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Catania, Campagna dei Carabinieri contro le truffe agli anziani

Grazie ad una capillare attività informativa condotta dai Carabinieri diversi casi di tentato raggiro di anziani stanno andando a monte: gli ultimi a Bronte, Maletto, Randazzo

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Il Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha lanciato una vasta campagna di sensibilizzazione contro il fenomeno delle truffe, un crimine che frequentemente colpisce gli anziani, ritenuti dai malviventi particolarmente vulnerabili. I Carabinieri, con il supporto dei vari reparti sul territorio, stanno svolgendo incontri informativi in centri anziani, chiese e altri punti di aggregazione, per educare i cittadini sui metodi utilizzati dai truffatori, che sfruttano l’emotività delle vittime per carpire denaro.

Il modus operandi più comune è quello di contattare telefonicamente le vittime, spacciandosi per familiari in difficoltà e chiedendo denaro per risolvere situazioni urgenti. L’azione di sensibilizzazione si accompagna a un’attività costante di repressione delle condotte illecite, grazie anche alle segnalazioni ricevute dai cittadini e alla tempestiva reazione dei militari.

La scorsa settimana, diversi residenti dei paesi di Bronte, Maletto e Randazzo hanno denunciato di essere stati contattati da finti Carabinieri che chiedevano denaro o beni preziosi. Un caso significativo ha riguardato una signora di 91 anni di Bronte, che, dopo aver partecipato a un incontro con i veri Carabinieri, ha riconosciuto il tentativo di truffa e ha passato il telefono alla figlia, fermando così il raggiro. Simili episodi si sono verificati anche a Randazzo e Maletto, dove due anziane donne, sospettando la frode, hanno prontamente interrotto le telefonate e contattato i Carabinieri.

Grazie a una lunga e capillare campagna informativa, le vittime non si sono lasciate ingannare e hanno contattato i Carabinieri che le hanno rassicurate. Le segnalazioni hanno permesso di avviare un’immediata ricerca dei truffatori, culminata con l’identificazione di un veicolo sospetto nei pressi di un cavalcavia di Randazzo. A bordo del veicolo sono stati trovati due giovani, un 26enne straniero e un minorenne catanese, il cui cellulare è stato utilizzato per effettuare le chiamate fraudolente. Il minorenne, già ricercato per altri reati, è stato arrestato e tradotto presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Catania.

I due sono stati denunciati per tentata truffa, con la presunzione di innocenza fino a eventuale condanna definitiva. L’operazione evidenzia l’importanza del lavoro di prevenzione e della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per combattere i crimini che minacciano la sicurezza della comunità.

amministrazione

Adrano, avviato l’iter per realizzare la strada di collegamento con lo stadio dell’Etna

Il progetto mira a migliorare la viabilità di gran parte della città fungendo anche da via di fuga in caso di emergenze. Il sindaco Fabio Mancuso ha espresso la propria soddisfazione per l’avvio del progetto

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Avviato ad Adrano l’iter per la progettazione e la realizzazione della strada di collegamento dal cento abitato adranita allo stadio dell’Etna. Nelle scorse ore si è tenuta in comune una riunione alla quale hanno preso parte il sindaco Fabio Mancuso, Alfredo Scalisi, responsabile del servizio di Lavori pubblici e urbanistica, insieme agli ingegneri incaricati Paolo Di Martino e Gaetano Mascetta, che si occuperanno della redazione del progetto. La progettazione di questa importante opera pubblica è stata finanziata grazie a fondi stanziati dal Ministero degli Interni.

Il progetto mira a migliorare la viabilità di gran parte di Adrano, fungendo anche da via di fuga in caso di emergenze. Il sindaco Mancuso ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio di questo progetto, sottolineando l’importanza della nuova strada per il collegamento con lo stadio dell’Etna e la S.S. 284, Adrano-Catania.

“Questa opera rappresenta un passo avanti per tutta la città – ha dichiarato il sindaco – Non solo migliorerà l’accessibilità alla SS 284, ma contribuirà anche a decongestionare il traffico nelle aree limitrofe, sia di quello automobilistico ma anche per i mezzi pesanti”. Alfredo Scalisi, responsabile del servizio di Lavori pubblici e urbanistica ha aggiunto che il progetto sarà sviluppato tenendo conto delle esigenze del territorio e dei cittadini, garantendo la massima attenzione alla sostenibilità e ai servizi essenziali quali l’illuminazione e il tratto ciclo-pedonabile. L’ingegnere Di Martino, infine, ha confermato l’impegno a consegnare un progetto di alta qualità, che rispecchi le aspettative dei cittadini in vista anche del prolungamento di tale tratto con un nuovo tratto che in futuro dovrà collegarsi con un’altra nuova strada che intersecherà il percorso tra Adrano e Biancavilla.

