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Cronaca

Catania, avrebbero smontato e trasportato auto rubate, due arresti

Si tratta di un paternese di 58 anni  e un 33enne residente a Santa Maria di Licodia già gravati da precedenti di polizia e sono accusati di “ricettazione in concorso”

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Arrestati dai carabinieri della compagnia Catania Fontanarossa un paternese di 58 anni  e un 33enne residente a Santa Maria di Licodia, già gravati da precedenti di polizia, per “ricettazione in concorso”.   In particolare, i militari dell’Arma, sono riusciti a scoprire un traffico illecito di auto rubate a Catania che prima sono state nascoste a Paternò e, dopo essere state smembrate, sono state riportate in città, su un furgone, per la vendita al mercato nero dei pezzi di ricambi.  Grazie ad una indagine iniziata nel quartiere Librino a Catania i carabinieri hanno individuato il mezzo adoperato per gli illeciti trasporti, quindi, attraverso la targa sono risaliti al proprietario del furgone, un 58enne di Paternò, proprietario, peraltro, di un terreno in contrada Malvezzaro dello stesso comune. Da qui la decisione di avviare le indagini, dalle quali sarebbe emerso che i mezzi rubati sono stati nascosti proprio nelle campagne paternesi; cosi i carabinieri hanno deciso pianificare un servizio di “appostamento” in modalità discreta nei pressi del fondo agricolo, per capire cosa vi fosse all’interno.

All’alba, dunque, sbirciando da una posizione privilegiata in modo da non essere notati, i militari dell’Arma hanno visto il proprietario che, insieme ad un complice, stava caricando la carcassa di una Jeep Renegade sul furgone.  A quel punto, è scattata l’irruzione e i militari li hanno subito fermati e messi in sicurezza. Dopo averli identificati, gli investigatori, hanno quindi perquisito il camioncino dentro il quale, c’erano, oltre alla Jeep cannibalizzata, anche le targhe della stessa, grazie alle quali sono risaliti al proprietario che, lo scorso 8 settembre ne aveva denunciato il furto a Catania.

Nel portaoggetti dell’abitacolo, invece, i due hanno nascosto una chiave codificata Hhorse”, che è adoperata per mettere in moto i veicoli senza necessità delle chiavi, e anche attrezzi vari per smontare le auto.  Accanto al sedile del conducente, invece, anche un block-notes sul quale sono stati annotati modelli di veicoli di interesse, probabilmente i prossimi che sarebbero stati rubati.I carabinieri hanno poi perquisito tutta l’area, scovando anche il blocco motore della Renegade, assieme a diversi motori di auto e altro materiale di carrozzeria smontati da ulteriori autovetture, oltre ad altre due targhe appartenenti ad una macchina rubata nel 2018.

I due sono stati arrestati: il 58enne è stato condotto presso il carcere catanese di Piazza Lanza, mentre per il 33enne sono stati adottati gli arresti domiciliari. L’attività si inserisce nel solco della mirata campagna di contrasto ai furti di parti di autovetture e motoveicoli avviata dal Comando Provinciale di Catania dal gennaio dello scorso anno e ancora pienamente in corso, con risultati operativi sicuramente significativi. Sia in città che in provincia, infatti, i militari dell’Arma hanno “passato al setaccio” diversi autodemolitori, officine e auto-ricambisti, alcuni dei quali assolutamente abusivi o non perfettamente in regola, operando finora 10 arresti in flagranza e 34 denunce a piede libero, contestando in alcuni casi anche violazioni in materia ambientale connesse alla gestione e smaltimento di rifiuti speciali.

 

Cronaca

S.M. di Licodia, arrestato 47enne per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale

Ad allertare i carabinieri l’ex compagna 50enne dell’uomo, la quale si è ritrovata dentro casa l’uomo; temendo il peggio ha chiamato la centrate operativa dei militari dell’Arma

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A Santa Maria di Licodia un 47enne di Misterbianco è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Paternò per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. In particolare i militari sono intervenuti a seguito di una richiesta di aiuto da parte di una 50enne che aveva segnalato alla centrale operativa dei carabinieri la presenza dell’ex marito che si era introdotto all’interno della sua abitazione, dove si trovava anche la madre della donna.

