A Bronte i consiglieri comunali del Pd della Lista Civica “Calanna-Guardiamo Avanti Ancora” – Graziano Calanna, Samanta Longhitano, Gaetano Messina, Mauro Petralia propongono la mozione di sfiducia al Sindaco Pino Firrarello. Le motivazioni sono tutte sintetizzate in un manifesto che è stato pubblicato in questi giorni:
“In questi 4 anni l’azione amministrativa del sindaco e della sua squadra è assolutamente fallimentare. Da un anno l’attività consiliare è paralizzata a causa dell’assenza di una maggioranza. La giunta troppo spesso è stata assente, inadeguata e impreparata. Bronte, nei fatti, è amministrata (male) da soggetti esterni al comune che non sono stati eletti dalla cittadinanza. I cittadini ci chiedono di andare a votare subito e che un altro anno in queste condizioni sarebbe un danno per Bronte.”
La scadenza naturale delle elezioni è maggio/giugno 2026, in caso di mozione di sfiducia adesso, si voterebbe con buona probabilità, a maggio/giugno 2025.
“I sopra citati consiglieri comunali firmatari della proposta chiedono agli altri consiglieri comunali di opposizione: intendete tenere ancora in vita l’amministrazione Castiglione – Firrarello?”, si legge in una nota stampa. Consiglieri proponenti fanno appello ai consiglieri delle altre forze politiche di opposizione affinche votino la mozione di sfiducia al sindaco: quest’ultima ha bisogno di 7 consiglieri comunali per essere discussa e di 10 in totale per essere votata in consiglio comunale.
Gli altri consiglieri di opposizione sono: Giuseppe Ruffino, Massimo Castiglione, Thomas Cuzzumbo, Carlotta Cimbali, tutti e 4 afferenti al gruppo consiliare Bronte 2030 facente riferimento all’On. Luca Sammartino; Ernesto Di Francesco e Nunzio Saitta (vice coordinatore provinciale di Forza Italia) vicini all’onorevole Nicola D’Agostino. Cinque di questi consiglieri comunali, sono fuoriusciti dalla maggioranza originaria a sostegno di Firrarello, da circa 1 anno (Saitta, Castiglione e Cuzzumbo si sono dimessi da assessori) e sono fortemente critici nei confronti dell’amministrazione e hanno più volte, insieme ai consiglieri dell’opposizione originaria, bocciato atti in consiglio presentati dall’amministrazione, nonché presentato emendamenti e mozioni congiunte che sono passate tutte con 10 voti, gli stessi che servono per sfiduciare il Sindaco.