Connect with us

Cronaca

Catania, commissione “Ecomafie”, presentata relazione filone zoomafie

“Il fenomeno delle corse clandestine dei cavalli, che si svolgono in strade pubbliche, asfaltate, senza alcun rispetto per gli animali è fortemente radicato e rientra nel circuito criminale territoriale” ha detto Il presidente della Commissione Jacopo Morrone

Pubblicato

il

“Oggi siamo qui a Catania a presentare la prima relazione sulle attività illecite legate al ‘filone’ d’inchiesta sul fenomeno delle ‘zoomafie’”. Lo ha affermato il deputato Jacopo Morrone, presidente della ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari’, presentando oggi  in Prefettura a Catania, la relazione finale sul filone d’inchiesta intitolato “Le zoomafie e le corse clandestine di cavalli: analisi, contrasto e proposte di intervento per la tutela del benessere animale e della legalità”, esito di un’analisi della situazione esistente attraverso audizioni, missioni in loco e acquisizione di documentazione, di cui sono relatrici di maggioranza e minoranza rispettivamente l’on. Eliana Longi (FdI) e la sen. Vincenza Rando (Pd).

“Questa prima relazione punta i riflettori sulle corse clandestine di cavalli e sul connesso giro d’affari determinato dalle scommesse clandestine. La Commissione si occupa infatti, in questa legislatura, non solo di attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti ma anche di altri illeciti ambientali, connessi sia al settore agricolo e agroalimentare, sia al fenomeno delle cosiddette ‘zoomafie’ e alla verifica della corretta applicazione del Titolo IX bis del codice penale, in merito ai delitti contro gli animali di maltrattamento, sfruttamento, detenzione incompatibile con la natura dell’animale, abbandono, commercio clandestino, traffico di specie in via d’estinzione e lo sfruttamento criminale di animali, in particolare combattimenti o competizioni illegali. Una realtà, questa, purtroppo ancora poco esplorata nonostante attiri sia la criminalità organizzata, sia quella comune, con un esteso giro di affari illegali”.

Morrone ha sottolineato che nella relazione si parla anche della macellazione clandestina dei cavalli. “Il mancato rispetto di qualsiasi regola igienico-sanitaria per la macellazione introduce nella filiera alimentare carni di cui non si conoscono la provenienza e gli eventuali farmaci somministrati all’animale potenzialmente dannosi per l’uomo. Perché Catania? Perché in questa città il fenomeno delle corse clandestine dei cavalli, che si svolgono in strade pubbliche, asfaltate, senza alcun rispetto per gli animali, spaventati e incitati con violenza, è fortemente radicato e rientra nel circuito criminale territoriale. Attraverso l’organizzazione di queste corse le famiglie mafiose svolgono una funzione di controllo sociale con il coinvolgimento di centinaia di persone e di supremazia territoriale con queste plateali manifestazioni di sfrontata illegalità”

.  In apertura, Morrone ha ringraziato il prefetto di Catania, Pietro Signoriello, il sindaco Enrico Trantino, il Procuratore Francesco Curcio, le autorità regionali, locali e religiose, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e gli ospiti presenti.

La relazione è stata poi analizzata nel merito dalle due relatrici, l’on. Longi e la sen. Rando che hanno delineato i punti salienti del lavoro d’inchiesta svolto, focalizzandosi sugli aspetti maggiormente caratterizzanti il fenomeno criminale delle corse clandestine di cavalli, con particolare attenzione al territorio catanese, evidenziando sia le criticità emerse nel corso dell’attività d’indagine, tra cui il ruolo della criminalità organizzata e il coinvolgimento di minori, sia le proposte di intervento condivise dalla Commissione.

“Serve un impegno coordinato e una visione strategica per contrastare questo fenomeno che vada oltre la mera repressione. È necessario agire sulla prevenzione, rafforzare gli strumenti investigativi, inasprire le pene, colpire le infrastrutture criminali e, soprattutto, investire nella riqualificazione sociale e culturale dei territori, per smantellare le radici profonde di un fenomeno che lede non solo la legalità, ma anche l’etica e il benessere degli animali”.

