Hanno posto in essere una vasta operazione di controllo, prevenzione e repressione dell’illegalità diffusa i CC del Comando Stazione di Librino e quelli della Stazione Aeroporto Catania Fontanarossa, supportati dai colleghi della Compagnia di Intervento Operativo C.I.O. del 12° Reggimento “Sicilia”, nonché con l’ausilio della Polizia Locale, dei tecnici Enel e di quelli dell’unità Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro S.Pre.S.A.L. dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania. Nel mirino delle azioni, il quartiere adiacente l’aeroporto e l’adiacente quartiere Librino.
Ad essere state ispezionate, diverse attività, prima fra tutte un food truck parcheggiato nei pressi dell’aeroporto che era sprovvisto di autorizzazione e, che in più, occupava abusivamente la sede stradale.
Il titolare, un 26enne catanese, aveva diverse irregolarità a suo carico: aveva avviato l’attività senza previa segnalazione certificata di inizio attività S.C.I.A.; aveva assunto al bancone un ragazzo senza contratto, quindi “in nero”; infine, controllando il retro del furgone, allestito per la somministrazione degli alimenti, i Carabinieri hanno scorto un allaccio abusivo alla rete Enel, che permetteva al camion di ricevere energia elettrica in modo “diretto”, ovvero senza passare per alcun contatore, quindi a costo zero.
L’allaccio abusivo è stato rimosso dai tecnici di E-Distribuzione, mentre il food truck, con tutte le attrezzature contenute, è stato posto sotto sequestro, mentre, il proprietario, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato di energia elettrica, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
Le verifiche hanno poi interessato un’abitazione del villaggio Santa Maria Goretti, di proprietà di una 78enne del posto che, in violazione alle norme urbanistiche, aveva ampliato casa sua con alcune strutture fisse. La signora è stata denunciata penalmente, ferma restando la presunzione di innocenza valevole ora e fino a condanna definitiva.
Le operazioni di controllo hanno anche interessato due officine di contrada Gelso Bianco, una che si occupa di rivendita di penumatici, intestata ad un 38enne, e una meccatronica, di proprietà di un 48enne; in entrambe i Carabinieri hanno trovato all’opera un lavoratore in nero, pertanto i titolari sono stati sanzionati amministrativamente, e la sanzione è stata maggiore per l’officina meccatronica perché l’inizio dell’attività non era mai stata segnalata agli enti preposti mediante S.C.I.A..
Nella stessa contrada, ispezioni anche per una macelleria gestita da un 37enne di Catania: era abusiva perché sprovvista di segnalazione certificata di inizio attività. L’attività, inoltre, offriva anche servizi di preparazione e somministrazione degli alimenti perché era munita di braciere, tavoli e sedie, e impiegava due lavoratori privi di regolare contratto. Sulla base delle violazioni riscontrate, l’attività è stata sospesa e il braciere sequestrato amministrativamente.
Controlli anche in zona Zia Lisa, dove è stato sanzionato amministrativamente un autolavaggio, intestato ad un 25enne del posto, in cui sono stati ritrovati a lavorare ben 9 lavoratori tutti “in nero”.
Non sono mancati, infine, i controlli alla circolazione stradale, per garantire sicurezza a tutti gli utenti della strada e, in totale, sono stati controllati 7 veicoli e 25 persone, elevate due sanzioni al codice della strada per mancata copertura assicurativa e guida con il cellulare.
In definitiva, tutte le attività svolte dai militari dell’Arma hanno consentito, nel loro complesso, di elevare sanzioni per quasi 40.000 euro.