2022 la donna era finita in ospedale, al Pronto Soccorso, per le gravi lesioni legate ad una feroce aggressione, sorta per futili motivi con il compagno. In Commissariato i poliziotti hanno raccolto la denuncia della vittima che ha raccontato tutti i dettagli dell’ultimo episodio di violenza, subito poco prima, in casa, davanti alla figlia.

Secondo quanto riferito agli agenti, l’aggressore l’avrebbe minacciata di morte e denigrata con frasi offensive. “Se parli, ti ammazzo!” avrebbe detto l’uomo prima di colpirla con schiaffi al viso e alla testa. Quando la donna si sarebbe abbassata per cercare di mettere al riparo la figlia, il compagno le avrebbe sferrato un calcio al volto, procurandole una ferita al labbro. Dopo aver tranquillizzato la vittima, gli agenti della squadra volanti della Questura di Catania hanno raggiunto l’abitazione dove si era consumata la violenza, trovando il 32enne che è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, ferma restando la presunzione di innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva. Su disposizione del PM di turno, l’uomo è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso l’abitazione dei genitori in attesa del giudizio di convalida davanti al Gip.

Cronaca

Maltempo, situazione critica nella provincia di Catania, danni ingenti

L’avvio del sistema di allertamento ha portato all’adozione delle necessarie misure preventive, tra cui l’emissione di ordinanze per la chiusura delle scuole e di spazi pubblici, l’apertura dei Centri Operativi Comunali (COC) e il pre allargamento dei CCS presso le Prefetture

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Il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana comunica gli aggiornamenti sull’emergenza maltempo che sta interessando l’isola nelle ultime ore. Già nella serata di ieri, in seguito all’allerta meteo diramata, rossa e arancione, il Dipartimento ha emanato un comunicato straordinario, raccomandando ai Comuni e alle strutture operative le principali procedure in emergenza.

L’avvio del sistema di allertamento ha portato, già nella serata stessa e durante le prime ore della notte, all’adozione delle necessarie misure preventive, tra cui l’emissione di ordinanze per la chiusura delle scuole e di spazi pubblici, l’apertura dei Centri Operativi Comunali (COC) e il pre allargamento dei CCS presso le Prefetture.  Il Dipartimento tramite i suoi uffici provinciali e con le Prefetture sta garantendo in tempo reale un costante coordinamento con le autorità locali. La notte è trascorsa senza particolari criticità. Fin dalla giornata di ieri, tutto il sistema del volontariato è stato allertato e sono state acquisite le disponibilità di volontari dotati di mezzi, come pick-up e pompe idrovore.

I volontari organizzati stanno effettuando attività di pattugliamento sul territorio per monitorare e gestire eventuali emergenze in maniera rapida ed efficace. Nelle prime ore della mattina si sono registrati picchi di precipitazioni significative a Linguaglossa, nel messinese e in generale nella zona del versante orientale della Sicilia. Le zone maggiormente colpite sono Catania, Palagonia e Riposto.Dalla mezzanotte i vigili del fuoco del comando provinciale hanno eseguito una decina di interventi per danni provocati dalla pioggia, servizi di assistenza e dissesti statici. A Paternò un alberò in Piazza Santa Barbara è caduto su un autovettura; ed ancora in Piazza della Regione a causa del forte un palo della pubblica illuminazione cade su  di un auto in soste .

A Misterbianco hanno soccorso utilizzando un canotto il guidatore di un’auto rimasto bloccato all’interno della vettura a causa della strada allagata A Taormina la polizia locale ha chiuso, al momento, la via Crocefisso, una delle principali strade per raggiungere dalla costa il centro storico della cittadina turistica, e sono in corso i lavori per sgomberare la via. A Giardini Naxos, vigili urbani e Protezione civile stanno monitorando il fiume Alcantara che è molto ingrossato a seguito delle precipitazioni.

Qui è stato fatto sgomberare per ragioni di sicurezza un uomo, probabilmente accampato da mesi sull’argine sinistro del corso d’acqua. Sono saltati in vari punti alcuni tombini. Un forte vento a raffiche e la pioggia stanno colpendo Enna. Ci sono alberi caduti sulla 117 bis, la strada che da Enna va a Piazza Armerina e sulla statale 192, strada obbligatoria per chi dall’autostrada, da Catania deve raggiungere Enna. I volontari della protezione civile di Enna sono al lavoro, sin dalle prime luci dell’alba, per tagliare rami pericolanti e rimuovere quelli caduti in viale Diaz, piazza San Francesco a Enna e nella frazione di Pergusa. La situazione meteo, secondo le previsioni della protezione civile regionale, è destinata a peggiorare.

 

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Cronaca

Linguaglossa, scoperto caso di evasione fiscale internazionale, pari a 500 mila euro

L’attività di verifica ha riguardato un tour operator con sede formale a Malta, ma, secondo l’accusa, di fatto gestito e operante in via esclusiva in Italia, un presunto caso di “esterovestizione societaria”

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I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno scoperto un caso di evasione fiscale internazionale riguardante un imprenditore di Linguaglossa che, in poco più di 5 anni di attività, avrebbe sottratto al fisco italiano redditi per quasi mezzo milione di euro. L’attività di verifica ha riguardato un tour operator con sede formale a Malta, ma, secondo l’accusa, di fatto gestito e operante in via esclusiva in Italia, un presunto caso di “esterovestizione societaria”.

Si tratta di un “sistema” che consiste nell’esercitare un’attività economica sul territorio nazionale in maniera del tutto occulta al Fisco, simulando che la società sia un soggetto estero, di norma con sede in paesi aventi trattamento fiscale più vantaggioso, allo scopo di sottrarsi al regime tributario italiano. In realtà in quello Stato l’impresa è priva di strutture, mezzi e risorse, in quanto interamente gestita dall’Italia.

Le indagini avrebbero fatto emergere delle anomalie come la pluriennale pubblicizzazione di varie tipologie di escursioni, tra cui, l’Etna, le isole Eolie, le Gole dell’Alcantara e Taormina, tramite sito web italiano e informazioni di contatto riferite a utenze cellulari nazionali. E’ stato inoltre appurato che il capitale sociale dell’impresa maltese, costituita nel 2017, era interamente posseduto da un siciliano residente a Linguaglossa, risultato esserne anche l’amministratore unico. Parallelamente, sono stati svolti accertamenti bancari.

E’ stata attivata la cooperazione amministrativa prevista tra Stati dell’Unione Europea per scambiare informazioni con la Repubblica di Malta allo scopo, da un lato, di ricostruire il giro d’affari dell’impresa e, dall’altro, di riscontrare l’effettività della sede maltese. A conclusione delle attività ispettive la sede effettiva della società è stata pertanto ricondotta in Italia, nel comune di residenza dell’amministratore dove si è proceduto ad attribuirle d’ufficio apposita partiva Iva per gli adempimenti previsti dalla normativa fiscale nazionale.

Inoltre, la dettagliata ricostruzione, tramite indagini finanziarie, delle operazioni commerciali e dei pagamenti ricevuti dall’impresa e dal suo titolare, ha permesso di constatare l’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi per gli anni 2017-2022 e l’evasione ai fini delle Imposte dirette, dell’IVA e dell’IRAP di redditi per quasi mezzo milione di euro.

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