Una pattuglia si è diretta nell’abitazione dove abita la 50enne; al loro arrivo i carabinieri hanno subito individuato la donna sulla strada, chiusa all’interno della propria autovettura insieme al figlio di appena un anno, visibilmente agitata e in preda alla paura. I carabinieri, quindi, dopo avere rassicurato e messo in sicurezza la donna insieme al bambino, hanno deciso di entrare nell’abitazione per rintracciare l’aggressore.  All’interno dell’abitazione, i militari hanno individuato subito il soggetto che, in evidente stato di alterazione, probabilmente sotto l’effetto dell’alcool, è immediatamente andato in escandescenze.

L’uomo ha iniziato a urlare minacce di morte rivolte non solo nei confronti delle due donne, ma anche ai carabinieri intervenuti, i quali l’hanno bloccato e messo in sicurezza. Il 47enne è stato accompagnato a bordo del mezzo di servizio e condotto in caserma, dove è stato, naturalmente, tratto in arresto per i reati di minaccia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale. Le due donne e il bambin non hanno riportato alcuna lesione. L’arrestato è stato, quindi, messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

 

 

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Cronaca

Catania, operazione antidroga: Arrestati giovani pusher, tra questi un minorenne

Un’operazione della Polizia di Stato ha svelato l’allarmante diffusione del traffico di droga tra i minorenni a Catania

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Cresce la preoccupazione per il coinvolgimento di minori nel traffico di droga a Catania.  Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato ha messo in campo un’intensa operazione di controllo nei quartieri cittadini più sensibili, che ha prodotto un bilancio pesantissimo: arrestati 4 pusher, tra cui un minore e  denunciato un altro giovanissimo.

L’attività è stata condotta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura etnea ed ha riportato un bilancio complessivo allarmante. Nel centro storico, i poliziotti della Sezione Falchi hanno fermato uno scooter con a bordo due ragazzi. Alla guida del mezzo un 17enne, trovato in possesso di 120 grammi di marijuana suddivisi in 34 dosi, due involucri di hashish e una somma in contanti composta da banconote di piccolo taglio, ritenuta provento dell’attività di spaccio. Il minorenne è stato arrestato e, su disposizione della Procura per i Minorenni, trasferito presso il Centro di Prima Accoglienza di via Franchetti.

Sempre nel centro cittadino, in via Pietro Platania, un altro minore è stato sorpreso in possesso di dieci dosi di marijuana ed è stato denunciato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Situazione simile anche in via Plebiscito dove, gli agenti, hanno fermato uno scooter che procedeva ad alta velocità ed alla cui guida vi era un 21enne catanese, trovato in possesso di sei dosi di marijuana pronte per la vendita. Il giovane è stato arrestato e la sostanza, insieme al denaro rinvenuto, è stata sequestrata.

In via Giacomo Leopardi, stessa situazione avente come protagonista un 20enne,  fermato a bordo del proprio mezzo a due ruote e trovato con due barattoli contenenti 15 involucri di marijuana (per circa 100 grammi complessivi) nascosti nel sotto sella, oltre a una somma di denaro ritenuta frutto dell’attività illecita. Anche in questo caso sono scattati l’arresto e il sequestro del materiale.

Controlli mirati anche nel quartiere San Cristoforo, qui è stato fermato 37enne straniero trovato in possesso di 12 grammi di crack che tentato la fuga, abbandonando l’auto su cui viaggiava come passeggero. Inseguito a piedi dai poliziotti, è stato bloccato, nonostante la resistenza fisica che ha provocato il ferimento di un agente. Durante la fuga aveva cercato di disfarsi della droga, subito recuperata e sequestrata. Per lui scattate le manette con le accuse di detenzione di sostanze stupefacenti, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La sostanza sequestrata sarà distrutta secondo le disposizioni dell’Autorità Giudiziaria.

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