 

 

 

Cronaca

Catania, incidente sulla A2, coinvolto pulmino con tifosi, due feriti gravi

“In seguito al grave incidente autostradale il Catania Football Club rende noto di aver disposto l’annullamento della partitella il Trodica in programma domani” si legge in una nota stampa

Pubblicato

il

Un pulmino di tifosi della Curva Sud partito da Catania per raggiungere il ritiro della squadra, a Norcia, in Umbria, ha avuto un incidente all’altezza di Salerno. Il bilancio è di nove feriti, due dei quali sono stati ricoverati con la prognosi riservata all’ospedale di Polla. I medici stanno valutando le condizioni dei feriti e al momento uno solo sarebbe in gravi condizioni ricoverato con la prognosi riservata all’ospedale di Polla.

L’altro tifoso del Catania con la prognosi riservata, che è cosciente, è stato trasferito nell’ospedale del Vallo della Lucania, sempre in provincia di Salerno. Indagini sono in corso per ricostruire la dinamica dell’incidente stradale. Sul posto, oltre ai soccorritori, sono intervenute le forze dell’ordine.

La società, in raccordo con la questura di Perugia, sta valutando quale iniziative adottare: domani, a Norcia, erano previste un’amichevole con una formazione locale e la presentazione pubblica del Catania in piazza.

Nella serata di oggi è arrivata una nota stampa della società calcistica catanese che annulla gli avvenimenti di domani: “In seguito al grave incidente autostradale in cui sono stati coinvolti nove tifosi rossazzurri, Catania Football Club rende noto di aver disposto l’annullamento della partitella d’allenamento con il Trodica in programma domani; inoltre, la prima squadra non parteciperà alla manifestazione serale prevista nell’ambito della rassegna “Estate Nursina”. Ringraziamo la dirigenza del Trodica Calcio, l’amministrazione comunale di Norcia e l’intera comunità nursina per la vicinanza e la comprensione”.

Continua a leggere

Cronaca

Catania, operazione antimafia “Naumachia”, altre 4 misure cautelari

L’attività investigativa ha consentito di accertare l’esistenza di un sistema organizzato e stabile, volto alla gestione delle risorse economiche del clan, mediante gli “stipendi” alle famiglie dei sodali detenuti

Pubblicato

il

Nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Naumachia”,  scattata nelle scorse settimane a Catania e che aveva portato all’arresto di 38 persone, ritenute vicine al clan “Nizza”,  branca della famiglia Santapaola-Ercolano, i carabinieri del comando provinciale di Catania, nelle scorse ore, hanno dato esecuzione a quattro nuove misure cautelari : due persone sono finite ai domiciliari mentre le altre due sono state raggiunte dalla  misura dell’obbligo di dimora e della presentazione alla P.G.

I quattro sono accusati a vario titolo di ricettazione nonché “acquista, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti’.  “L’attività investigativa ha consentito di accertare l’esistenza di un sistema organizzato e stabile, volto alla gestione delle risorse economiche del clan, mediante l’erogazione sistematica di somme di denaro – i cosiddetti “stipendi” – alle famiglie dei sodali detenuti, con l’obiettivo di mantenere saldo il legame con l’organizzazione e prevenire eventuali collaborazioni con la giustizia” scrive la Procura.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra le beneficiarie di tali somme vi sarebbero state le mogli dei fratelli Salvatore e Daniele Nizza. Le due donne avrebbero ricevuto fino a 2.500 euro al mese, denaro proveniente dalle attività illecite del gruppo, come forma di sostegno e per rinsaldare il vincolo di lealtà.

Il Gip ha ritenuto opportuno applicare, per una delle due donne, l’obbligo di dimora con rientro notturno e, per la seconda, l’obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

Per quanto riguarda uno dei soggetti finito ai domiciliari, il GIP ha applicato la misura degli arresti in casa con controllo elettronico e divieto di comunicazione con persone diverse dai conviventi e dal difensore.

L’uomo  avrebbe partecipato a operazioni di approvvigionamento di stupefacenti destinati al mercato catanese.

Analoga misura cautelare è stata disposta per il secondo soggetto colpito dai domiciliari,  il quale si sarebbe nel tempo occupato di rifornirsi di stupefacenti per poi rivenderli (come risulterebbe da intercettazioni e da dichiarazioni rese da collaboratori di giustizia).

Continua a leggere

Trending