“Con l’avvio di questa progettazione, Adrano si prepara a un ulteriore passo verso il miglioramento delle infrastrutture locali già realizzate come quella di Via Edoardo De Filippo” dicono dal comune adranita.

“Accolgo con grande soddisfazione l’avvio dell’iter per la progettazione e la realizzazione della strada di collegamento allo Stadio dell’Etna. Questo è un momento cruciale per la nostra città, coinvolta in una grande opera di riqualificazione e rigenerazione urbana- ha detto il presidente del consiglio comunale Carmelo Pellegriti- Desidero esprimere il mio più sincero apprezzamento al Sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, per aver ascoltato e accolto le sollecitazioni, pervenute in più occasioni dal Consiglio Comunale, riguardo a questa importante opera pubblica.

Le dichiarazioni del Sindaco Mancuso, dell’ingegnere Scalisi e dell’ingegnere Di Martino confermano il grande impegno del Consiglio comunale per l’attenzione e la cura che saranno dedicate a ogni fase del progetto, dalla sostenibilità ambientale alla garanzia dei servizi essenziali per gli automobilisti e soprattutto per i pedoni. La previsione di un tratto ciclo-pedonabile e l’attenzione al decongestionamento del traffico, inclusi i mezzi pesanti, sono elementi che testimoniano la visione lungimirante di una classe dirigente che ha a cuore il futuro di Adrano” ha concluso Pellegriti.

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Cronaca

Etna, Codacons denuncia la “mancanza di adeguati controlli” nella zona della colata

“E’ necessario introdurre obblighi stringenti per l’accompagnamento da parte di guide esperte, limitare l’accesso alle aree a rischio e intensificare i controlli” ha detto Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons

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Il Codacons ha denunciato la situazione sempre più critica che si sta verificando sull’Etna, dove migliaia di visitatori si riversano ogni fine settimana senza alcun controllo e senza le necessarie misure di sicurezza. L’assenza di regole chiare e di un coordinamento efficace tra le istituzioni sta trasformando l’area in una zona di pericolo per turisti e residenti.

“La mancanza di adeguati controlli e di una regolamentazione rigorosa per l’accesso alle aree a rischio sta mettendo in pericolo centinaia di persone – ha detto Francesco Tanasi, Segretario Nazionale Codacons- L’Etna non è un parco giochi, ma un vulcano attivo che richiede il massimo rispetto delle norme di sicurezza”.

Tanasi ha chiesto  l’istituzione di un tavolo tecnico con le autorità preposte per affrontare l’emergenza e definire misure concrete per garantire la sicurezza dei visitatori. Ogni weekend, migliaia di escursionisti si avventurano fino alle zone più pericolose del vulcano senza guida, senza attrezzatura adeguata e spesso senza la minima consapevolezza dei rischi. Le temperature estreme, i possibili crolli, la scarsa visibilità dovuta a nebbia e fumo e l’attività vulcanica possono trasformare un’escursione in una tragedia”.

Il Codacons ha chiesto un intervento immediato delle autorità competenti per regolamentare l’accesso e garantire la sicurezza dei visitatori. È necessario introdurre obblighi stringenti per l’accompagnamento da parte di guide esperte, limitare l’accesso alle aree a rischio e intensificare i controlli. Intanto Codacons ha diffuso un decalogo per una escursione sicura sull’Etna.

1. Affidarsi sempre a guide esperte e autorizzate: Non avventurarsi mai da soli o con gruppi improvvisati.

  1. Indossare abbigliamento e calzature adeguate: Evitare scarpe da ginnastica o abbigliamento non adatto alle condizioni estreme.
  2. Portare con sé equipaggiamento di sicurezza: Caschi, torce, maschere per la respirazione e giacche termiche sono fondamentali.
  3. Consultare sempre le previsioni meteo e i bollettini vulcanologici: Il tempo sull’Etna può cambiare improvvisamente, aumentando i rischi.
  4. Non oltrepassare le aree interdette: Le zone di sicurezza vanno rispettate per evitare situazioni di pericolo.
  5. Avere sempre con sé acqua e cibo di emergenza: Le escursioni possono durare più del previsto.
  6. Comunicare il proprio itinerario a qualcuno: In caso di smarrimento, sapere dove siete è fondamentale per i soccorsi.
  7. Evitare di avvicinarsi a zone instabili o fumarole: Possono esserci emissioni di gas tossici o terreno instabile.
  8. Non improvvisare percorsi alternativi: Seguire sempre i sentieri tracciati e ufficialmente riconosciuti.
  9. Rispetto per l’ambiente: Non lasciare rifiuti e seguire le indicazioni delle autorità locali.

 

 

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