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Cronaca

Catania, controlli dei carabinieri del Nas nei supermercati dopo black-out elettrici

I militari hanno ispezionato diversi esercizi commerciali accertando che in alcuni supermercati i prodotti scongelati causa mancanza corrente si sono ricongelati e quindi pronti per la vendita

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I continui black-out elettrici verificatesi nei giorni scorsi, a seguito delle ondate di calore che hanno colpito la Sicilia, hanno messo a dura prova i sistemi di conservazione e refrigerazione dei prodotti alimentari posti in vendita dai supermercati e stoccati nei depositi alimentari, senza escludere la grande distribuzione organizzata. I carabinieri del Nas di Catania hanno cosi avviato una attività di controllo della rete distributiva per prevenire conseguenze dannose per la salute a seguito di eventuali criticità manifestatesi nelle fasi di mantenimento della catena del freddo dei prodotti alimentari deperibili.

Nel corso delle ispezioni sono stati accertati alcuni casi in cui taluni commercianti hanno continuato a vendere quelli surgelati all’origine; infatti è stato appurato il ricongelamento spontaneo avvenuto col ripristino dell’erogazione dell’energia elettrica, operazione molto pericolosa per tale genere di alimenti perché scatenerebbe un’improvvisa proliferazione batterica.

All’interno di un deposito all’ingrosso della zona etnea, ad esempio, sono state rinvenute e poste sotto sequestro oltre 3.500 confezioni di prodotti alimentari che, anziché essere mantenuti a temperature attenuate, si trovavano immagazzinati a temperature ambientale ben oltre i 40° C. Nei banchi frigoriferi di una catena commerciale sono state scoperte invece centinaia di confezioni di prodotti surgelati che manifestavano i classici segnali di un precedente decongelamento. Per tale motivo ne è stato disposto l’immediato sequestro e successivo avvio allo smaltimento e distruzione poiché non più idonei per il consumo umano.

Cronaca

Maltempo, A18 allagata all’altezza svincolo Fiumefreddo in direzione Catania

Le abbondanti precipitazioni hanno di fatto reso impraticabile quel tratto di autostrada, sul posto la Polizia stradale

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foto Alessandro Cannavò da pagina Facebook "A18 e A20 le autostrade siciliane della Vergogna"

Il maltempo, come preannunciato dall’allerta arancione di ieri pomeriggio diramata dalla protezione civile regionale, imperversa sulla fascia ionica siciliana in particolare tra Messina e Catania. Le abbondanti precipitazioni hanno di fatto reso impraticabile la A18 in direzione di Catania tra lo svincolo di Fiumefreddo di Sicilia e quello di Acireale.

Strada allagata e molte auto sono rimaste impantanate; intervento dei vigili del fuoco per soccorrere gli automobilisti in difficoltà; sul posto la Polstrada.

Situazione critica nei comuni di Giarre, Riposto, Piedimonte Etneo, Sant’Alfio dove i sindaci hanno emesso le ordinanze di chiusura delle scuole. Strade trasformate in veri e propri fiumi in piena.

AGGIORNAMENTO ORE 14.30 

Dalla sala operativa dei vigili del fuoco di Catania si informa che sono in corso interventi da parte dei pompieri del comando provinciale per svuotare cantine e scantinati di edifici allagati cause le precipitazioni di oggi. Pompieri che stanno operando tra Giarre e Mascali.

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Cronaca

Aci Catena, arrestato 43enne per minacce, lesioni personali e maltrattamenti

Per l’uomo sono stati i domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico e non può più avvicinarsi alla moglie, una 30enne, vittima da tempo di vessazioni e violenze psicologiche.

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L’ha riempita di calci e pugni anche davanti alle figlie di 2 e 7 anni. Il   gip del tribunale di Catania ha convalidato il provvedimento d’allontanamento da casa e l’emissione degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un 43enne di Aci Catena. L’uomo non può più avvicinarsi alla moglie, una 30enne, vittima da tempo di vessazioni, maltrattamenti e violenze psicologiche.

L’ultima violenza  nei confronti della moglie si è verificata lo scorso 30 settembre, quando morbosamente geloso l’energumeno avrebbe per l’ennesima volta picchiato pesantemente la donna con calci e pugni. La vittima dell’aggressione, approfittando di un momento di allontanamento del marito, ha prodotto un video sul suo profilo di un noto social network, così documentando le ferite riportate nell’aggressione.

Al ritorno a casa, il 43enne, dopo aver visto il video pubblicato dalla donna, ha ripreso a malmenarla con ancora più violenza ed irruenza davanti alle figlie.  La vittima è riuscita ad avvertire i carabinieri della Stazione di Aci Catena che, subito accorsi, hanno trovato il marito ancora in casa. Allertato il 118 i medici hanno prestato le prime cure del caso alla donna ed i militari hanno allontanato l’uomo dall’abitazione.

Una casa divenuta solo covo di sberle, calci, violenze e terrore non solo per la moglie ma anche per le due bambine costrette ad un clima invivibile da anni. A seguito delle dichiarazioni della donna è venuto fuori uno scenario aberrante: una gelosia malata. Un’ossessione che vedeva la donna vittima di suo marito che l’avrebbe privata di ogni iniziativa e libertà impedendole anche di vedere le proprie sorelle, di uscire da casa ed addirittura accompagnare le figlie a scuola, in particolare negli ultimi quattro anni. Quattro anni in cui quasi quotidianamente la donna sarebbe stata  vessata e picchiata.

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