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Chiesa

Catania, 5 anni addietro il sisma di Santo Stefano, ricostruzione a rilento

Domani pomeriggio alle ore 16 saranno consegnati, alla ditta che effettuerà gli interventi, i lavori nella chiesa della frazione di Pennisi, S. Maria del Carmelo danneggiata dal terremoto

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foto pagina social Ministro Nello Musumeci- protezione civile

Sono trascorsi 5 anni dal sisma di Santo Stefano, registratosi alle 03.19 del 2018. Un terremoto di magnitudo 4.9 con epicentro Viagrande.  I paesi più colpiti della provincia etnea furono Zafferana Etnea (in particolare la frazione di Fleri), Acireale (con la frazione di Pennisi), Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina. Un terremoto che provocò  danni a civili abitazioni e al patrimonio culturale del territorio nonche il ferimento di circa 30 persone con oltre mille sfollati. Intere frazioni come Pennisi, Fiandaca e Piano Api furono evacuate.

(pagina social Ministro Nello Musumeci- protezione civile)

A distanza di 5 anni da quel tragico evento, domani pomeriggio sarà illustrato alla comunità locale il progetto di restauro della chiesa e si procederà alla stipula ufficiale del contratto tra la ditta aggiudicataria e la Diocesi, rappresentata da don Angelo Milone, direttore Ufficio Beni Culturali. Prevista la presenza di Salvatore Scalia, Commissario Straordinario Ricostruzione Area Etnea Sisma 2018, che incontrerà, insieme a Roberto Barbagallo, Sindaco di Acireale, i rappresentanti dei comitati Giuseppe Zappalà, delle zone Acireale e Aci Sant’ Antonio, e Matilde Riccioli, di Zafferana Etnea. L’importo dei lavori al netto del ribasso d’asta è pari a 1.522.238,59 euro e quello complessivo dell’intervento è pari a 2.468.000 euro.

A ricordare l’evento di 5 anni addietro anche il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci che sulla propria pagina social ha condiviso un post del Dipartimento della Protezione civile. “Nella notte di Santo Stefano di 5 anni fa il sisma colpì il territorio etneo-si legge nel post-  Il Sistema di protezione civile intervenne rapidamente per la ricerca, il soccorso, l’assistenza ai cittadini, la messa in sicurezza e le verifiche di agibilità degli edifici coinvolti”. Intanto l’iter per la ricostruzione procede a rilento. Una problematica dipesa sia da una burocrazia piuttosto complicata, sia dalla guerra in Ucraina che dagli anni della pandemia da covid -19.

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Ragalna, via crucis condivisa tra le parrocchie S.Barbara e S.Maria del Carmine

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Una Pasqua all’insegna di una nuova unione tra le due realtà ecclesiali: quella della parrocchia di Santa Barbara e quella di Santa Maria del Carmine, che quest’anno hanno vissuto, unite, la Via Crucis presso il parco dell’amicizia adiacente al palazzo del Comune. Una bella esperienza di condivisione tra le due realtà che finora hanno fatto capo a due realtà e quartieri ben distinti all’interno del piccolo centro etneo e che invece, ora, pur continuando a mantenere le proprie specificità, decidono di percorrere la via della condivisione, complice anche la recente nomina come parroco della chiesa di santa Maria del Carmine (piazza Cisterna) di don Vincenzo Savio Nicolosi che è anche parroco della chiesa di Santa Barbara.

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Chiesa

Biancavilla, don Antonino La Manna propone una lettura biblica dell’Icona di Maria SS. dell’Elemosina

L’evento oggi pomeriggio all’interno della Basilica Collegiata

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In preparazione alla Pasqua, nel cuore della Quaresima, la Basilica Santuario di Biancavilla e l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” propongono un appuntamento di riflessione e spiritualità aperto a tutti i fedeli, con Don Antonino La Manna, biblista e vicario episcopale per la cultura dell’Arcidiocesi di Catania. Martedì 12 marzo alle ore 19:00, Don Antonino proporrà una lettura biblico-pasquale dell’Icona di Maria SS. dell’Elemosina: a partire dalla simbologia iconografica bizantina, offrirà una meditazione spirituale sui contenuti più profondi della fede cristiana, dall’Incarnazione del figlio di Dio, al suo mistero pasquale di morte e risurrezione.

Nella tradizione bizantina, infatti, l’icona racchiude attraverso un codice di segni e colori la grande ricchezza del mistero cristiano. Pertanto, ogni icona sacra diventa un “sacramentale”, un invito a purificare lo sguardo per contemplare nei segni visibili le realtà invisibili che ci riguardano e ci raggiungono. Come ha ricordato più volte Papa Francesco, la vita di fede non nasce da uno sforzo personale alla ricerca di una perfezione sempre irraggiungibile, ma è accogliere Dio che ci viene incontro, lasciarci incontrare da lui e lasciarci abbracciare dal suo amore. Ringraziamo sin d’ora Don La Manna per aver accettato l’invito per questa preziosa catechesi quaresimale, che ci permetterà di scoprire nella celebre icona della Vergine dell’Elemosina, l’Elèusa, il mistero pasquale di Cristo a cui ciascuno di noi è chiamato a prendere parte.

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