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Cronaca

Catania, controlli della Guardia Costiera per contrastare pesca illegale foce fiume Simeto

L’esito delle attività condotte ha tra l’altro consentito il sequestro di Kg 40 circa di specie ittiche varie, delle quali un quantitativo parziale, ancora vitale, è stato reinserito nel proprio habitat naturale

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Il Centro Controllo Area Pesca della Direzione marittima Guardia costiera di Catania, negli ultimi giorni ha coordinato una operazione di contrasto al fenomeno della pesca illegale perpetrata da pescatori non professionali, avvezzi soprattutto in questo periodo dell’anno, ad accentrarsi presso gli specchi acquei prospicienti la sensibile zona della Foce del fiume Simeto.

Un controllo che ha consentito non solo di individuare e sanzionare diversi soggetti intenti alla pratica di attività non consentite, ma anche a sequestrare oltre 35 attrezzi da pesca, illegali e/o non consentiti, altamente impattanti, detenuti ed utilizzati illegalmente dai soggetti individuati. Alcuni attrezzi artatamente occultati tra la fitta vegetazione dell’oasi orientata (reti da posta, sciabiche da natante, nasse) sono stati individuati e recuperati con esemplare perizia dai team terrestri operanti, consentendo di contrastarne efficacemente l’illecito impiego e le deleterie conseguenze da esso derivante.

L’esito delle attività condotte ha tra l’altro consentito il sequestro di Kg 40 circa di specie ittiche varie, delle quali un quantitativo parziale, ancora vitale, è stato reinserito nel proprio habitat naturale. Le sanzioni comminate nei confronti dei soggetti identificati ammontano a 4 mila euro

Cronaca

Acireale, minori all’interno di un centro scommesse, sospesa per 10 giorni la licenza

ll provvedimento è stato adottato dopo che i poliziotti hanno constatato, in precedenza, la presenza di 6 minorenni nel locale senza che il titolare procedesse alla loro identificazione mediante esibizione documento di identità

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Ad Acireale agenti di polizia del locale commissariato ha dato esecuzione al decreto del Questore di Catania con il quale è stata disposta la sospensione, per la durata di 10 giorni, della licenza di pubblica sicurezza di un centro scommesse acese.  Il provvedimento è stato adottato dopo che i poliziotti hanno constatato, in precedenza, la presenza di 6 minorenni nel locale senza che il titolare procedesse alla loro identificazione mediante richiesta di esibizione di un documento di identità. I poliziotti hanno riscontrato la presenza dei minori all’interno del centro scommesse, presenza che, non è consentita, anche quando questi non effettuano scommesse. La normativa violata dal titolare

(art.7 comma 8 del decreto legge 158/2012, convertito con modificazioni dalla legge 189/2012) ha lo scopo di prevenire la ludopatia, anche tra i minori, non solo tramite le informazioni sul gioco responsabile, ma anche per mezzo delle iniziative demandate agli istituti di istruzione primaria e secondaria per rappresentare agli studenti i potenziali rischi connessi all’abuso o all’errata percezione del gioco.

La violazione della norma concretizza una contravvenzione per la quale è prevista la sanzione pecuniaria da 5.000 a 20.000 euro, con possibilità di procedere, entro 60 giorni, al pagamento in misura ridotta della somma di € 6666,67. L’illecito contestato scaturisce dalle costanti attività di controllo espletate dal commissariato nell’ambito delle attività coordinate dal CO.PRe.G.I. – Comitato per la prevenzione e la repressione del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela dei minori.

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Cronaca

Adrano, controlli dei carabinieri, denunciati due giovani trovati con mazza e tirapugni

L’attività ha interessato due distinti interventi eseguiti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi

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Ad Adrano i militari della locale stazione hanno denunciato in stato di libertà due ragazzi di 23 e 18 anni, entrambi del posto, per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. L’attività di controllo ha interessato due distinti interventi eseguiti nell’ambito di servizi di vigilanza del territorio, disposti per prevenire reati predatori e comportamenti potenzialmente pericolosi, messi in atto anche attraverso controlli alla circolazione stradale.

In tale contesto, proprio durante un accertamento “su strada” nel centro storico, i carabinieri hanno fermato una vettura condotta dal 23enne il quale, alla vista dei militari, è apparso subito nervoso e accampava scuse per evitare il controllo. L’equipaggio, dunque, ha deciso di approfondire e lo ha sottoposto ad una perquisizione personale e veicolare, durante le quali, nella tasca del suo giubbotto sono stati scovati 0,5 grammi di marijuana mentre, nel cofano dell’auto, il giovane aveva nascosto una mazza in ferro lunga 63 cm, oggetto chiaramente riconducibile a strumenti di offesa la cui detenzione, in assenza di giustificato motivo, costituisce un reato.

Poco più tardi, invece, nei pressi di una scuola, la pattuglia ha sottoposto a verifiche uno scooter con a bordo il neo maggiorenne, e anche lui si è mostrato insofferente al controllo, insospettendo i carabinieri che, così, lo hanno perquisito, recuperando, dalla tasca dei suoi jeans, un tirapugni in ferro da 11 centimetri.

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