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Cronaca

Catania, arrestato 32enne per violazione divieto avvicinamento alla ex moglie

Il braccialetto elettronico anti-stalking disposto dal GIP quando è stato arrestato lo scorso agosto, si è attivato l’altra sera segnalando la presenza dell’uomo nei pressi dell’abitazione dell’ex moglie

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A Catania agenti della polizia di stato hanno arrestato un 32enne per violazione del divieto di avvicinamento alla ex moglie. Era stato arrestato tre mesi addietro per essersi reso autore di atti persecutori e minacce nei confronti della donna. Da quanto si apprende il 32enne non si sarebbe rassegnato alla fine del proprio matrimonio, continuando a molestare la ex, tanto da causarle un grave stato di ansia e di timore per la propria incolumità. Dopo l’udienza di convalida dell’arresto il GIP ha disposto nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, con apposizione del braccialetto elettronico anti-stalking.

Nonostante l’arresto ed il procedimento penale in corso l’uomo non si è dato per vinto e ha continuato a molestare la ragazza, incurante del dispositivo elettronico applicatogli, in grado di segnalare l’avvicinamento alla donna. La polizia di stato l’altra sera è intervenuta dopo la segnalazione del ‘braccialetto elettronico anti stalking’,  che ha localizzato l’uomo nei pressi dell’abitazione della donna, così violando tutte le prescrizioni che gli erano state imposte.   A confermare la circostanza, quasi contestualmente, è pervenuta al 112 una richiesta di intervento da parte della donna, che aveva visto l’uomo davanti l’ingresso della propria abitazione. E così, gli agenti delle volanti sono arrivati in prossimità dell’abitazione, dove hanno subito individuato l’uomo, fermo davanti la casa della donna e l’hanno arrestato.

Cronaca

Sicilia, 83 roghi in un solo giorno e 27 ancora attivi

Le province più colpite sono Catania, Caltanissetta e Agrigento. La maggior parte degli interventi ha riguardato incendi di vegetazione

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Giornata ad alta criticità per la Sicilia sul fronte incendi. Sono 83 i roghi registrati oggi, 14 luglio 2025, in tutto il territorio regionale. Di questi, 27 risultano ancora attivi, con Catania tra le province più colpite: 22 incendi totali, di cui 10 ancora in corso. Seguono Caltanissetta con 19 episodi (6 attivi) e Agrigento con 12 incendi (4 ancora in fase di spegnimento). Fiamme anche nei territori di Enna, Messina, Palermo, Siracusa e Trapani. La maggior parte degli interventi (ben 57) ha riguardato incendi di vegetazione, mentre 5 sono stati classificati come incendi boschivi e 21 come episodi di altra natura.

Fin dalle prime ore del mattino, sono al lavoro le squadre operative del Corpo Forestale della Regione Siciliana, coordinate dalla Sala operativa regionale, in sinergia con i Vigili del fuoco. A supporto delle operazioni anche le strutture della Protezione civile e numerose associazioni di volontariato, attive nelle aree colpite per fornire assistenza logistica e supporto operativo. Nei casi più complessi si è reso necessario l’impiego di mezzi aerei: quattro Canadair e gli elicotteri regionali sono intervenuti in cinque situazioni critiche. Tra queste, un incendio boschivo a Mazzarino (Caltanissetta) e incendi urbani a Belpasso e Castiglione di Sicilia (Catania), Buccheri (Siracusa) e Itala (Messina), dove le fiamme hanno minacciato anche le aree abitate. Particolarmente delicata la situazione a Mazara del Vallo, in località Tre Fontane, dove un incendio si è sviluppato in prossimità di abitazioni: i Vigili del fuoco hanno richiesto il supporto delle organizzazioni di volontariato, coordinate dalla Protezione civile regionale.

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Cronaca

Catania-Messina, mattinata da incubo sulla tangenziale: lunghe code e un furgoncino andato a fuoco

Traffico congestionato anche a causa di un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale

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Lunedì nero per la viabilità catanese dal momento che la tangenziale in direzione Messina si è trasformata in un lungo serpentone di auto bloccate, in una mattinata che ha messo a dura prova la pazienza degli automobilisti. A paralizzare il traffico, una sequenza di eventi critici che hanno colpito contemporaneamente la stessa area. Tra le cause, certamente, un cantiere programmato nei pressi dei caselli di San Gregorio, dove sono in corso i lavori di rifacimento del manto stradale, in particolare nella corsia riservata al Telepass. Il restringimento della carreggiata ha costretto i veicoli a rallentare drasticamente, generando in breve tempo chilometri di coda a partire dallo svincolo di San Giorgio. A peggiorare la situazione, poco dopo i caselli, un furgoncino, per cause ancora in via di accertamento, ha preso fuoco, obbligando le squadre di soccorso a intervenire con urgenza. L’incendio ha comportato la chiusura parziale della carreggiata, rendendo ancora più difficoltoso il deflusso del traffico già congestionato.

Inoltre, un violento rogo è divampato nelle campagne adiacenti l’autostrada, sollevando colonne di fumo visibili a chilometri di distanza e creando ulteriore allarme tra i viaggiatori. Il risultato: oltre sette chilometri di coda e una situazione ancora lontana dalla normalità. Si raccomanda di evitare la zona e valutare percorsi alternativi, in attesa che le condizioni permettano una regolare ripresa della circolazione.

AGGIORNAMENTO ORE 20.10 

E’ sul lunedì nero della viabilità catanese c’è da registrare, nella serata di oggi , una nota dell’avvocato Filippo  Nasca, Presidente del Consorzio per le Autostrade Siciliane: “In relazione alle lunghe code di automezzi provocate stamattina da lavori urgenti di asfaltatura di parte della carreggiata in prossimità dei caselli terminali di Catania- si legge nella nota- il Presidente del Consorzio ha richiesto un rapporto dettagliato alla struttura di gestione di Autostrade Siciliane. Inoltre ha invitato la direzione del Consorzio ad avvicendare il direttore dei lavori ed a riprogrammare le operazioni residuali, che in futuro dovranno svolgersi in notturna. Autostrade siciliane si scusa con gli automobilisti per i disagi, dovuti comunque a lavorazioni necessarie per il miglioramento dei livelli di sicurezza delle tratte in concessione”.

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